16) I am myself when I'm with you

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A casa di Ashton, Luke e gli altri stavano suonando una delle loro solite canzoni, quando la suoneria di un cellulare li fece smettere.
Luke notò il nome sullo schermo e sorrise involontariamente, poi si portò il telefono all'orecchio e rispose.
"Ehi" disse, mentre i suoi amici cercavano di ascoltare la conversazione. Luke li guardò male e poi si allontanò un po'.
La voce di Mira dall'altro lato del telefono era candida e cortese. "Mi annoio" disse lei, e Luke fece un respiro profondo a quelle parole, perché sapeva quale fosse il messaggio della ragazza. Ma stava provando con gli altri e non poteva piantarli in asso.
"Vieni da Ash" le disse Luke, sorridendo come se lei potesse realmente vederlo. Si toccò la barba bionda leggermente imbarazzato per quel gesto così piccolo eppure così significativo. "Stiamo provando ora, ma dopo possiamo continuare a provare in camera tua" continuò, abbassando di un po' la voce.
Mira rise al telefono e poi acconsentì.
Luke tornò dagli altri, che lo aspettavano buttati sul divanetto.
"Tra un po' arriva Mira" disse, alzando un po' le spalle e gettandosi sul divano accanto a Calum, che lo guardava maliziosamente.
"Ultimamente stai sempre con lei" disse, dandogli qualche gomitata. "Ha proprio fatto breccia nel tuo cuore di ghiaccio"
La verità era che la compagnia della ragazza gli piaceva, e poi non stavano proprio insieme, semplicemente avevano trasformato il loro rapporto di sesso in un rapporto esclusivo di sesso.
Aggiungendo qualche chiacchierata e uscita, potevano sembrare all'esterno come una coppia.
A Lucas non era mai piaciuta l'idea di coppia, ma essere associato a Mira non gli dispiaceva, era bellissima e lo faceva stare bene. In più nessuna delle altre ragazze con cui era stato potevano considerarsi la metà sveglie rispetto a Mira, che era sicura di se e coraggiosa come poche.
Suonarono il campanello e Luke fu il primo ad alzarsi. "Niente battutine per favore" avvisò gli amici prima di andare verso la porta.
Le aprì e quando la vide le sorrise. Si guardarono, poi lui la baciò velocemente e insieme raggiunsero gli altri.
"Guardate chi c'è! La nostra fan numero uno!" disse Ashton non appena vide la ragazza. Mira gli fece un sorriso tranquillo e poi salutò tutti. Mangiarono qualcosa e poi i ragazzi ripresero a suonare, mentre Mira li ascoltava serena.
La sensazione che provava ogni volta ascoltandoli era sempre la stessa, la loro musica non era il suo genere, ma la gioia e l'amore con cui suonavano la faceva sentire bene ogni volta.

