"Hai spiato nel mio telefono?"

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Appena Harry lesse il messaggio di Louis non ci pensò due volte a salutare Noah, prendere la macchina e tornare a casa. Appena entrò nell'appartamento lo trovò immerso nel buio, ad eccezione della camera da letto da dove si intravedeva la luce della lampada posta sul comodino accesa. Raggiunse la camera e aprì piano la porta.
Louis era seduto sul letto a gambe incrociate con il libro di biologia sulle gambe. Aveva messo gli occhiali da vista, li utilizzava solo durante le lezioni o mentre studiava a casa. Louis non era un secchione ma si impegnava quanto bastava per conciliare scuola e nuoto e ricevere una borsa di studio. Harry adorava il modo in cui portava quegli occhiali, gli davano un'aria da nerd, ma sexy. Si mordicchiò il labbro inferiore con un sorrisetto e si avvicinò dalla sua parte del letto poggiando lo zaino a terra.
-Ciao- mormorò per poi sedersi e allungandosi verso di lui per lasciargli un bacio sulla guancia.
Louis non si mosse di un millimetro, aveva ancora la testa china sul libro mentre finiva di leggere il paragrafo. Harry sapeva che Louis non avrebbe alzato la testa finchè non finiva di leggere, altrimenti perdeva il filo del discorso e doveva ricominciare da capo. Per questo non aggiunse altro e aspettò che Louis finisse di leggere. Quando quest'ultimo finì chiuse con un tonfo il libro lasciandolo sul letto, si tolse gli occhiali e guardò Harry con un gran sorriso sulle labbra.
Harry si sentì male appena lo vide.
-Hey riccio!- lo salutò Louis per poi aggiungere con aria seria: -Si può sapere dove sei stato tutto questo tempo? Di solito quando torno dagli allenamenti ti trovo già qui...mi aspettavo almeno che mi avvisassi-
-Lou ti avevo già detto che sarei stato in biblioteca a studiare con dei compagni di corso!- mormorò Harry esasperato.
Okay, era una bugia perché non aveva studiato nulla per domani e in biblioteca ovviamente non ci aveva messo piede. Però odiava quando Louis controllava ogni sua minima mossa, a volte era petulante ma Harry evitava di farglielo notare per non finire a litigare.
-Tutto questo tempo?- chiese Louis con un sopracciglio alzato. Sapeva che Harry non restava sui libri per più di tre ore, mentre quel giorno era rimasto fuori, per quanto ne sapeva lui, a studiare per cinque ore buone.
-Sì, non mi sono accorto dell'orario, altrimenti ti avrei mandato un messaggio, scusa-
Louis a quel punto annuì non facendo altre domande. Dal tono di voce utilizzato da Harry, Louis aveva capito di non dover insistere per non farlo irritare.
Harry si alzò dal letto ed iniziò a spogliarsi buttando la camicia e gli skinny che aveva indossato quel giorno ai piedi del letto.
-Vado a farmi una doccia- disse avviandosi verso il bagno solo i boxer addosso.
Louis lo guardò dalla testa ai piedi provando una certa eccitazione. Amava quel corpo, lo amava da impazzire.
-Posso venire con te?- si ritrovò a chiedere desiderando di avere il corpo di Harry tra le mani.
Harry si girò guardandolo con le sopracciglia aggrottate
-Non hai fatto la doccia in piscina?-
Louis non gli rispose, si era già alzato e lo aveva raggiunto per poi infilarsi in bagno con un sorrisetto innocente sulle labbra. Harry, intuendo le sue probabili intenzioni, alzò gli occhi al cielo sorridendo e si tolse l'ultimo indumento che aveva per poi entrare nel box doccia. Aspettò che Louis lo raggiunse e aprì il getto della doccia mentre lasciava scappare uno sbadiglio.
-Stanco amore?- gli chiese Louis in un sussurro mentre gli cingeva la vita con le braccia. Accostò poi le labbra alla sua spalla destra e vi lasciò un piccolo e delicato bacio. Harry a quel gesto mise le braccia intorno al suo collo nascondendo poi il viso nell'incavo di questo.
-Un po'...- sussurrò vicino l'orecchio di Louis, che prese ad accarezzargli la schiena in lenti movimenti fino a far scendere le mani sulle sue morbide natiche.
Harry sbarrò gli occhi e ridacchiò appena, alzando di poco la testa ma nascondendo il leggero rossore delle sue guance. Louis lo attirò più a sé tenendolo sempre per il fondoschiena e iniziò a lasciargli dei baci sul collo mentre l'acqua continuava a scorrere sui loro corpi.
-Lou...- lo canzonò Harry. -Non ne ho le forze...-
Ma Louis continuò quella sua scia di baci, con una lentezza disarmante.
-Lascia che sia io a prendermi cura di te, Haz- sussurrò poi con le labbra poggiate sul lobo dell'orecchio di Harry.
-Sì certo, come se non avessi capito le tue intenzioni-
-Oooh stai zitto e baciami.-

