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Taehyung

Apro gli occhi, infastidito dal filtrare della luce del mattino dalle tende leggermente aperte della porta-finestra.

Deglutisco e mi mordo le labbra quando la vista torna ad essere nitida, le labbra di Jimin, quei dolci, gonfi e rosei boccioli sono a pochi millimetri dai miei, schiusi.

La pelle nivea, rispetto alla mia, gli occhi chiusi e quelle ciglia spropositatamente eleganti e perfette che accarezzano la sua pelle.

Sono contento di essere nel gruppo con lui, anche se molte volte il suo comportamento mi fa arrabbiare, innervosire...è così amico e accondiscendente con tutti che ne sono geloso...

vorrei che tutte le sue attenzioni fossero rivolte esclusivamente a me, so che non è possibile...cerco di accontentarmi di tutti i momenti in cui mi presta attenzione anche se, devo ammetterlo, sono il primo che cerca quando si sveglia, è il primo che si preoccupa della mia alimentazione, il primo a cercare di tirarmi su di morale quando sono scoraggiato...è il primo in assoluto per me...il primo ragazzo per il quale credo di provare dei sentimenti che superano l'amicizia.

Mi avvicino poco, appena appena, dorme non si accorgerà nemmeno del contatto...sento il suo calore, il suo respiro...

"Taehyung-ssi la sveglia..."

il mio cuore si ferma, mi sembra di sentirlo solo in questo momento il fastidioso trillo di quell'aggeggio infernale che suona solo per me.

Mi da le spalle, rifugiandosi ulteriormente sotto alle coperte calde.

Sospiro tirandomi a sedere, allungo la mano verso la sveglia e la spengo anche se vorrei distruggerla.

Chiudo nuovamente gli occhi restando ad ascoltare il silenzio che ora regna in questa casa, solo il mio cuore sta martellando impazzito nel mio petto...mancava poco.

Odo un fruscio al mio lato, una mano s'insinua, dolce, tra i miei capelli.

Apro un occhio.

"Dai vai a prepararti, intanto che ti preparo la colazione."

La sua espressione mezza addormentata ed il suo sorriso candido mi fanno vacillare...lo afferro  per la manica della felpa, prima che si allontani, lo tiro sul mio corpo avvolgendolo in un abbraccio...piagnucolando.

"Non voglio andare!!!!!"

Lo sento ridere, mentre le sue mani si aggrappano alla mia felpa, sulla schiena, e le sue gambe si intrecciano con le mie.

"TaeTae è un impegno...ti prometto che ti aspetterò in piedi questa sera..."

Piagnucolo nuovamente, non voglio che mi aspetti solo in piedi, voglio stare con lui, cercarlo e sapere che c'è.

"Potresti venire con me..."

Alza il viso, puntando lo sguardo nel mio

"devo vedere i miei genitori...domani, vengo domani."

Il suo sguardo si illumina, guardando il sorriso che si è formato sul mio viso.

Si scioglie dal mio abbraccio e si alza, prendendomi per mano e trascinandomi fino alla porta del bagno. Mi spinge nella stanza

"ti aspetto in cucina"

Sorride nuovamente mentre chiude la porta...non è più il suo viso quello che sto fissando ma il legno scuro del mobilio.

Mi preparo in fretta, correndo in camera ed indossando le prime cose che trovo nel nostro armadio. Ravvivo i capelli ancora umidi e raggiungo la cucina fermandomi ad ammirare la fantastica creatura che sta ai fornelli...non è Jin hyung come solito ma Jimin è di questo ne sono entusiasta...

sta cucinando solo per me.

Mi avvicino, avvolgendo le braccia attorno alla sua vita, nascondendo le mani nella tasca centrale della sua felpa grigia...il cappuccio, tirato sopra la testa per coprire i capelli arruffati.

Poso il mento sulla sua spalla guardandolo mescolare con il cucchiaio di legno riso e tonno.

"Che buon profumino..."

Sorride prendendo un uovo e rompendolo all'interno della pentola. Spegne i fornelli e si rigira nel mio abbraccio, cogliendomi di sorpresa.

"Tae hai tutti i capelli bagnati..."

Sorrido appena, sentendomi agitato...la sua vicinanza...il suo sguardo, il suo corpo mi fanno impazzire.

Mi mordo le labbra e vedo i suoi occhi soffermarsi su di esse, per un attimo, sussulta togliendo poi lo sguardo, posandolo sulla mia maglietta e mordendosi anche lui le labbra...

se fossi sicuro che non mi rifiuterebbe farei il passo.

"La mia maglia..."

Lo dice più a se stesso che a me.

Sembra arrossire.

"Prometto che la tratterò bene...è la prima cosa che ho tolto dall'armadio..."

Annuisce, lisciando la stoffa sul mio petto, con le mani, e raggiungendo le mie che sono ancora sulla sua vita, le accoglie nelle sue e scioglie nuovamente l'abbraccio allontanandosi verso il frigorifero.

Sospiro frustrato, stupidamente ho sperato succedesse qualcosa.

"Siediti che ti servo subito!"

Mi siedo al tavolo, continuando a fissare ogni suo movimento con uno stupido sorriso sulle labbra...

non c'è niente da fare, lo adoro.



Spero che vi stia piacendo almeno un pò. 😓

Three Nights ☆VMIN☆ (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora