Capitolo 28

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<<cosa?>> urlai quando realizzai ciò che aveva detto <<si insomma... Senti, questa storia non la sa nessuno. O meglio, nessuno che non sia un mio familiare. Ti prego, non voglio che si sappia in giro>> annuii sperando che, finalmente, si aprisse con me <<ero piccolino, pieno di energia e voglia di giocare a calcio. Era quest'ultimo il motivo per cui ci trovavamo in macchina quel giorno: avevo il mio primo provino serio, con una squadrerà poco fuori Milano. Avevo rotto le scatole tutta la settimana, così si erano decisi a portarmi>> rise leggermente prima di riprendere a parlare <<faceva freddo quel giorno: mi ricordo bene come perfino i miei ricci erano congelati e come tenessi il berretto di lana fino agli occhi. Eravamo tre: mamma, zio e, ovviamente, io. Oltre al freddo ricordo il buio nonostante fossero sì o no le cinque del pomeriggio. Tanto buio. Forse troppo per la stagione in cui eravamo. Per le strade c'erano poche macchine ma tanti motorini con sopra dei ragazzi che avranno avuto la mia attuale età. Insomma, vedendoci tutti poco, è successo... velocemente... Zio che schivava una moto che guidava un ragazzo sicuramente troppo piccolo per i cavalli che aveva, le luci dei fanali di un'altra macchina che si avvicinano a noi, il rumore assordante quando queste due sono entrate a contatto. È arrivata la polizia dopo poco: mio zio è morto sul colpo, io e mamma ci siamo salvati. Nell'altra macchina solo due persone: un uomo con una bambina sul seggiolino nella parte anteriore della vettura... Un uomo e te, a quanto pare... Credevo ce l'avesse fatta tuo padre, ricordo che lo avevano portato con urgenza in ospedale. Mia madre ha chiesto sue notizie per altri quattro giorni, poi le hanno detto che l'avevano spostato quindi era impossibile sapere come stesse (almeno da lì)... Mi dispiace, se non avessi insistito per fare il provino sicuramente non sarebbe successo... Oddio Ilaria, scusa>> aveva fatto molte pausa nel racconto, si era visto chiaramente che ricordare gli stava facendo male <<Davide non è colpa tua, credimi. Il provino era con il Milan se non erro>> mosse il campo dall'alto verso il basso per acconsentire <<ecco, se non avessi fatto quel provino ora, magari, non saresti qua. Con me>> sussurrai le ultime due parole ma il 96 le capì benissimo e un leggero sorriso gli si formò in volto <<grazie>> rispose sempre con tono basso, come se non volesse che nessuno (me compresa) sentisse quelle parole. Lo baciai. Così, di getto e senza pensarci due volte. Ricambiò il bacio, rendendolo più voglioso  <<il lavoro ti chiama>> dissi ridendo quando notai Gianluigi e Cosimo applaudirci e far segno a Calabria di scendere per la partita <<possono aspettare due minuti in più>> rispose prima di ricominciare da dove avevamo finito trenta secondi prima. Si alzò poco dopo ma, a metà strada, si girò verso di me <<ah, baci bene anche tu. Ma l'esperto, qua, sono io>> disse ricevendo, in risposta, un dito medio. Sorrise per poi tornare dai compagni e cominciare il riscaldamento. Non glielo avrei mai detto ma si, era più bravo di me.

Gianluigi's Pov

<<romanticone>> fu la prima cosa che dissi non appena il ragazzo ci raggiunse <<non fate commenti>> rispose imbarazzato per il suo stesso comportamento <<troppo tardi>> rispose La Ferrara, anticipandomi sul tempo <<posso capire che Davide che innamorato sia un evento raro, ma qualcuno fra poco dovrà scendere in campo>> le parole di Ignazio ci fecero riconcentrare sugli esercizi di riscaldamento <<l'avete detto a tutti?>> chiese il 96, ancora più rosso di prima <<nono, non abbiamo detto niente noi... Semplicemente al secondo round dei vostri bacetti hanno guardato tutti, eravate carini>> si portò una mano sul viso e sbuffò <<vi prego, è tutto strano. Ormai sono certo che mi piace, ma non la amo ancora. Ho paura di affrettare troppo le cose e ricascarci, non voglio che lei sia una delle tante. Dico sul serio, c'è una cosa seria dietro a tutta la situazione>> spiegò a testa bassa, come se dire ciò gli facesse male. Da un lato era bello il pensiero che non volesse scoparsela e basta, ma dall'altro qualcosa di brutto li aveva avvicinati. Capimmo tutti che le sue parole non necessitavano (e forse pure non volevano) risposte. Il silenzio venne interrotto solo dal mister <<oggi giochiamo col 433. Gli undici titolari: Donnarumma, De Sciglio a sinistra mentre Calabria a destra. Centrali difensivi Romagnoli e Paletta. A centrocampo abbiamo Bonaventura, Montolivo e Mauri. Vedete voi come posizionarvi, se non vi trovate vi cambio io. Consiglio Jack a sinistra per l'avversario di grande stazza ma vorrei far scegliere voi. Davanti Bacca. Alla sua sinistra La Ferrara, alla sua destra Niang. Se hai difficoltà col ruolo avvisami, ma vorrei provarti nella fascia opposta per vari aspetti.  Alle fine dei primi 45' ci saranno molte sostituzioni, impegnatevi se volete rimanere in campo>> concluse con la classica frase di ogni allenatore per incitarci. Alla fine non è mai così: se uno si impegna poco ma comunque è più forte resta perché serve <<si mister>> rispondemmo tutti.

Ask.fm || Davide CalabriaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora