In trappola

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Un tempo ero un cittadino degno di stima e fiducia; avevo una casa: tutto in regola, mezzo di trasporto e così via; ero intelligente: arrivavo alle cose prima degli altri, qualche volta. Poi un giorno è precipitato tutto, di colpo. Mi presero. Ora, da sei anni, mi trovo nei sotteranei di un'ampia struttura, appena intravista prima di essere rinchiuso nel buio. Se il mio vicino di casa passasse di qui, certamente non mi riconoscerebbe: il corpo non è più lo stesso di prima: pitturato dei colori più sgargianti e poi lucidato per le feste. La mia bocca è stata immobilizzata con dello stucco e aperta in un ghigno minaccioso. Da sei anni mi tengono sotto una lampada blu, perchè?, avevo pensato: "immobilizzarne uno per educarne cento", mai poi arrivai alla verità con orrore: io ero a fine didattico. Davanti alla mia cella hanno attaccato un cartellino: "No photos. Pesci esotici e degli abissi ancora intatti".

Racconti paradossaliWhere stories live. Discover now