Capitolo 18

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E ci incamminammo senza dire una parola, fino a quando... mostro disse :

Mostro: Ti va di andare nel bosco ?

Io: Ma è l'una di notte... e poi è buio!

Mostro: hai paura del buio bimba ?
Disse ridendo.

Io: io non ho paura di niente! E non mi chiamare bimba !

Mostro: allora muovi il culo e vieni nel bosco!

Io: okay... te n'sei normale...

Mostro: nah, sono sono un bimbo speciale.

Io: Posso chiamarti Giorgio invece che mostro ?

Mostro: beh certo. Ormai ci conosciamo! Non penso che mi vorrai chiamare Mostro per sempre!

Io: okay, Giorgio.

Gio: comunque, ti prego, smetti di sorridere per finta...

Io: Gio, cosa cazzo stai dicendo?

Gio: è da prima che mi sorridi in modo finto. Lo so che stai male per Mad. Ma è uno stronzo. E non poco.

Io: cambiamo argomento per favore..

Gio: no, invece bisogna parlarne. Non devi stare con qualcuno che ti fa del male.

Io: Giorgio basta, ti prego.

Gio: Senti Chiara, voglio solo farti aprire gli occhi. Mad non ti merita.

Io: Gio, ora basta. Forse hai ragione tu. Ma basta. Entriamo in sto cazzo di bosco e smettiamo di parlarne...

Gio: okay. Hai una sigaretta?

Io: certo...

E tirai fuori dallo zaino un pacchetto di Camel.

Gio: grazie. Le mie preferite.

Io: Prego. Anche le mie preferite.

Gio: Adesso possiamo andare.

Io: io in realtà, vorrei tornare a casa...

Gio: dai , così presto?

Io: già...

Gio: ti accompagno?

Io: no no, tranquillo...

Gio: okay... buonanotte allora

Io: notte Gio.

Lo salutai e mi incamminai verso casa. Faceva freddo, fortunatamente sta arrivando l'inverno. La neve , il cielo grigio, la pioggia, il freddo... Finalmente.

Arrivata a casa, presi il cellulare e controllai le notifiche, una notifica da instagram, Mad aveva postato una foto.
La foto ritraeva lui con una canna in bocca sdraiato su un divano e una ragazza bionda con i dread, in maglietta bianca/trasparente senza reggiseno sotto.
Che pezzo di merda.
Ha ragione Mostro.
Neanche mi ha scritto...
Fanculo.
Le lacrime volevano uscire... ma io non volevo piangere, non per lui.
Gli occhi e la gola bruciavano.
Poi il cellulare cominciò a suonare. Chi cazzo è che chiama a quest'ora?

Era Luna...

Inizio telefonata

Luna: ho visto il post di Mad... stai bene?

Io: ti prego...

Luna: cosa? Chiara cosa?

Io: Aiutami...

Luna: Chiara cosa stai facendo?

Le lacrime cominciarono ad uscire

Io: ti prego vieni qui...

Luna: arrivo. Tu calmati...

Fine telefonata

Dopo una decina di minuti suonò il campanello, andai ad aprire.
Ero in condizioni pietose, gli occhi erano gonfi per il pianto e mi sentivo debole come non mai. Non volevo vedere nessuno. O meglio, nessuno apparte Luna.
Ma non era sola... con lei c'erano anche...

// spazio autrice // allora, da quanto tempoooooo, mi siete mancatih, allora, era da tantissimo tempo che non aggiornavo, mi dispiace tanto❤ scusatemiiiii, io vi amo. Votate, commentate e condividete la storiaaaaa💝 grazieprego ciao 😉.

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