Prologue

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Michael non era un ragazzo normale, era anzi... Molto particolare. Sapete, tipo il solito ragazzo a cui non frega di tutto e di tutto, il punk rock della situazione con addosso i soliti jeans strappati neri, la canottiera nera o la camicia rossa con scritto dietro "Idiot", i capelli perennemente tinti di colori che piacevano al proprietario e diversi bracciali neri al polso che erano quasi come dei portafortuna della vita.

Michael cosa faceva nella vita?

Beh, sognava, sognava di essere qualcuno.

Se dobbiamo riassumere la sua vita, è semplicemente un continuo sognare. Sognare di essere felice con le persone che ama, di vivere una vita degna di essere vissuta e perchè no... magari rischiare in qualcosa tanto per dire di avere fatto anche delle cazzate durante la sua vita proprio per avere la certezza di essersela goduto appieno.

Quella sera Ashton, il suo migliore amico dai capelli ricci domati sempre da una bandana, dal sorriso adorabile e dal senso dell'umorismo di un livello inimmaginabile, l'avrebbe invitato per passare la solita noiosa sera nel locale più squallido della città che si trovava in uno dei vicoli del centro di Sidney. Nulla di particolare, solo un locale dove potevi bere e magari beccarti qualche pugno in faccia se non andavi a genio a qualcuno.

Luke era un ragazzo definito da molti, un angelo. Un angelo assai strano ma adorabile. Sapete, il tipo di ragazzo con addosso i soliti skinny jeans neri e sopra la solita maglietta nera o camicia, i capelli biondi un po' tendenti al ricciolino, gli occhi azzurri vispi, la bocca contornata da quel poco di accenno di barba e le labbra decorate con un piercing. 

Luke cosa faceva nella vita?

Cantava, cantava quando era triste, felice, disperato, innamorato, arrabbiato. La sua vita era incentrata nella musica e nei suoi sogni. Un angelo che viveva sempre con i piedi per aria, fra le nuvole immaginando un mondo diverso dove c'era la proiezione di un lui felice. 

Se dobbiamo riassumere la sua vita, beh... Luke Hemmings era un semplice ragazzo che lavorava per qualche spicciolo e vivere tranquillamente la sua vita in modo discreto e umile e forse un po' pazzoide propenso a fare felici le persone per semplicemente vederle sorridere.

Quella sera, Calum, il suo migliore amico dalla pelle leggermente ambrata, i capelli scuri e lisci, dal sorriso angelico e dalla goffaggine assurda, l'avrebbe invitato per passare la notte in un locale strano di un vicolo orribile situato nel centro di Sidney... Nulla di particolare

Chi l'avrebbe immaginato che proprio in quello stupido locale da quattro soldi, sarebbe nata la loro storia?

- COSO AUTRICE -

E' una storia corta che in pratica ho scritto in una notte insonne (?) non avevo niente da fare AAAHAHHAHA, ci sentiamo fra un'ora... Gli aggiornamenti sono in totale proprio di ""notte"" perchè si, è tutto metaforico, gneh

CI SENTIAMO FRA POCO, YOOOO

ps. nei prossimi cosi diciamo che non ci sono io.. nel senso, la me di ora che sta pubblicando, ma la me insonne... buh, a caso, lasciatemi perdere. 

Forse volevo pubblicarla lo stesso momento in cui la stavo scrivendo e poi me ne sono pentita, boh, non lo so, compatitemi

ZAU *agita la manina*

Waste The Night {Muke Clemmings}Where stories live. Discover now