capitolo 37

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La mattina mi alzai più felice che mai.
Scendemmo a fare colazione, dopo esserci vestiti, e trovammo tutto un ben di dio.
C: io non mangio nulla che provenga da lei. Mi sussurrò Cameron.
Gli tirai una gomitata e fece un gemito di dolore.
Io: me l'avevi promesso. Sussurrai a mia volta.
C: va bene, va bene.
Poco dopo entrò Margareth col suo solito sorriso.
M: allora ragazzi, volete qualcosa in più?
C: beh veramente..
Io: no, va bene così, grazie mille. Dissi interrompendo Cameron.
Lo guardai male e rise.
La colazione passò veloce..tra calci sotto il tavolo con Cameron, cibo e pizzicotti.

****

C: che ne dici se usciamo?
Io: dai Cameron non ne ho voglia.
C: voglio un gelato.
Io: andiamo in cucina.
Arrivando sentiamo delle voci.
C: aspetta aspetta. Mi sussurra.
M: no, lui non lo deve sapere.
B: ma signora..il signorino deve sapere che..
M: no. Lo dirò alla sua ragazza che aspetterà il momento giusto per parlargliene..sempre che anche lei non si arrabbi con me.
C: di che cazzo parlano?
Tirai Cam per la maglietta e lo portai nella mia stanza.
C: che cazzo fai? Di cosa stavano parlando? Cos'è che non devo sapere? Se tu sai qualcosa e non me lo dici giuro che..
Io: giuri che cosa? No, non so niente.
C: se sai qualcosa e non me lo stai dicendo ti mollo in mezzo ad una strada Melany.
Sbarro gli occhi e rido amaramente.
Io: LO PENSI DAVVERO? PENSI DAVVERO CHE NON TI VENGA A DIRE NIENTE SE SAPESSI DI CHE SÌ TRATTA? MA SEI SERIO? PENSAVO DI CONOSCERTI E PENSAVO CHE TU CONOSCESSI ME, MA A QUANTO PARE MI SBAGLIAVO. Dissi per poi uscire sbattendo la porta.
Stavo girando per la casa da un po' fino a quando mi trovai davanti una porta con scritto "vietate entrare".
Non entrare Melany, non farlo. Tieni a freno la tua stupida curiosità.
Oh ma ciao coscienza, mi sei mancata.
Non entrare.
Insomma..non succede nulla se do un'occhiatina.
Certo, per questo c'è scritto "vietato entrare".
Sta zitta stupida coscienza.
Sei stupida anche tu, dato che io sono te.
Sta zitta e basta.
Entro piano piano nella stanza e la richiudo.
C'è una culla, delle foto, dei giocattoli sparsi per terra..sembra la stanza di un poppante.
Mi avvicino ad un mobile e noto che ci sono delle foto sopra.
Ne prendo una in mano che ritrae una donna molto simile, per non dire identica, a Margareth con un bambino in braccio..penso si tratti di Cameron.
Aveva avuto pressoché 3 anni..era tenerissimo.
Paffutello con le guance rotonde e il ciuccio in bocca.
Poso quella foto e noto che ce ne sono altre..tutte che riguardano Cameron.
Una domanda mi balena nella testa.
Se la madre di Cameron è morta tempo fa, e il padre di Cameron non ha mai voluto che Margareth avesse qualcosa di Cameron..come fa ad avere tutte queste cose sue?
Mi giro di nuovo attorno quando sento dei passi dirigersi verso questa stanza.
Il panico inizia ad impossessarsi di me..e se fosse Margareth? Cosa le direi in questo caso?
Brava babbana, io te l'avevo detto di non entrare. Stupida curiosità.
Non è il momento della predica coscienza.
E se fosse Cameron? Come posso spiegargli tutto questo? E se fosse Beltram? Dovrei chiedere di tenere la bocca chiusa o farmi condurre da Margareth per farmi spiegare la situazione..mille domande mi passano per la testa, ma svaniscono tutte quando la porta si apre e mi ritrovo davanti...oh no, e ora che dico?

#spazioautrice
Alloraa gentee.
Sono tornata per un'altro capitoloo.
Scusate ancora per non aver postato ieri, ma il motivo lo sapete.
Mi dispiace di aver scritto un capitolo corto, ma dovevo lasciare la suspansee.
Chi sarà?
Beltram, Cameron o Margareth?
Vado a scrivere l'altro capitolo, a dopoo.
Ciao gentee.🙋
Un besoo.😘

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