one

463 34 1
                                    

La osservò dal suo armadietto, facendo finta di cercare dei libri così da non dare nell'occhio.

Summer sospirò perché il suo lucchetto faceva di nuovo i capricci e non si voleva aprire con la combinazione corretta. Nella maggior parte dei casi, al suo armadietto piaceva peggiorare la sua vita ancor di più, rifiutandosi di aprirsi e facendola arrivare in ritardo alle lezioni e a volte le faceva perdere l'autobus.

Harry sorrise dolcemente tra sé e sé. Sapeva che aveva sempre problemi con il suo armadietto perché era terribile nel girare il lucchetto in modo che i numeri corretti di posizionassero sul posto giusto.

Aveva cercato una volta di dirglielo, ma lei aveva insistito che non era quello il caso e che il lucchetto era testardo. Era ironico, perché era lei quella ad essere testarda, ma non disse nulla a riguardo anche se lo voleva fare.

Summer appoggiò la testa contro l'armadietto e sospirò. Aveva provato ad inserire la combinazione tre volte ormai e ancora non si voleva aprire.

Mancavano pochi minuti al suono della campanella e sarebbe stata fottuta se non riusciva ad aprirlo in tempo.

Prese dei respiri profondi per calmare la sua frustrazione prima di riprovarci, le sue dita girarono il lucchetto, 12, 27, 10.

Finalmente, si aprì e lei sospirò sollevata. Harry continuava intanto a sorridere fra sé e sé, lei riusciva ad aprirlo benissimo quando non era di fretta e sembrava che finalmente se ne stesse rendendo conto.

Tirò indietro la testa, non nascondendosi più dietro l'anta dell'armadietto, per vedere meglio. Gli piaceva osservare la reazione di lei alle sue lettere, anche se non avesse idea del mittente.

Summer aprì l'armadietto e sorrise quando vide la familiare busta bianca posta sopra i suoi libri. Qualcuno le stava mandando lettere d'amore da quando aveva otto anni e lei non si era abituata al fatto che fossero sempre costanti e puntali.

Chiunque gliele lasciasse non perdeva mai un colpo, anche quando stava male riceveva la lettera. L'unica differenza era che le trovava nella cassetta della posta, come accadeva durante i fine settimana, invece che dentro il suo armadietto.

Summer si morse il labbro, pensando se aprirla e leggerla subito e arrivare quindi in ritardo a lezione, oppure leggerla a pranzo quando i suoi amici avrebbero potuto sbirciare dalla sua spalla e quindi ridere di lei e bombardarla di domande a cui non poteva rispondere.

Decise di leggerla subito.

Summer,

Sei bellissima oggi. In verità, sei sempre bellissima. Come fanno gli altri ragazzi a non perdere la testa per te? O le ragazze a non essere gelose di te? Mi piace molto quel maglione marrone che indossavi ieri. Penso che il marrone sia il mio nuovo colore preferito. Ti ho sentita cantare in corridoio, come mai non ti vuoi far sentire da nessuno? Sei molto brava, scommetto che anche a Simon Cowell piaceresti. Vorrei poter passare le notti d'inverno con te, a coccolarci sul divano, guardare dei classici e ascoltarti parlare durante le pubblicità. Ti ascolterei parlare per il resto della mia vita. Vorrei chiederti di venire al ballo invernale con me, ma sono troppo timido per farlo. Ti piacerebbe andarci con me, anche se dovessi incontrarmi lì? Odio il fatto che non riesca a chiedertelo di persona, ma ho troppo paura di quello che potresti pensare di me una volta saputo chi sono.

Non c'era ancora nessuna firma, e lei non aveva idea di chi fosse a mandarle quelle lettere, ma qualcosa di quelle lettere le faceva battere forte il cuore e le faceva svolazzare le farfalle nello stomaco. Summer stava arrossendo con furore, le piaceva molto il modo in cui la persona che le mandava le lettere riuscisse a notare anche le cose più piccole e insignificanti. Nemmeno la sua migliore amica aveva notato che si fosse comprata un nuovo maglione e non era mai capitato.

Secret Admirer [h.s.] [Italian Translation]Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon