Capitolo icsddì

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La mattina seguente mi sveglio con il sole che mi coccola le guance, mirando precisamente ai miei occhi. Mi becco un'ustione di terzo grado al naso e per poco non mi si bruciano le retine.

I grilli stanno terminando debolmente il loro pacifico canto, gli uccellini cinguettano allegri, un gatto sta comodamente accucciato sul cornicione della finestra e un dolce cerbiatto rovista fra i miei vestiti in cerca di qualche ghiotto spuntino.

- Butta fuori quel cazzo di cervo, che questa non è la favola di Biancaneve! - mi urla Harry, odioso come al solito.

Mi alzo dal letto stiracchiandomi in maniera quasi oscena, gettando uno sguardo a quell'insopportabile ragazzo con il quale sono costretta a dividere la stanza. Il pensiero che fra poco frequerò la mia prima lezione nella scuola nuova riesce a distrarmi dagli istinti omicidi che mi attraversano la mente.

- Buongiorno anche a te! - dico scocciata, facendo fuggire il povero cervo a gambe levate, spaventandolo con il mio alito mattutino - Allora, dov'è il bagno? - chiedo mentre abbandono le morbide coperte per andare alla ricerca di tutto il necessario per rendermi presentabile alla mattina.

- Esci e vai a destra, sempre dritto finché...

- Come sarebbe a dire "esci"?! - urlo - Il bagno è fuori dalla stanza?!

- Non so se te ne sei accorta, ma questo non è l'Hilton. C'è un solo bagno in comune per tutta l'ala del dormitorio.

- Ma perché mi è stato permesso di dormire qui se si sapeva che avrei dovuto dividere il bagno con tre dozzine di maschi sudati e pervertiti?!

- Ti consiglio di imparare ad usare gli orinatoi. - mi risponde lui, con un'alzata di spalle.

- Non dire sciocchezze! Io sono la protagonista di una fanfiction, non faccio certe schifezze! - rispondo indignata, uscendo dalla stanza e sbattendomi la porta alle spalle.

Mentre attraverso il lungo corridoio che mi separa dal bagno, posso chiaramente sentire tutti i commenti sporchi e maschilisti degli altri membri del dormitorio (Avete notato il doppio senso? No dico, lo avete notato? Lo avete capito? Lo avete notato? Notatelo! Notatelo!).

Gli sguardi dei ragazzi mi trapassano da parte a parte, mentre i loro commenti mi feriscono l'anima.

- Che bocce!

- Hai un culo che parla!

- Guarda là che fianchi!

- Bellezza, hai dei capelli favolosi!

- Oddio gioia, adoro la tua manicure!

- Tesoro mi puoi dire la marca delle tue pantofole? Le voglio uguali ma non riesco mai a trovarle! Starebbero da dio con la mia sottana di seta e il boa di piume fucsia!

Che porci!

Finalmente arrivo al bagno, faccio una rapida doccia, circondata da più piselli io che un ortolano, urino telepaticamente e defeco per osmosi.

Esco dal box doccia completamente nuda, maledicendo la maleducazione di tutti quei ragazzi che mi fissano a bocca aperta, e inizio a vestirmi.

Scelgo di indossare un maglione di lana a collo alto e maniche lunghe, incurante del fatto che fuori ci siano 57 gradi, e una gonna lunga fino ai piedi a fantasia floreale. Sistemo i miei capelli fermando il ciuffo ribelle con una mollettina colorata e mi infilo un paio di infradito ai piedi, perché, si sa, le infradito sono un must qui a Miami. Completo il look con una veletta che possa nascondere ogni sguardo peccaminoso e la mia immancabile cintura di castità.

Ed eccomi finalmente pronta per il mio primo giorno di scuola! Vedendomi indossare questi abiti, chiunque vorrà essere mio amico!

*****

Finito anche questo capitolo! Che dite, miei piccoli unicorni, le speranze della povera piccola Ariana le distruggo alla fine del prossimo capitolo o direttamente all'inizio?

Vi ricordo che se non lasciate un commento o una stellina vi banno a vita e metto in giro la voce che vi puzzano i gomiti!

Continuo non appena mi consegnerete un milione di dollari in contanti. E niente polizia, mi raccomando ❤

Una Fanfiction Qualunqueحيث تعيش القصص. اكتشف الآن