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*Nella foto Edward*

"Mamma, papà, dobbiamo parlare."
L'ansia mi assale. Penso di sapere già la verità. Spero che sia solo la mia immaginazione. Io non credo nei vampiri e licantropo, mi piace guardare i film in cui loro sono protagonisti ma non ho mai pensato se esistono davvero. E se Edward è davvero un vampiro? Un sangue freddo, con gli occhi rossi. Un succhia sangue insomma. Non posso negare che l'idea mi piace molto ma è una cosa impossibile... non possono esistere davvero queste creature mistiche. O forse sì? In ogni caso sento che i miei c'entrano qualcosa e sanno più di quanto io possa sapere.
"Ciao tesoro, come stai?" Mamma sembra stressata, come se avesse già capito cosa voglio dirle. Sta cercando di cambiare discorso? Oh no con me non funziona. Dov'è papà? Nemmeno il tempo di farmi questa domanda che appare dietro di me dandomi un bacio sulla testa. Ora basta. Non possono fare come se non avessero sentito la mia domanda!
"Ma mi avete sentita?"
"Certo tesoro ma potremmo parlarne un'altra volta ora non abbiamo tempo, io e papà dobbiamo scappare."
Prima che possa ribattere loro due sono già usciti di casa. Stanno evitando l'argomento. Appena torneranno inizierò il mio "interrogatorio".
Ho ancora 3 ore a disposizione prima che tornino i miei a casa, quindi decido di andare a correre per provare a farmi passare l'ansia.
Mi faccio una coda di cavallo alta e prendo un paio di leggins grigi, una felpa del medesimo colore, le mie puma ed infine ed il più importante il mio Mp3 ed i miei adorati auricolari ed esco.
Inizio a correre ed i miei pensieri e le domande non tardano a farsi sentire nella mia testa, non faccio nemmeno più caso in che direzione sto andando, corro e basta, rinchiusa nei miei pensieri. Praticamente la mia testa è completamente in un altro mondo e le mie gambe si muovono senza che io le controlli. Ad un certo punto mi risveglio dal mio stato di trans e mi accorgo che sono nel bosco. Cosa mai avrà potuto risvegliarmi penserete? Un ululato che l'ho sentito più che bene e non sembrava fosse più lontano di 200 metri. Mi fermo all'improvviso impietrita da un secondo ululato questa volta più acuto. In quest'ultimo sento dolore, disperazione e paura. Paura di morire. Mi inoltro ancor di più nella foresta per cercare chi o cosa avesse rilasciato quella richiesta evidente di aiuto. Corro più veloce che mai, ma poi mi fermo quando vedo un lupo a terra sanguinante quasi incosciente... non me ne ero accorta che ci fossero altri lupi, ma ora non mi interessa più di tanto di loro, devo aiutare il lupo a terra e non so il perché ma dentro di me sento che è il mio dovere. Devo farlo. Appena mi provo ad inginocchiare vedo il lupo prendere un'altra forma. Le sue zampe posteriori stanno prendendo la forma di due normalissimi piedi da umano, poi anche le sue zampe anteriori, il suo petto, le sue orecchie ed infine la faccia completa. Questa persona è un Licantropo. Non riesco a riconoscerne il volto perché è coperto di sangue. Prendo dei fazzoletti dalla tasca della mia felpa ed inizio a pulirlo. Deduco sia un maschio dai suoi addominali e dalle sue gambe e braccia possenti anche se pur piene di tagli profondi.
No. Non può essere. Jhonas. Mi giro e noto che i lupi non ci sono più... al loro posto trovo delle persone quasi nude che mi stanno fissando incuriositi. Sembrano confusi. Non sanno chi io sia e perché mi sono avvicinato ad un mebro del loro branco, probabilmente pensano che gli umani abbiano troppa paura per avvicinarsi ma io no. Il mio istinto mi ha subito detto di trovare chi stesse male, di aiutarlo. E non mi interessa di quello che pensano gli altri ora. Penso solo a Jhonas. Povero, chi lo ha potuto ridurre così?
Provo a prenderlo da solo in braccio o almeno provo a farlo appoggiare sulla mia spalla ma è troppo pesante e del resto è anche incosciente. Ora il resto del branco non mi guarda più come se fossi una sconosciuta bensì mi guardano con occhi speranzosi. Ma cosa gli prende a questi ora?
Tutti mi guardano ma nessuno che faccia un passo per aiutarmi, quindi mi faccio avanti io "Ma insomma cosa fate lì impalati??! TU vieni qui ed aiutami!" Sbotto io incazzata. Il ragazzo non se lo fa ripetere due volte e mi viene ad aiutare.
Nessuno parla. Il ragazzo che mi ha aiutata con Jhonas mi ha solamente fatto cenno di seguirlo e d io non ho esitato.
Ora siamo davanti ad una villetta completamente in legno e ben curata. Sembra appena costruita. Portiamo Jhonas dentro e lo portiamo in una delle tante camere. Lo mettiamo sul letto ed io insieme ad un'altra ragazza dai capelli grigi lucenti lo iniziamo a pulire dal sangue con un pezzo di stoffa e dell'acqua tiepida e gli disinfettiamo le ferite quando lei...
"Sai...beh...è che..."
Non dico nulla. Passano 5 minuti e poi continua.
"Io pensavo che un'umana come te non si sarebbe mai avvicinata ad un lupo per aiutarlo...noi avevamo paura. Pensavamo che lo avresti ucciso e noi..."
" E voi vi siete lasciati prendere dalla paura pensando che se vi sareste avvicinati vi avrei uccisi. Beh cara Jhonas è il mio migliore amico non potevo lasciarlo lì a morire da solo in quella pozza di sangue, come voi avreste fatto. Se non ci fossi stata io ora Jhonas sarebbe morto grazie a voi."

