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~Evelin

La notte è volata e io mi sento ancora molto stanca, ma so già cosa mi aspetta oggi a scuola, quindi con tutta la mia buona forza di volontà mi alzo e mi preparo.
Mi dò una sciacquata veloce e prendo dall'armadio le prime cose che mi capitano tra le mani.
Indosso un paio di leggins neri semplici e sopra un maglione largo bianco dell'Adidas. Ai piedi le mie amate superstar bianche con a lato le strisce nere.
Come trucco metto il solito, un po' di mascara e un filo di eye-liner, neri entrambi.
Prendo lo zaino ed esco dalla mia stanza chiudendola a chiave. Per far tutto ci ho messo un quarto d'ora, ora ho solo dieci minuti per arrivare puntuale a scuola, spero il pullman passi in fretta.
Scendo di corsa le scale e mi incammino velocemente per il salone arrivando alla porta di ingresso.
Appena esco sento il rumore di un clacson suonare ripetutamente.
Vedo Jays sulla moto che guarda verso la mia finestra, credo mi stia aspettando, non mi aveva detto niente.

<<Oh ce l'hai fatta>> dice con tono esasperato girandosi verso di me.

<<Non mi hai detto che mi avresti accompagnato tu.>> gli dico in risposta.

<<E invece sono qui, dai muoviti sali>> mi fa cenno con la mano di salire e io lo raggiungo.
Mi porge il casco e io lo metto, salgo in sella dietro di lui e gli circondo la vita con le braccia appoggiando la mia guancia contro la sua schiena.
Quando parte chiudo gli occhi per godermi a pieno la sensazione di tranquillità.

<<Ehi signorina siamo stanche>> mi dice Jayson con tono premuroso togliendomi il casco e scostandomi i capelli dalla fronte.
Che figura di merda, tanto ero tranquilla che mi sono addormentata.

<<Ehm diciamo>> dico stiracchiandomi e sorridendogli imbarazzata.

<<Dai ora sveglia che dobbiamo entrare se non vogliamo fare tardi>>

<<Arrivo>> dico scendendo dalla moto con le gambe mezze addormentate.

Quando passiamo per i corridoi della scuola tutti ci guardano, ma ormai in presenza di Jayson ci sto facendo l'abitudine.
Jays mi accompagna fino all'aula di chimica dove dovrò stare per tutte e due le prime ore. Mi saluta, mi lascia e mi relato per la lezione. Indosso il camice bianco dato che staremo in laboratorio per applicare le formule di chimica.

La prima ora di lezione è passata abbastanza velocemente, ora abbiamo la seconda, e da quello che sta spiegando la prof non ci sto capendo molto. Vorrei trovarmi una scusa per uscire dalla classe ma già ho usato prima quella del bagno quindi non posso riutilizzarla.
I miei pensieri sul trovare una scusa da dire per uscire vengono interrotti dal bussare di qualcuno alla porta della classe.

<<Avanti>> dice con voce antipatica la professoressa di chimica.

<<Salve professoressa, il preside Forbs attende gentilmente la signorina Bridger nel suo ufficio>> vedo la bidella rivolgermi uno sguardo trionfante.
Che nervi.

<<Evel..>> non lascio finire la prof che la interrompo.

<<Si sì vado>> rispondo scocciata alzandomi dal mio banco e andando verso la porta.
Rivolgo uno sguardo truce alla bidella e mi incammino con passo veloce per i corridoi. Sento che mi sta ancora seguendo.

<<Sono tre anni che vengo qui posso perfettamente arrivarci da sola dal preside, non ho bisogno di essere accompagnata>> sbotto continuando a camminare veloce per non starle accanto.

<<Devo assicurarmi che tu non scappi e che vada in presidenza>>
Alzo gli occhi al cielo e la ignoro per tutto il tragitto.Mi sbottono il camice di chimica lasciandolo aperto e velocemente mi dirigo nell'ufficio del preside.
Busso una sola volta ed entro senza aspettare il permesso.
La prima cosa, o meglio la prima persona che vedo appena entro è Jayson seduto su una delle due sedie davanti alla scrivania del preside con i gomiti appoggiati ai due bracci della sedia e le mani intrecciate tra di loro.
Appena mi vede si gira e mi sorride.

REBELS- Anything can happen (#Wattys2016) Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon