"A cosa pensi?"

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-Harry...a questo punto io non so se sia il caso di continuare a nuotare...a livello agonistico intendo...il ginocchio non credo che possa affrontare sforzi di questo genere, e lo sport che pratichi è molto pesante...vale la pena continuare e rischiare?- chiese il dottore con una nota di tristezza nella voce.

Quelle parole per Harry furono...distruttive.

Nuotava da quando era un piccolo marmocchio delle scuole materne tutto ricci e fossette, ha sacrificato molte volte feste, amici, vita sociale. La sua adolescenza l'ha vissuta tra le mura di quel circolo che lo aveva visto piangere, battersi per un qualcosa per cui a quel tempo sembrava valesse la pena, gioire per una gara vinta. Aveva dedicato sin da piccolo la vita a quello sport, puntava in alto, credeva che un giorno avrebbe partecipato alle Olimpiadi.
Poi l'incidente.
E quel muro di certezze improvvisamente era crollato davanti ai suoi.
Ma Louis...lui era stata una bella novità nella sua vita. Era sempre stato innamorato di quel ragazzo dal cuore di pietra, che sembrava avercela con il.mondo intero.
Era arrivato nel momento giusto. Harry finalmente era riuscito a fare breccia nel suo cuore.
Ogni volta che era sul punto di cadere nel baratro della disperazione Louis lo prendeva per mano e lo tirava indietro.
Louis pian piano stava ricostruendo da solo quel muro di certezze.

Ma ora...

Quella mattina aveva deciso deciso di andare da solo, senza Louis, dal dottore. Da qualche giorno il ginocchio gli dava dei problemi ma non ne aveva parlato con lui per non farlo preoccupare.
Louis non sapeva nemmeno che Harry fosse andato dal dottore.

-Dottore io...ho dedicato la mia vita a questo sport, non può finire così! Tanti altri nuotatori hanno avuto problemi di questo genere ma hanno continuato a nuotare!-
-È vero, ma altrettanti hanno smesso. Questa cosa non vale solo per il nuoto ma per qualsiasi altro sport. Il mio consiglio spassionato è quello di evitare di continuare Harry, per il tuo bene. La scelta però è tua...-
Harry a quel punto si alzò sconsolato dalla sedia pronto ad uscire da quel dannato ufficio.
-Mi scusi...non ce l'ho con lei- mormorò per poi stringergli la mano.
-Lo so Harry, ma sei giovane. Hai una vita davanti. Questi ostacoli servono anche per farci crescere, vedrai che le cose si metteranno per il meglio e tornerai a sorridere come prima-
Harry abbassò lo sguardo a quelle parole, non riuscì a dire altro. Aveva solo bisogno di allontanarsi da lì.
Uscì dall'ufficio pian piano e si diresse verso l'uscita dell'ospedale, dove questa volta lo aspettava Liam, che al contrario di Louis, era al corrente dei dolori del riccio, così aveva deciso di accompagnarlo all'ospedale.
Appena Harry entrò in macchina Liam cercò di capire cosa fosse successo dal suo sguardo, ma, vedendo gli occhi lucidi di Harry, aveva paura di sentire quello che aveva da dirgli.
-Secondo il dottore devo smettere...p-per il mio b-bene...- sussurrò Harry con un filo di voce balbettando.
Liam lo attirò a sé in un abbraccio, prendendo poi ad accarezzargli la schiena. Fece passare qualche minuto prima di chiedergli:
-Lo dirai a Louis?-
Harry scosse la testa non riuscendo più a tenere le lacrime.
-Ma...hai bisogno di lui...ti ama, dovrebbe saperlo..-
Harry scosse di nuovo la testa.
-Non ora, ho solo bisogno di te, del mio migliore amico, poi deciderò cosa fare...-
-Sono qui Haz...non ti lascerò okay? Lo affronteremo insieme, parleremo con l'allenatore insieme, va bene?-
Harry alzò lo sguardo su Liam, aveva ormai il viso rigato di lacrime e gli occhi verdi lucidi e gonfi.
-No Lee...non voglio dire nulla a nessuno per il momento- si fece scappare un singhiozzo per poi continuare -io voglio continuare a nuotare. Fin quando il ginocchio me lo permetterà lo farò. Non mi importa il dolore, non mi importa del consiglio del dottore. Io voglio continuare a nuotare. Promettimi che non dirai nulla, Liam. Per favore. Nemmeno a Zayn.-
Liam lo guardò mentre con i pollici gli asciugava le guance per levargli via quelle lacrime. Non nascondeva nulla a Zayn, ma Harry veniva prima di tutto in certi casi. Non sapeva se Harry stesse facendo la cosa giusta, ma non era nessuno per poterlo giudicare. Non poteva biasimare la sua scelta di non dire nulla a nessuno, nemmeno al ragazzo che ama, nuotare era il suo sogno di una vita e ora stava andando tutto in fumo a causa dell'incidente. Avrebbe rispettato la decisione di Harry, e gli sarebbe stato accanto come solo un migliore amico sa fare, non gli importava se fosse giusto o sbagliato.
-Te lo prometto Harry.- sussurrò per poi tornare ad abbracciare il riccio che era tornato a piangere contro la spalla dell'amico.
Negli ultimi mesi, quando Harry piangeva, le braccia di Louis erano le sole a cullarlo. In quel momento si sentiva strano tra le braccia di Liam, il calore era così diverso da quello del suo ragazzo, in cuor suo provava ad immaginarsi di essere tra le braccia di Louis ma era fermamente convinto di aver fatto la scelta giusta quando aveva lasciato che fosse Liam ad accompagnarlo.

Just Keep Swimming //L.S.Where stories live. Discover now