"Aspetta... t-tu conosci Jhonas? Il nostro Alpha? Tu conosci il suo segreto? T-ttu s-sei Marinette?!!?"
L'ultima sua domanda sembrava più un'affermazione che una domanda.
"avevano ragione Carl e Sascha." Dice di nuovo.
"Ascolta. Ti risponderò alle domande ma poi tu dovrai rispondere ad alcune mie, ok?"
"Certo, signorina Marinette."
Ma cos? Vb...
"1 come già ti ho detto sì io e lui ci conosciamo. 2 no. Non sapevo che lui fosse un licantropo e tanto meno che fosse l'Alpha. 3 Sì sono io. Marinette."
Lei risponde con un cenno di capo ed un leggero sorriso. Ora tocca a me.
"Ora tocca a me con le domande. Cosa diavolo è successo prima che arrivassi io? Tu chi sei? E come fate a sapere chi sono io???"
Nessuno risposta. Odio quando la gente fa così. Si sente solo una voce maschile che la chiama e la fa uscire di corsa. Dunque lei si chiama Sabrina. Bene almeno ad una di queste domande mi ha parzialmente risposto.
Io sono rimasta qui per tutto il giorno e tutta la notte. Sabrina è venuta più volte per chiamarmi per la cena, o semplicemente per dare il cambio a qualcun altro. Ma io ho rifiutato. Mi preoccupo davvero molto per Jhonas. Voglio solo vederlo sorridere ancora, sentire la sua voce e saper e che sta bene. Poi darò inizio al mio interrogatorio. Voglio sapere chi è stato a ridurlo così e  perché. Poi perché non mi ha mai detto di essere in licantropo e secondo me c'entrano moooolto i miei genitori.
Mi sono addormentato con la testa poggiata sul materasso vicino a Jhonas senza accorgermene. Ero troppo concentrata sui miei pensieri. Mi sveglio di colpo sentendo la mano di qualcuno che mi ha appena toccato la spalla. Sferro una bracciata (?) in faccia a colui o colei e poi mi giro per vedere chi fosse. È il ragazzo che mi ha aiutata ieri a portare Jhonas qui.
"Ommioddio scusascusascusa mi ero spaventata e..." Mi blocco quando vedo il modo in cui si sta controcendo dal dolore. Deduco che lo abbia colpito al busto perché si sta spingendo col le braccia proprio lì. Si alza barcollante e "Tranquilla...però per una meticcia sei forte." Dice con una risatina. "Forse pure troppo accidenti" Conclude quasi in un soffio ma io l'ho sentito lo stesso e non so come abbia fatto. Aspetta mi ha appena dato della meticcia? Ma cosa..?
"Vieni la colazione è pronta." Mi dice lui facendomi cenno col capo di seguirlo. Io ancora dispiaciuta per quello che gli ho fatto qualche secondo prima scuoto il capo timidamente. Lui mi prende senza preavviso per il braccio e mi strattona fuori dalla camera dove si trova Jhonas. Io cerco di liberarmi ma non ci riesco, è troppo forte. "Scusami per il modo in cui ti ho presa e portata fuori dalla camera... ma non mangi da ieri non posso lasciarti morire di fame cucciolina." Dice scherzosamente. Mi sta simpatico nonostante mi abbia appena strattonata dalla camera del mio migliore amico ancora incosciente...
"Comunque io sono Sascha, piacere." Dice facendomi l'occhiolino. Cosa? Sascha? AHAHAHAHAHA MA È MASCHIO AHAHAHAH. Scoppio a ridere come una scema e lui mi guarda stranito aggiungendo "No, non sono trans. Sono maschio ok? Mia madre mi ha scelto questo nome perché..." "Ok ok scusa non mi interessa, mi dispiace di aver riso del tuo nome, davvero. Io sono Marinette." "Oh so perfettamente chi sei credimi." Mi dice con un sorriso. Ma questo sorride sempre? Cmq ho davvero fame quindi lo seguo fino in cucina dove trovo anche gli altri che avevo visto l'altro giorno.

Ciaooo
Aaaah non ho niente da dire. Lol

~L'Ibrida~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora