Per averne cura, devi sapere di cosa ha bisogno

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Gli mancò il fiato e iniziò a tossire.

《Sei davvero inutile. Non riesci nemmeno a stare in piedi, sfigato》

Un calcio lo colpì in pieno petto, facendolo urlare dal dolore. Potè sentire il suono delle ossa che si rompevano, doveva essere una costola.

《Basta... T-ti pre...go》

Alle sue orecchie arrivarono le risate degli altri due ragazzi che guardavano tranquilli la scena, come se fossero al cinema.
Fù inevitabile: le lacrime iniziarono a scendere inesorabilmente sul viso.

《Te lo do io un motivo per piangere, checca!》

Un pugno lo colpì in pieno viso, sentì il sapore del sangue che usciva dal labbro pulsante.

L'ennesimo calcio arrivò al suo torace, facendogli vedere tutto nero per il dolore.
Soffocò un urlo contro l'erba, l'odore di terra gli penetrava nelle narici.
Fu in quel momento che sentì qualcuno chiamarlo da distante.

La voce gli arrivava come ovattata e diventava man mano più chiara.

"Chiunque tu sia, ti prego falli smettere..." pensò.

"Ti prego..."




















《Mika! Mika svegliati!》


Si destò di soprassalto.

D'istinto si rannicchiò su sè stesso, cercando di proteggersi da altri colpi che sapeva bene sarebbero arrivati presto.
Respirava a fatica, sentiva i polmoni andare quasi a fuoco.

Era come se qualcuno stesse stringendo la sua gola, impedendogli di prendere aria.

Quando sentì delle braccia circondarlo da dietro, urlò in preda al panico.

《LASCIAMI!》

Cercò di liberarsi, preso dal terrore,
ma quella stretta era delicata, non voleva fargli del male.

Il profumo che lo avvolse lo conosceva bene.

《Mika ti prego, calmati! Sono io, Andy. Tranquillo, è tutto finito adesso....
Respira... Va tutto bene, piccolo》

Il biondo lo stava abbracciando da dietro, circondando il suo corpo ormai in preda ai singhiozzi.

Mika, sentendo quelle parole e quella voce, parve risvegliarsi definitivamente dall'incubo.
Non si trovava più a scuola, ma nel suo letto e Andy era lì con lui.
Nessuno lo stava più picchiando.

Si arrese nel suo abbraccio, smettendo divdivincolarsi. Strinse forte con una mano le coperte che lo avvolgevano, facendo diventare le nocche bianche.
La testa gli pulsava come non mai, il suo cuore stava battendo talmente velocemente da rimbombargli nei timpani.

Il biondo continuava a sussurrargli parole dolci per calmarlo, lasciando dei leggeri baci tra i riccioli, senza smettere di stringerlo tra le braccia e piano piano stava funzionando.

Mika cercò di concentrarsi solo sulla sua voce, lasciò che la sensazione d'angoscia che gli attenagliava lo stomaco venisse pian piano placata da quei poccoli gesti.

Dopo alcuni minuti, riprese a respirare normalmente, lasciando che i suoi muscoli tesi si rilassassero un poco.

Inspirò più profondamente il leggero profumo di lavanda del cuscino, togliendosi dalla testa quello del terreno umido della scuola.

L'abbraccio del greco non lo aveva lasciato un istante e forse grazie a quello, Mika si tranquillizzò del tutto.

Andy lo fece voltare lentamente, facendolo sdraiare supino.
Gli passò delicatamente i palmi delle mani sulle guance bagnate dalle lacrime, sentendone ancora il calore persistente causato dalla febbre.
Mika chiuse gli occhi, beandosi del tocco fresco del compagno sulla sua pelle accaldata.

Let's stop using wordsWhere stories live. Discover now