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Da quella sera i nostri rapporti cambiarono tanto , io evitavo di intrattenermi quando c'era lui e non andai più a casa di zia , era inutile sperare , lui aveva fatto la sua scelta , giusta o sbagliata che sia , e io dovevo farmene una ragione , e a questo ci stava pensando Gabriele

Inutile dirvi che lo stare insieme a lui mi aiutava tanto , con la sua gentilezza riusciva a farmi scordare di tutto

< Sofia!!>
sono quasi arrivata alla fermata del bus , quando mi sento chiamare

< ehiii Gabri , non ti ho visto all uscita , pensavo fossi già andato via>

< no , mi sono solo fermato col prof di matematica, ho fatto molti errori sull ultimo compito e mi sa tanto che mi serve qualche ripetizione>

< potrei sempre aiutarti io , la matematica è la mia materia preferita >

si avvicina e mi attira a se

< e tu pensi che chiusi all interno di una camera , io e te riusciremo a far quadrare i conti?>

e poi mi bacia , gli allaccio le mani al collo e ricambio appassionatamente, solo che ad un certo punto , alle mie spalle sento qualcuno che tossisce , e mi ritrovo mio padre e Marco fermi a guardarmi

< Papà, che ci fai qua ? Sei venuto a prendermi?>

lancia uno sguardo torvo a Gabriele , e poi torna a guardare me

< no , qui vicino c'è stato un incidente e siamo venuti a visionare la zona >

fa una pausa e si passa una mano sul mento , Marco invece è nero ,secondo me vorrebbe essere da tutt'altra parte 

< scusami pa, sono una maleducata, questo è Gabriele, Gabri ti presento mio padre >

dopo essersi presentati , chiedo a mio padre di concedermi un minuto e mi allontano con Gabriele , ci salutiamo  e lo bacio, tutto sotto la sorveglianza di un Marco super incazzato , solo dopo torno da loro 

< allora questo incidente? >

< nulla di che tesoro, piuttosto, Marco deve andare a casa, fra poco il suo turno termina , potresti approfittarne per farti acconpagnare>

cosa? Ma non ci penso proprio, solo che 10 minuti dopo mi ritrovo col culo sulla sua macchina e la cintura allacciata. Per tutto il tragitto nessuno dice una parola e non appena arriviamo , apro la portiera , sto per scendere, ma  Marco mi chiede di seguirlo a casa perché deve darmi delle cose , mi da giusto il tempo di varcare la soglia e mi viene  letteralmente addosso , facendomi arretrare fino al muro , mi prende le mani e le porta sulla mia testa

< vuoi farmi impazzire Sofia? >
ma cosa vuole ancora , deve lasciarmi
< lasciami.in.pace.>
< sai che nella posizione in cui ti trovi , non puoi dettare regole?>

strofina il naso sul mio orecchio e sfiora il mio naso con il suo
< la colpa è tua , è solo tua , perché sei cresciuta, non poteva rimanere tutto come prima? Chi ti ha dato il permesso di crescere >
< non sono più una bambina Marco > < lo so cazzo , lo so una splendida bambina , tu sarai la mia rovina >
e poi si butta sulle mie labbra , chiudo gli occhi e mi abbandono a questa lenta ma meravigliosa tortura.

< se fossi stata un altra persona , saresti già nuda sul mio letto , odio quel Gabriele, odio chiunque ti guardi , e odio me stesso >  
il tono che usa non è per niente rilassato ma nei suoi occhi leggo rabbia e delusione ,
< dov'è mia zia?>
si stacca leggermente e fa un sospiro , < starà via 2 giorni , aveva un caso in sospeso a Milano , un udienza non so una cosa del genere >
annuisco e chiudo gli occhi , dai Sofia , fatti coraggio, diglielo 

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