epilogo.

5.5K 277 65
                                    

FLASHBACK (LAUREN'S POINT OF VIEW)

Come sempre, Londra era gremita di persone e non era facile cercare qualcuno in quella situazione: Londra era una meta turistica molto gettonata, ogni giorno arrivavano centinaia o migliaia di visitatori attratti dai monumenti londinesi, da quell'atmosfera misteriosa quando d'inverno le mattine erano fredde e c'era quello strato di nebbia che avvolgeva la città, dai parchi, dai negozi, o semplicemente conoscevano quella città per nome e si erano incuriositi.

Passeggiavano tutti lentamente, chiunque si fermava a guardare anche un insetto diverso dal solito che vedeva solitamente nella sua città, a scattare fotografie, a tenersi per mano e bloccare i loro passi per rubarsi un bacio veloce, a godersi l'aria pungente di un tipico mattino invernale londinese stringendosi maggiormente nelle giacche.

Ovviamente io non passai inosservata, visto che non facevo altro che farmi spazio tra la gente in modo abbastanza sospetto, come se avessi rubato qualcosa e stessi scappando da qualcuno.

In realtà, l'unica cosa da cui stavo scappando e stavo cercando di vincere, era la probabilità di perdere Camila. Dovevo annullare questa possibilità, dovevo riuscirci in un modo o nell'altro. Londra è la mia ultima spiaggia: se non riesco a trovarla qui, non so proprio dove cercarla.

Non mi aspettavo di trovarla immediatamente in base alla confusione, Camila poteva essere ovunque, addirittura non lì, ma come potrei averne la certezza? Come si dice, tentar non nuoce.

Tuttavia, il mio sguardo si spostò velocemente verso una cabina telefonica alla mia sinistra.

Londra ne era piena, erano caratteristiche e simbolo di quella città oramai, ma fu lì che trovai lei.

Lì trovai Camila.

Era appoggiata alla cabina lateralmente, in posa per una fotografia, rideva.

Il mio cuore cominciò a battere più velocemente, l'adrenalina cominciò a circolare in me e tremavo, un sorriso si dipinse sul mio volto.

Spostai lo sguardo più avanti per vedere chi stesse scattando la fotografia a Camila, era Dinah.

Automaticamente riportai lo sguardo su Camila, immobile a fissarla per qualche secondo, ero letteralmente incantata da lei.

Mi svegliai da questo stato di trance solo quando notai che proprio Camila mi stava fissando, mi fissava intensamente, forse perché non era ancora riuscita a riconoscermi.

In quel momento, quando i nostri sguardi si incrociarono, è stato come se il mondo si fosse fermato e c'eravamo solo noi due. Chiunque attorno a noi era scomparso; tutto quel vocio, la baraonda, quel rumore di passi che sembrava non finire mai, era tutto andato via. Eravamo solo io, lei e qualche metro di distanza in mezzo.

O forse ancora no, forse il mondo non si era ancora fermato. Sentii davvero il tempo bloccarsi quando, senza accorgermene, avvertii le sue braccia minute attorno al mio collo e le sue gambe che avvolgevano la mia vita, facendo combaciare il suo corpo con il mio come due pezzi di un puzzle.

Tutti siamo dei puzzle e tutti abbiamo i nostri tasselli che compongono quel rompicapo che rappresenta la nostra vita, ma a tutti manca quel pezzo che renderà incompleto il puzzle fin quando non verrà trovato: l'anima gemella.

Tutti vorremmo incorniciare il nostro puzzle completo, ma chi lo farebbe con un pezzo mancante? Quindi ci mettiamo alla ricerca di questo fatidico pezzo, pezzo indispensabile per fare in modo che il nostro quadro sia perfetto. Allora proviamo un tassello che sembra quello giusto, ma non combacia. Ne proviamo un altro, ma non c'è modo che possa andar bene. Proviamo e riproviamo centinaia di volte, fin quando perdiamo le speranze e ci viene voglia di buttare tutto in aria. Ma è lì che quel pezzo di puzzle si nasconde, in attesa del momento giusto per uscire fuori. È lì che ottieni quella soddisfazione di unire i due tasselli, tirare un sospiro di sollievo e dire di aver concluso, per poi mostrarlo orgogliosamente a tutti.

E così è l'amore nella vita di tutti i giorni: nessuno di noi è stato creato per stare da solo, necessitiamo di una persona che sia in grado di sopportarci nel bene e nel male, che non ci lasci mai soli. Tutti abbiamo la nostra anima gemella, bisogna solo trovarla.

E Lauren l'aveva proprio trovata. Era Camila, la sua anima gemella.

«Non lasciarmi mai più, Lauren.» Sussurrò Camila sulle labbra della più grande, unendole poi in un bacio. Uno di quei baci che brami, uno di quelli che desideri da tempo ma che non hai potuto ricevere, un bacio che emanava bisogno, passione, amore.

E no, Lauren non avrebbe mai più lasciato andare Camila per nessun motivo al mondo.

Loro due si completavano, perché lasciarsi andare?

FINE

twitter » camrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora