CAPITOLO 2

Mi sentivo leccare la guancia e graffiarmi le braccia,agitai una mano mugolando un 'voglio dormire', o almeno credo,ma la mia guancia diventava sempre più bavosa e il mio braccio iniziava a farmi male,così mi decisi ad aprire gli occhi.
<<cristo Tinka lasciami dormire>> dissi spingendo l'enorme tigre che avevo davanti,ma lei non cedette,continuo a strusciare la sua testa sulla mia guancia mentre faceva le fusa.
<< va bene,va bene mi alzo>> dissi sapendo di non avere altre possibilità,mi aggrappai all'albero su cui mi ero appisolata e scivolai giù,subito dopo sentii un rumore,ciò significa che la balena di Tinka era saltata dall'albero, mi diressi insieme a lei verso il bosco,così superandolo potevamo andare a farci un bagno al mare.
Mentre camminavo per il bosco,attenta a non fare rumore per non spaventare gli altri animali,Tinka si era già arrampicata su un altro albero andando a svegliare Corinne, che già di buon'umore salto sulla mia spalla,continuammo a camminare con quella graziosa scimmia in spalla fino ad arrivare sulla spiaggia,dove ci aspettavano Simba e Jordan,ovvero i fratelli di Tinka.
<< buongiorno mondo>> urlai prima di andare a fare un tuffo in acqua seguita dalle mie tigri domestiche.
Perché stavo con delle enormi tigri? Semplice,erano la mia famiglia,o quello che più le assomigliava.
Non so bene perché sia qui,in questa isola o come faccia ad essere ancora viva,ma credo di dover ringraziare chiunque da lassù che ha salvato il culo ad una ragazzina di sette anni.
La prima ad avermi trovata è stata proprio Tinka,che a quei tempi era solo un batuffolo fatto di pelo,proprio uguale ai suoi fratelli.
Penso che le correnti marine mi abbiano portato fino alla riva di questa piccola isola facendomi rimanere viva.
Non so quanti anni siano passati da quel l'incidente,non ho un calendario,non so scrivere e non so quanti anni io abbia, so solo che quei tre mostriciattoli mi hanno praticamente insegnato a vivere,mi hanno insegnato a cacciare e mi hanno difeso quando altri animali mi volevano come cena,che dire una vera e propria famiglia.
Mi guardo nel riflesso dell'acqua e vedo quanto sono magra,vedo gli occhi scuri e i capelli troppo lunghi,ma non vedo più la speranza che vedevo anni fa nei miei occhi,speravo che i miei genitori mi facessero cercare da qualcuno perché avevano perso una figlia ma poi realizzai che non sapevo chi erano i miei genitori,che non sapevo nemmeno se erano sopravvissuti,ma mi ricordo gli occhi di quella bambina quelli con tanta speranza di riuscire ad andarmene un giorno da questa isola,la speranza di quella bambina è andata a farsi fottere dato che non sapeva nemmeno come si chiamava.

Buongiorno a tutti,si lo so che sono le due e mezza del pomeriggio ma ehi per me è sempre mattina,va bene, ora faccio la seria,so di scrivere capitoli abbastanza corti ma capitemi sono in fa anzi è se passo troppo tempo al cellulare mia mamma me lo butta in mare, e non scherzo.
Detto questo,questo capitolo non vi ricorda qualcosa? 😏😏😏😏

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