Chapter 2

8 1 0
                                    

Sono ore che questo povero vecchietto guida. Vorrei tanto dargli il cambio per farlo riposare un po', ma ad un tratto si ferma.

-Ho 75 anni, ma dimmi chi sei o non ci metterò molto a lasciarti qui- sussurra guardandomi dallo specchietto retrovisore. La moglie lo segue.
-Mayla è il mio nome. Sto scappando.- non aggiungo altro.
Fa una smorfia e riprende a guidare mettendo in moto il veicolo vecchio quanto lui.
-Da cosa scappi? Sai, mi ricordi tanto le bravate che ho fatto per riuscire a vedere ogni sera questa signorina qua- la moglie, sui 60, sorride guardando con gli occhi pieni d'amore quello che, suppongo ormai, sia suo marito.
- Da mio padre.-
Lei si gira e sento per la prima volta la sua stridula vocina -Come da tuo padre?-
Signó si faccia un po' i cazzi suoi eh
-Sì, da mio padre. Mi picchiava.-
La vedo annuire e sprofondare lentamente sul sedile, avevo capito di averla messo in imbarazzo.
Torno a guardare il paesaggio fuori dal finestrino. Montagne, boschi, strada. Solo questo.

- Ei, Mayla...- Qualcuno mi sta scuotendo. È lei, l'anziana.
-Tesoro siamo arrivati-
-Dove siamo?-
-Svizzera.-
Avevamo passato il confine, ero abbastanza lontana, ma non troppo. Era il momento di ringraziare quei due signori che adesso stavano uscendo da un autogrill,con un cornetto in mano, per me.
-Io vi ringrazio davvero... Da queste parti dovrebbe esserci una stazione o qualcos'altro per proseguire il mio viaggio (speravo). Grazie ancora.- Afferro il cornetto ed a testa bassa esco dall'auto.
Mi avvio a piedi verso il centro di quella città che sicuramente, sarebbe dovuta essere Ginevra, almeno così diceva il cartello stradale:
WELCOME TO GINEVRA

-Salve scusi, quanto dista da qui l'aeroporto?- Sorrido gentilmente ad un poliziotto.
-Praticamente le è davanti.-
Figura di merda.
-Ah,oh, Emh... Grazie e scusi.- Sorride come se divertito e torna a controllare la piazza in cui si sta aggirando da almeno 8 ore ( penso, visti i suoi occhi stanchi e la sua voglia di lavorare pari alla mia di andare a scuola).
Entro nell'enorme edificio, se così lo si può chiamare.
-Un biglietto- Getto tutti i soldi che ho con me sul bancone della ragazza che mi sta servendo.
-Per...?-
Cazzo, non ho una meta...
-Emh... Forse per...- Mi giro verso il tabellone e controllo in tre secondi qual'è  l'aereo che sarebbe partito prima -...Per il Canada, sì...-
- Per Toronto voleva dire, giusto?- Mi corregge subito la ragazza. A guardarla bene, è veramente molto bella: capelli scurissimi, occhi grigi e tante lentiggini che le ricoprono gli zigomi. Avrebbe potuto fare la fotomodella, ah.
Mi consegna il biglietto.

Ecco il mio nuovo inizio. Tutto il mio nuovo mondo, nelle mie mani.
Buona fortuna a me!





Sarà almeno la decima foto che faccio a questo meraviglioso panorama

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Sarà almeno la decima foto che faccio a questo meraviglioso panorama.
Ma adesso basta, devo allacciarmi la cintura, spegnere il dispositivo e prepararmi all'atterraggio.

Eccoci qui, al secondo capitolo!
Spero vivamente che vi piacciaaaaa😘

You've reached the end of published parts.

⏰ Last updated: Sep 06, 2016 ⏰

Add this story to your Library to get notified about new parts!

You don't know| SMWhere stories live. Discover now