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Tirava un bel venticello fresco quella sera; il fruscio delle foglie era musica per le orecchie di Charlotte, le piaceva stare sola ad ascoltare il rumore del vento.

Era una sera di Settembre quando decise di andare a fare una passeggiata in quel parco ormai abbandonato da tempo, quello in cui giocava quand'era piccola. C'erano alberi ovunque, viali pieni di ghiaia, scivoli, corde e altalene.

Si mise a sedere in una delle altalene e iniziò a dondolare, sempre più veloce, dimenticava i problemi, le delusioni, la propria famiglia. Restò lì circa venti minuti e tornò a casa.

Risalì in camera sua, al secondo piano della piccola villetta indipendente che dava sulla spiaggia e poco dopo sul mare; la sua camera era bianca e blu, i suoi colori preferiti, con un letto matrimoniale, due comodini color noce ai lati del letto e una scrivania in tinta ai colori. Al lato destro della stanza c'era una lampada che dava una luce soffusa, piacevole, accogliente. C'era un quadro che raffigurava alberi altissimi con foglie arancioni, alcune marroni, sicuramente raffiguarava un paesaggio d'autunno. Charlotte si avvicinò al quadro, lo scostò e da dietro prese un libro, o meglio un diario, il suo diario.

'' 30 Settembre

Caro diario, oggi è andata bene, ho incontrato Holly stamattina e siamo andate in un bar a fare colazione prima di andare a scuola, già scuola. A proposito, oggi ho visto Josh, bello come sempre, occhi grigi che tolgono il fiato, barba appena accennata sempre ben curata. Poi mi ha sorriso, il suo sorriso bellissimo, con denti bianchi e perfetti, nemmeno un pò macchiati a causa del fumo, lui e il suo maledetto vizio. E poi vogliamo parlare dei suoi capelli? Neri come la pece, neri corvino se preferisci. Fanno un contrasto stupendo con gli occhi! Ma ora sto divagando. Ti dicevo: mi ha sorriso! Anche se non credo che penserà mai a me come un'ipotetica fidanzata, mai. In compenso c'è Matt, bel ragazzo anche lui, da qualche tempo ci prova con me! Capisci? Con me! Con Charlotte Rose! Ah, okay ora la mamma mi sta chiamando, a quanto pare la cena è pronta. Dal profumo che sento dovrebbe aver preparato polpettone e patate arrosto. Dopo non penso che ti scriverò, farò un bagno caldo e poi andrò a dormire, la solita giornata.. beh vado, a domani!'' E rimise il diario al suo posto.

<< Charlotte, la cena!>> urlò Haley Evans, la madre di Charlotte.

<< Arrivo! >>

Charlotte entrò nella cucina, quella sera erà già apparecchiato, c'erano solo due piatti, strano.. il Giovedì dovrebberò essere in tre.

<< Dov'è papà? >> chiese Charlotte temendo di sapere già la risposta, temendo di rimanere dinuovo delusa

<< Da sua moglie, credo >> rispose freddamente Haley.

<< Ma oggi è Giovedì.. >>

<< Si lo so, dovrebbe stare con te, pazienza >> la interruppe.

Consumarono in fretta la cena, in silenzio, senza parlare, c'era solo il rumore delle posate come sottofondo.

Charlotte andò in bagno, un bel bagno coloro pesca, con decorazioni quà e là placcate oro. Un bello specchio, uno dei suoi preferiti in effetti. Riempì quella vasca costata centinaia di dollari con dell'acqua calda e dei sali, uno dei tanti regali di Holly, la sua migliore amica; profumavano di lavanda. Si spogliò e si guardò allo specchio. E' veramente una bella ragazza. Capelli rossi naturali, occhi di un'azzurro splendido, color oceano quasi, e qualche lentiggine sotto gli occhi, ricoprendo anche gran parte del naso. Un bel fisico, non magra ma con le curve nei punti giusti, dei bei fianchi, delle gambe piccole ma graziose e un seno nella media. Si scrutò ancora un pò e rimase soddisfatta del suo aspetto.

Entrò nella vasca. Sospirò. Un sospiro di sollievo. L'acqua era ben calda e il profumo di lavanda le infondeva una sensazione di benessere e relax.

Un'ora e mezza dopo Charlotte era sdraiata sul letto immersa nei pensieri, immaginando come sarebbe stata la sua vita se avesse fatto scelte diverse. Infondo erano tipici pensieri di una diciassettenne. Si addormentò con la speranza di non fare ancora lo stesso sogno che aveva fatto la notte prima e la notte prima ancora.

Domani sarebbe stato un'altro giorno.

I poteri della StirpeWhere stories live. Discover now