Capitolo 40: "Una dura prova"

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"Ciao amore mio... anche stassera la passero' a dormire sulla sedia, ma ti prego comunica con me se ti serve qualcosa, non scappare... piuttosto... si ecco... piuttosto dammi una martellata in testa, ma cerca di farmi capire!"

Lo guardo facendogli una smorfia.

"Posso riprendere la mia felpa... di notte fa parecchio freddo!"

Nessuna reazione...

"Ookk lo prendo per un si!"

Quando la indosso una sensazione strana riempie i miei sensi... il suo profumo, misto all'odore della sua pelle, una sensazione di benessere, un tonico per il mio fisico provato da questi due giorni.
Dopo aver allacciato la zip... inspiro profondamente alzando piu' possibile il bordo vicino al naso.

Sorrido tra me e me... quante volte ho visto fare a lei questa cosa, l'ho sempre presa in giro... invece ora forse capisco quale coccola sia sempre stata per lei ... azzardo...

"Sa di buono... sa di te Juls!!"

La fisso dritta negli occhi, lei mi guarda smarrita poi abbassa lo sguardo...

Ci ho provato...

"Allora buona notte!"

Mi sistemo sulla sedia e crollo in un sonno profondo.

Mi accovaccio nel letto, non ho le forze per pensare a nulla chiudo gli occhi ignorando il coinquilino che gia' russa sulla sedia e mi addormento.

Alle 6.15 puntuale il carrello della colazione mi strappa dal mio sogno felice...

"Buongiorno piccola! Ti sto' preparando le fette biscottate con la marmellata di ciliegie come piacciono a te: piene in centro, ma con un pezzettino di bordo libero giusto per sentire la fragranza delle fette!"

Me le porge sopra un piatto, con un sorriso da orecchio ad orecchio,  subito le allontano in un angolo del carrello; prendo la tazza del the' ed inizio a sorseggiarlo...
Si avvicina pericolosamente a me.
Mi scanso sul bordo del letto.

Mi guarda terrorizzata come se fossi il suo peggior nemico!
Ogni suo muscolo e' in tensione, la paura aleggia nell'aria.
Faccio due passi indietro e la vedo risistemarsi in centro al letto.

"Ehi non voglio farti del male. Vorrei solo poterti star vicino"

D'istinto allungo una mano per toccare la sua e riesco ad accarezzarla, la ritrae e se la massaggia insistentemente nel punto dove e' entrata in contatto con la mia.
Questo gesto mi demoralizza non poco, ma faccio appello a tutta la mia forza interiore e le dico:

"Non preoccuparti e' tutto ok! Non dovevo toccarti so che ti infastidisce. Va be ora sara' meglio che io vada."

La saluto con la mano, ma non ottengo nessuna risposta.
Prima che io possa uscire, mio padre piomba nella stanza.
Mi saluta appena e si rivolge a lei:

"Bambina mia... che bello vederti!"

Lei sorride in risposta.

"Posso abbracciarti raggio di sole?"

Spalanca lei le braccia e lui la avvolge stringendola.
Io sono basito.
Assisto impotente alla scena.

"Sono felice di vederti... mi spiace che la vita sia stata cosi ingiusta con te... con noi... il regalo piu' grande che potessi ricevere me l'hai fatto tu... un nipotino, mi piaceva l'idea.
Ma non preoccupiamoci troppo a Dio piacendo potrete averne altri.
Il dono piu' prezioso e' comunque qui davanti ai miei occhi: la mia futura nuora... e per questo dobbiamo ringraziare solo Owen... sono orgoglioso di lui come medico e come uomo, dovresti esserlo anche tu bambina!"

Mentre lui parla vedo alternarsi la tristezza, la meraviglia, la felicita'e il vuoto nei suoi occhi...
Incomincio a credere che questo sia il suo modo per tagliare con me.
Lui prosegue:

"Un uccellino mi ha detto che tra pochi giorni ti dimetteranno sei contenta?"

Annuisce.

"Aaah dimenticavo se puo' farti stare piu' tranquilla, ho visionato la tua cartella clinica e sembra davvero che vada tutto bene, comunque mi sono permesso di chiedere un consulto con la dottoressa Kayne una bravissima ginecologa di New York, non che la Colby non lo sia, ma sarei piu' tranquillo... pensi di poter accontentare questo vecchio signore?"

Annuisce sorridendo.

"Un'altra cosa... so di chiederti molto, ma vorrei poter tornare a sentire presto la tua voce... mi manca la tua risata... e credo che manchi molto anche a Owen, non l'ho mai visto cosi apatico! Ma non urliamolo troppo potrebbe offendersi!"

Lei lo guarda in modo indecifrabile.

"Ora piccolina ti lascio alle cure del tuo giovane ed amorevole fidanzato, con cui purtroppo non posso competere"

Lui si posta, lei lo trattiene, lui le accarezza il viso e la bacia in fronte, lei e' serena e gli sorride in risposta.
E' troppo! Esco da quella stanza e come una furia mi dirigo nel mio studio.

Mio padre mi raggiunge poco dopo...

"Che c'e' figliolo?"

"Che c'e' papa'? Sei cieco per caso? Le coccole che io dovrei farle, le accetta da tutti gli altri uomini, ma non da me, da me e' schifata, da me scappa allontanandosi ogni giorno sempre di piu'! Io sono esausto... comincio a credere che forse sia meglio... si insomma hai capito!"

"Owen sei impazzito per caso? Posso capire la delusione, la rabbia e la frustrazione, ma mio figlio non agirebbe mai d'istinto prendendo una decisione cosi importante sull'onda del momento! Per lei sei il responsabile di quello che e' successo! E' ovvio che non possa lanciarsi tra le tue braccia come se nulla fosse!"

"Responsabile di cosa? Ero a salvare la vita di un bambino! Non ero con un'altra donna!"

"Ma non eri con lei! E a lei ora basta sapere questo!"

"Povera Juls ha perso un figlio! E io?!? Cazzo papa' anche io ho perso un figlio e nessuno, nessun cazzo di nessuno mi ha chiesto come mi sento io!"

"Figliolo hai ragione, perdonami!"

"E ora sto' perdendo anche la donna che amo e credo in maniera definitiva!"

"Non parlare cosi! Lewis mi e' sembrato ottimista! Owen devi prenderti un periodo di ferie... devi farlo per lei e per te... dovete ritrovarvi!"

"Forse hai ragione!"

"Sai figliolo, mentre la soccorrevo continuava a chiamare il tuo nome era spaventata e preoccupata della tua reazione! Ho cercato di tranquillizzarla, ma si e' calmata, solo quando ti ha visto!"

"Piccola mia"

"Considera questa cosa come una dura prova a cui la vita ha voluto sottoporvi per vedervi vincere insieme!"

"Spero che tu abbia ragione! Ora sara' meglio che vada, devo cominciare il giro in reparto dei miei pazienti!"

Mi abbraccia prendendomi alla sprovvista...

"Ti voglio bene ragazzo"

"Anche io papa', grazie di tutto!"

"Vai che se no fai tardi".

"All'improvviso...Tu"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora