Eravamo ormai a fine novembre. Sempre freddo, troppe nuvole, troppo freddo. Io ho sempre avuto problemi con il freddo, non lo sopporto. Le mie mani vanno in ipotermia anche con un leggero venticello. E logicamente non ho mai pensato di comprarmi dei guanti. Non chiedetemi perché. In quel periodo mi sono chiusa in me stessa, anche perché ero stata presa di mira da dei ragazzi. I quali un giorno hanno nascosto il mio giaccone blu e la mia sciarpa rossa preferita. Per andare alle sedute bisogna fare un pezzo a piedi all'aperto e come sempre ero in ritardo. Così decisi di cercarlo dopo la mia solita seduta. Quel giorno avevo un maglione a righe verdi e rosse abbastanza leggero e le mie mani divennero praticamente all'istante rosse. Arrivata all'ufficio stavo letteralmente congelando.
- tutto bene?- mi chiese David appena entrai.
- mi sa che non va molto bene. - disse guardandomi meglio. Sembravo un pulcino spelacchiato. Tremante e con i capelli tutti arruffati dal vento.
Gli raccontai l'accaduto e lui subito mi offri la sua felpa. Era ancora calda e aveva un profumo fantastico. Un misto tra citronella e qualcosa che non saprei descrivere. Mi crogiolai in quel tepore meraviglioso.
Quel giorno parlammo dei problemi avuti a scuola e come sempre riuscì a farmi stare meglio. Finita l'ora non volevo più alzarmi da quel divano che tanto avevo odiato.
Anche se alla fine fui costretta ad andare, David mi permise di tenere la felpa per tornare indietro. Il segreto è che quella felpa ce l'ho ancora io.
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Psicologia, amore e galline
العاطفيةUn amore tra uno psicologo e la sua giovane paziente, può funzionare? Spero che tra risate e romanticismo riusciremo a scoprirlo
