Sogno o realtà?

420 30 18
                                    

È mattina.

Gli uccellini cantano allegri, nonostante il freddo polare che aleggia costantemente nell'aria.

Per le strade si possono osservare le persone che escono di casa mattiniere, per fare le loro cose.

C'è chi saluta la moglie e i figli per andare a lavoro.

Chi sta per partire per le vacanze invernali.

Chi invece vuole sfidare il ghiaccio e la neve con una bella corsa mattutina.

(Lo fanno solo i più fuori di testa però)

Tokyo è molto animata anche la mattina presto.
Sembra che il doversi svegliare quasi all'alba non pesi sugli abitanti della grande capitale.

(Beati a loro)

Ma la nostra attenzione, si concentra soprattutto su due ville nel quartiere di Beika, anzi per la precisione, su una di esse in particolare, il quale proprietario è un vecchietto sulla cinquantina dall'aria arzilla e giovanile. Una bambina dalla chioma ramata, dorme beatamente, coperta da un caldo e morbido piumone color rosso carminio, godendosi le ore in più per riposarsi, concessele la mattina grazie alle vacanze invernali. (Io lo chiamo letargo)

Dalla finestra fa capolino il tiepido sole invernale, scontrandosi proprio sulla faccia della bella addormentata.

La ragazzina, infastidita dalla luce, viene costretta ad aprire svogliatamente le palpebre, interrompendo così il suo dolce sonno.

Alzatasi dal letto, si reca nel bagno, come di consueto, sciaquandosi il viso per svegliarsi completamente, dopodiché entra nuovamente in camera per cambiarsi.

Si siede nuovamente sul letto per qualche minuto, chiedendosi se tutto quello accaduto la sera prima fosse stato solo un sogno.

Beh, è sola.

Non c'è Conan lì con lei.

È evidente che aveva sognato tutto.

Ma allora perché sembrava tutto così reale?

È certa di aver sentito il calore del suo abbraccio sulla sua pelle.

È certa di aver sentito il piacevole contatto delle sue morbide labbra sulle proprie.

Ma Shinichi non è con lei.

Se fosse stato tutto reale, si sarebbe svegliata con lui accanto.

Beh, può anche darsi che se ne sia andato durante la notte.

Ma vuole esserne certa.

Comicia a vestirsi, continuando a riflettere su questo, cercando forse anche di convincersi che sia stato tutto un sogno.

"Non è possibile"

Si ripete.

"Non è possibile che Shinichi abbia detto e fatto quelle cose. Sarà stato di sicuro un sogno, DEVE essere stato un sogno. Solo un sogno..."

Ma allora perché sta così male?

Perché sente quella sensazione di angoscia e rammarico?

"Smettila di comportarti come una ragazzina."

Ma come si può mentire a sè stessi?

Sta male al pensiero che tutto ciò non era reale, che è stato tutto frutto della sua fantasia.

"Non devo illudermi, lui appartiene a Ran e a nessun'altra."

Già, che diritto ha lei di portarglielo via?

GennaioWhere stories live. Discover now