Capitolo 18

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#Ruggero
Ho una gran voglia di baciarla di nuovo, non posso resistere!
Mi avvicino a lei e sembra non opporre nessuna resistenza così mi avvicino ancora di più e la bacio.
Non ho mai provato un emozione così forte baciando le altre ragazze, ma con lei è diverso, è speciale, unico, perfetto.
Tutto il mondo attorno sembra come se sparisse e ci siamo solo noi due, è come magico.
Tutta questa magia però finisce quando Karol si allontana e il momento meraviglioso non c'è più
Karol: è sbagliato...
Io: no, non lo è! Cosa c'è di sbagliato nello stare insieme?
Karol: niente, è solo che tu mi hai sempre detto di non raccontare nulla a nessuno della nostra amicizia e di fingere che non sia successo nulla, come posso stare con un ragazzo e nasconderlo a tutti?
Una lacrima le rigò il volto e con il pollice gliel'asciugai.
Pensando a quello che ha appena detto, ha ragione. Come può fidarsi di me?
Perché devo essere sempre così stupido?
Perché le ho sempre detto di fingere che non sia accaduto nulla?
Perché sono così egoista?
Non mi interessa, devo rimediare al mio errore, le farò capire che tengo più a lei che alla mia immagine. Costi quel che costi!
Io: ti darò la dimostrazione che a me non importa più della carriera, devi solo avere pazienza!
Karol: devo aspettare tanto?
Io: non lo so, dipende da cosa accadrà...
#Karol
Che significa? Non ha senso?
Lasciamo perdere, altrimenti rimango qui ad incervellarmi fino al 2067!
Io: inizia a dimostrarmelo, usciamo e tu non devi indossare gli occhiali da sole o altri travestimenti! Ci stai?
Rugge: si, ci sto!
Io: bene, vatti a cambiare, non vorrai uscire col gattino lì...
Si guardò la maglia e rise, poi si avvicinò al mio volto
Rugge: cosa siamo ora?
Cosa siamo? E ora che gli dico? Stiamo insieme? Siamo amici? Oh, al diavolo! Voglio stare con lui!
Io: non so, dimmi tu cosa siamo...
Rugge: possiamo dire che...ci stiamo frequentando...Che ne pensi?
Io: d'accordo, non stiamo ufficialmente insieme, ma ci stiamo vedendo.
Annuí e si diresse verso l'armadio per prendere dei vestiti da mettere.
Ha preso una t-shirt bianca con delle scritte nere e dei pantaloni bordeaux con degli strappi sulle ginocchia, ha stile il ragazzo qui!
Rugge: visto che ci stiamo frequentando, posso fare questo
Mi stampò un bacio veloce sulle labbra e corse ridendo verso il bagno.
Risi anch'io e mi sdraiai sul letto.
Guardai accanto a me la chitarra di Ruggero. Non credo si arrabbierà se la suono un po'...
Suono la chitarra da quando ero piccola, me lo ha insegnato mio padre e credo che da qualche parte in garage dovrei avere la chitarra acustica che suonavo qualche anno fa.
La prendo in mano e accarezzo le corde, che emettono delle vibrazioni.
Inizio con degli accordi semplici e poi faccio una scala completa. Amo suonare la chitarra, mi rilassa...
Rugge: ma che brava che sei!
Saltai dallo spavento, ma che hanno tutti oggi? È la giornata "facciamo spaventare Karol"?
Rugge: calma, sono io!
Io: mi hai fatto prendere un colpo -dissi mettendo la mano sul petto
Rugge: scusami -ridacchiò- sei molto brava comunque!
Io: suono la chitarra da quando ero piccola, ma ho perso un po' l'allenamento, visto che è da qualche anno che non la suono!
Rugge: sei molto fortunata sai? Posso darti io delle ripetizioni così diventi più brava di prima!
Io: vedrò! Sai, anche mio padre la suona ed è piuttosto bravo.
Rugge: ma mai quanto questo ragazzo qui! -indicó se stesso con le dita
Io: che presuntuoso -risi
Rugge: ehi! Io scherzavo!
Io: si si come no!
Si sedette sul letto e prese la chitarra dalle mie mani
Rugge: dimmi una canzone che conosci bene
Io: ehmm...mi piace molto la canzone di Martina Stoessel "Siempre Brillarás"
Rugge: ti va di cantare? Io suono!
Annuii convinta e Ruggero iniziò a suonare ed io a cantare.
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Rugge: brava!!!! -disse battendo le mani
Io: grazie...
Sicuramente sono rossa come un peperone, ho sempre molta vergogna a cantare
Rugge: ehi sono già le 10.00, andiamo?
Io: si un attimo, devo telefonare mia madre
Presi il telefono e digitai il numero di mamma.
*conversazione*
Mamma: pronto?
Io: mamma sono Karol!
Mamma: ciao tesoro dimmi!
Io: volevo dirti che sto per uscire con Vale, torno per ora di pranzo!
Mamma: ma ho appena visto Valentina con suo padre!
Io: ho detto Vale? Io intendevo Carolina
Feci una risatina nervosa e Ruggero stava ridendo come un matto, così gli diedi un pugno al braccio, per farlo smettere.
Mamma: Karol stai bene?
Io: si mamma sto bene, ho solo confuso un nome, non ho commesso un crimine!
Mamma: d'accordo, fai attenzione! Ciao Karol
Io: ciao
*fine conversazione*
Io: per un pelo!
Rugge: ti ha creduto?
Io: boh, spero di si
Rugge: ora voglio sapere chi sono le tue amiche!
Io: perché lo vuoi sapere?
Rugge: così per saperlo...
Io: Valentina è la mia migliore amica e Carolina e Ana sono delle mie amiche sttette, fine!
Rugge: non hai altri amici?
Io: si, ma non sono molto stretti come loro
Rugge: è quel biondo che ti ha baciata?
Io: intendi Agustín?
Rugge: non lo so, non conosco il suo nome!
Io: no, non è mio amico, è un ragazzo che mi salvò la settimana scorsa da un gruppo di ragazzacci...
Rugge: cosa?! E non mi hai detto niente?! Ti hanno fatto qualcosa?
Io: no no stai tranquillo!
Rugge: menomale!
Mi abbracciò e mi diede un bacio sulla fronte, ci tiene davvero così tanto a me?
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Ora sono le 15.30 e sono a casa mia, l'uscita con Ruggero è andata benissimo e prima di riaccompagnarmi a casa mi ha dato un'altro bacio sulle labbra!
Insomma, giornata memorabile...
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Hiiiii!
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Byee👋

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