Capitolo 19

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Capitolo 19
-E' qui.

Harry continuò a guardare il collo della ragazza difronte a lui. Aveva ancora i due buchi del morso precedente.

Era invitante, troppo invitante.

La fame si faceva sentire come anche i sensi di colpa.

Combattendo contro il suo demone le prese il volto tra le mani, guardandola negli occhi. Allyson cominciò a tremare contro quel tocco così freddo e distolse lo sguardo quando incontrò quegli occhi così scuri.

“Guardami.” Poteva sembrare un comando, ma da come lo disse il riccio il tutto risultò più una supplica.

Harry provò un forte dolore al petto quando vide quegli occhi chiari pieni di lacrime. I sensi di colpa lo invasero.

Allyson sperava che ora, in quel preciso momento, entrasse qualcuno e la liberasse da quella tortura; la tortura di guardare quegli occhi.

Era certa che Harry le aveva rovinato la vita e che molto difficilmente si sarebbe ricomposta. Al contrario di prima non aveva paura di altre cose; era solo terrorizzata da lui, da lui e basta.

“Ally, ci credi che mi dispiace?” Le disse lui continuando a guardarle il volto.

Allyson non sapeva se crederci o meno. Sapeva, dalle parole dell'amica, che non era lui in quel momento ma chi la rassicurava che non lo avrebbe rifatto? Chi le diceva che quelle parole era tutte vere?

Nessuno.

Semplicemente non rispose.

Harry sospirando di delusione, non per lei ma per se stesso, si alzò.

Allyson era ancora inginocchiata e si portò leggermente all'indietro.

Lui continuò a guardarla, la prese sotto le ascelle e la tirò alla sua altezza.

Sembrava una piccola bambola di porcellana pronta a rompersi, cosa che lui non voleva accadesse.

L'abbracciò. “Ti prego, perdonami.” Le sussurrò all'orecchio.

Allyson provò un brivido e no. Non lo avrebbe perdonato. Non ora almeno, non dopo così poco tempo. Ancora ricordava tutto e voleva dimenticare, stare così vicino a lui non l'aiutava. Per niente.

Cominciò a piangere. Le lacrime scendevano lungo le sue guance fa furono fermate dalle lunghe dita del riccio, che la guardava con disperazione.

Le baciò la fronte e senza dire altro uscì dalla stanza, pronto a mangiare qualcosa. O forse cominciare a pensare al meglio per quella ragazza.

Forse stava cominciando a provare un sentimento troppo forte per un vampiro e forse questo sentimento lo avrebbe distrutto.

-

“Niall pensi sia giusto?” Chiese la bionda dondolando le gambe al bordo del letto.

Si erano risvegliati abbracciati e per quanto era piaciuto alla bionda sapeva che c'era qualcosa di malsano in tutto ciò. Non poteva provare quelle sensazioni così benefiche in una presenza non dopo quello che era successo.

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