"Secondo me questa dovresti toglierla..." le disse Lucas all'orecchio, mentre si dirigevano verso la sua camera. "Stai meglio senza maglietta"
Mira rise, e poi se la sfilò, non curandosi di essere in mezzo al corridoio di una casa non sua. "Ti piace così?" disse, togliendosi anche il reggiseno e facendolo roteare con una mano. "Secondo me, ti piace"
Arrivati in camera, Mira sfilò la maglietta di Lucas, lentamente e con un tocco dolce. Gli passò la mano sul petto, voleva toccare ogni singola parte del suo corpo. Lui la prese in braccio e la fece distendere sul letto, le slacciò i pantaloni e glieli tolse dolcemente. Poi si baciarono e continuarono a baciarsi a lungo, prima passionalmente e poi dolcemente, sfiorandosi appena con le labbra. Mira si mise sopra di lui, poi gli tolse i jeans.
"Oh, vedo che non c'è nemmeno bisogno di risvegliarlo" disse, indicando l'eccitazione del ragazzo. "Ti ho per caso sottovalutato, Lucas Hemmings?" rise, prima di togliergli anche i boxer e cominciare a massaggiare l'intimità del biondo. Luke teneva gli occhi chiusi, lo faceva sempre quando lei lo toccava, ma quella volta li tenne aperti. Voleva vederla.
"Tu mi sottovaluti sempre" rispose lui, dandole baci umidi sul collo mentre lei si occupava di lui. "Non sai ancora cosa sono in grado di farti provare" annunciò, arrogantemente. Se prima Mira odiava quella presunzione, in quel momento non riusciva a non trovarla eccitante. Quando Lucas venne, si sdraiò sul letto, lasciando che il ragazzo facesse quello che voleva con il suo corpo.
"Ti ricordi quando ti ho detto che avresti sfondato il dondolo?" le disse lui, accarezzandole prima i fianchi e poi le cosce. Mira annuì, ma non disse niente. "Mi dispiace averlo fatto, sei bellissima e lo penso da praticamente appena sei arrivata" ammise, e la ragazza gli lasciò un bacio sulle labbra. Veloce ma intenso, in quel bacio c'era tutto. Lei lo aveva perdonato per ogni cosa che le aveva detto, e si sentiva più libera.
Lucas prese a baciarle il collo, succhiò avidamente lasciandole una macchia violacea proprio nell'incavo.
Scese sul petto, le accarezzò il seno, ormai gonfio per l'eccitazione, e poi continuò fino al ventre. Aveva le mani sui suoi fianchi, mentre la baciava continuava ad accarezzarla, voleva sentirla tutta, ogni lembo di pelle.
"Adoro il tuo corpo, è così.. Femminile" disse, riferendosi ai fianchi morbidi e al seno, che non era esageratamente prosperoso ma della misura adatta.
Scese ancora con le labbra, provocandole dei brividi accompagnati a gemiti di piacere. Arrivò alla sua intimità e le allargò un po' le gambe, trovando più comodo l'accesso. Posò la lingua in ogni parte, soffermandosi in quelle zone che facevano contrarre Mira sotto il suo tocco. La sentì irrigidirsi e stringere le lenzuola, era vicina e lui aumentò il ritmo. Venne poco dopo, rilassandosi.
"Quanto adoro quando lo fai" disse lei, baciandolo. "È come se fossi trasportata in un altro mondo, hai dei poteri magici in quella lingua" aggiunse, posizionandosi di nuovo sopra di lui.
Il momento che entrambi aspettavano di più era finalmente arrivato, Lucas entrò dentro di lei dolcemente. La guardava negli occhi mentre spingeva sempre più in profondità, sentendosi movimento dopo movimento sempre più in estasi.
Vennero quasi contemporaneamente, era una cosa che a loro succedeva spesso.
Lucas si adagiò sopra di lei, abbracciandola e portandosela sul petto, invertendo le posizioni. Il suo cuore batteva forte, Mira lo sentiva.
"Perché fai la parte dello stronzo?" disse lei, di getto. "Con chi non conosci, intendo. Ti mostri cattivo e indifferente quando in realtà hai un cuore grande"
Lucas la guardò prima di scoppiare a ridere, per la prima volta credette di vedere della tenerezza in Mira. Le accarezzò il viso, pensandoci un po' prima di risponderle.
"Perché sono sempre in difesa" disse lui, abbassando un po' il tono. "Ho sempre avuto paura che potesse succedere qualcosa di brutto a me e alla mia famiglia se mi fossi lasciato andare ai sentimenti con tutti. Ma come vedi mi basta poco per perdere la brutta faccia" aggiunse, non smettendo di toccarla. "Voglio essere completamente sincero con te, Miranda Blake"
Mira sussultò nel sentire il suo nome per intero. Non lo usava mai nessuno, non lo diceva mai nessuno, dove lo aveva scoperto? Poi si mise a ridere.
"Sei proprio un idiota, Lucas Hemmings" disse, non permettendo al ragazzo di finire la frase. Poi si protrasse un po' verso di lui per baciarlo.
"Lo sono e lo sarò sempre" disse, riprendendo il discorso. "E tu dovrai sopportarlo perché lo so molto bene che mi sfrutti per il mio corpo perfetto da dio greco - rise, per poi guardarla negli occhi -, ma ahimè ti piace anche la mia compagnia e quindi sei fregata" fece un respiro profondo, perdendosi tra le tante parole. "Però anche io sono un po' fregato, direi quasi che mi sono fregato con le mie stesse mani! Avrei dovuto immaginare che una ragazza così fiera e sicura di se non si sarebbe lasciata ingannare da un cazzone come me" continuò, faceva pause ogni poco tempo. Mira si chiese se era perché non sapesse cosa dire o perché voleva rendere tutto più teatrale. "Sta di fatto che ora sono qua e ti sto accarezzando, cercando di dire qualcosa quando non mi escono le parole"
Mira lo guardò, addolcendosi.
"Lucas.. Sii te stesso" disse, stringendolo tra le braccia più forte che poteva.
"Lo sono quando sono con te" disse, sincero. "Ti voglio bene, Miranda Blake"

what you don't know; luke hemmingsWhere stories live. Discover now