Dopo aver consumato il loro amore dentro la doccia, e aver soddisfatto quella tremenda voglia improvvisa di Louis di toccare il corpo di Harry, si ritrovarono a letto accoccolati l'uno all'altro, ancora nudi. Harry stava quasi per addormentarsi sul petto di Louis, che continuava ad accarezzargli distrattamente i capelli perso nei suoi pensieri. Nessuno dei due aveva ancora cenato, ma la stanchezza della giornata si faceva sentire e di certo Louis non avrebbe fatto alzare Harry per dirgli di mangiare qualcosa. 
Intanto il cellulare di Harry, che si trovava sul comodino dalla parte del letto occupata dal riccio, si era illuminato mostrando sullo schermo del display la notifica di un messaggio. Louis si accorse subito dello schermo illuminato e della lucetta lampeggiante che segnalava le notifiche, poichè prima di sdraiarsi avevano spento la luce rimanendo avvolti nel buio della camera. Alzò leggermente la testa dal cuscino per vedere chi stesse cercando Harry a quell'ora. Sapeva bene che non potevano essere Zayn e Liam, perchè quei due, superate le nove di sera, diventavano irraggiungibili. Ma tutto ciò che vide fu un numero ancora non salvato che avvertiva Harry di vedersi domani al solito posto durante la pausa pranzo. Louis aggrottò la fronte non avendo idea di chi diavolo dovesse vedere Harry, ma non se ne preoccupò più di tanto, si fidava ciecamente di Harry, e poi bastava che l'indomani gli chiedeva chi fosse il mittente del messaggio per soddisfare la sua curiosità. 
Quando lo schermo del cellulare si spense, Louis chiuse gli occhi e si lasciò cadere tra le braccia di Morfeo.

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Il giorno dopo Louis e Harry raggiunsero la scuola circa mezz'ora prima della campanella. Louis parcheggiò la macchina nel cortile della scuola, al suo solito posto, e spense il motore. Rimase a guardare la pioggia battere sui vetri della macchina con lo sguardo ancora un pò assonnato, nonostante a casa avesse bevuto il solito caffellatte preparato da Harry. 
Sentì Harry sospirare sconsolato e si girò verso di lui. 
-Tutto okay?-
Harry strinse le labbra in una linea sottile e scosse la testa.
-Non molto...il ginocchio oggi mi fa male più del solito-
-Sarà il tempo...il meteo ha dato pioggia sia oggi che nei prossimi due giorni-
-Lo so lo so , infatti mi sono messo i pantaloni della tuta per portare il tutore al ginocchio-
Louis annuì notando la forma del tutore sotto il tessuto dei pantaloni di Harry. Il riccio non portava quasi mai le tute, se non per stare a casa, andare a correre o per andare alle gare in cui si richiedeva di indossare la divisa ufficiale della propria squadra di nuoto. Diceva che non davano la giusta forma al suo sedere e alle sue gambe snelle, ma inutile dire che Louis lo trovasse ugualmente sexy. 
-Dopo scuola allora prima di andare in piscina ti accompagno a casa e ti riposi, okay?-
Harry scosse subito la testa, in segno di disapprovazione.
-No, rimango ancora un pò a scuola a studiare-
Louis alzò un sopracciglio, perplesso.
-Puoi benissimo farlo a casa-
-Louis. Non mi va di rimanere da solo a casa mentre tu te ne stai in piscina, okay? Voglio fare qualcosa anche io. Magari alla fine non studio ma mi metto a parlare o a sfondarmi di canne nello spiazzo nel retro della scuola con qualcuno di mia conoscenza.- rispose in tono un pò acido Harry. 
Louis alzò gli occhi al cielo , odiava quando Harry rispondeva con quel tono solo per avergli detto una cosa. 
-Qualcuno tipo la persona che ti ha mandato una messaggio ieri sera per dirti di vedervi durante la pausa pranzo al solito posto?- si lasciò scappare, ora preso dalla curiosità più che mai.
Harry lo guardò interdetto.
-Hai spiato nel mio telefono, Louis?-
-NO! Si era illuminato lo schermo ieri sera, dopo che ci siamo messi a letto, e ho intravisto il messaggio. Non mi sono mai permesso di farlo, lo sai.- 
Harry non gli disse altro. Non poteva arrabbiarsi con Louis, anche se lo infastidiva il fatto che avesse letto il messaggio, ma lui gli stava nascondendo tutta la storia del corso di fotografia.
-Allora, posso sapere chi era?- continuò Louis.
-Nessuno. Avevano sbagliato numero.- mormorò Harry uscendo velocemente dall'auto e mettendosi lo zaino in spalla.

Bugia.

Louis lo seguì subito chiudendo poi la vettura. 
-Allora ci vediamo alla pausa pranzo?-
-Sì ci vediamo a mensa, ciao.-
Harry accelerò il passo entrando nell'edificio scolastico senza dare la possibilità a Louis di salutarlo con il solito bacio sulle labbra. Questa cosa infastidì Louis, ma non disse nulla, sapendo che, per qualche ragione che proprio non riusciva a spiegarsi, Harry ce l'avesse con lui.
Intanto Harry, mentre entrava in classe, tirò fuori il cellulare dalla tasca dei pantaloni e mandò un messaggio a Noah.

"Hey...in pausa pranzo non posso, ho promesso a Louis di stare un pò con lui, ci vediamo direttamente dopo le lezioni"

La risposta di Noah non tardò ad arrivare.

"Potresti portare anche lui per fargli vedere il tuo lavoro"

Harry a quel punto si morse con forza il labbro e rispose di getto:
"No. Louis non sa ancora nulla di tutta questa storia."

"Oh...okay allora. Ci vediamo direttamente dopo le lezioni."

Just Keep Swimming //L.S.Where stories live. Discover now