Capitolo 1

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Pov's Jane
Eccolo lì , seduto al solito tavolo della mensa: si sedeva sempre lì, per stare isolato da tutti e da tutto. James non parlava quasi mai con nessuno, e veniva insultato da tutti, ma lui non rispondeva e infatti io mi chiedo come faccia ad avere così tanto autocontrollo. Ma quel giorno l'avrei fatto: gli avrei chiesto cos'è che non andava e che se voleva io potevo essere sua amica.
Suonò la campanella ed io andai nell'aula di algebra ,ed eccolo seduto nell'ultimo banco dell'ultima fila, allora andai a sedermi vicino a lui, ma non si accorse  neanche di me, così decisi di parlare:-Ciao!- gli dissi, a quel punto si girò e fece un cenno con la mano,-Ho notato che stai sempre solo quindi...insomma...se vuoi potremmo diventare amici- proposi, a quel punto lui mi parlò per la prima volta e rispose:-Grazie, ma non mi serve un amica-. A quel punto io ci rinunciai e per il resto della lezione prestai attenzione.
Il resto della giornata fu come gli altri e io mi continuavo a chiedere il perché di quella risposta, d' altronde, chi è che non vuole un amico con cui parlare?
Quando tornai a casa ero molto stanca e quindi preparai la cena ed andai a letto con sorpresa dei miei genitori, d' altronde erano solo le sei...
Il giorno dopo mi svegliai alle 7:00 per andare a scuola, allora scesi di sotto, feci colazione con una tazza di cereali, mi vestii ed andai a scuola. La prima lezione, controllai nell'orario, era fisica, nell'aula 14 , allora mi ci recai verso l'aula e vidi James, però oggi era seduto in terza fila e sembrava diverso dal solito. Mi sedetti vicino a lui e con mia sorpresa mi salutò e mi disse :-Mi dispiace per ieri, ero nervoso, comunque hai ragione:mi farebbe bene un amica.
-Cosa?!-esclamai  io, non me l'aspettavo.
-Scusa?-rispose lui.
A quel punto io dissi:-Io non ti capisco: prima dici che non ti serve un' amica, poi il giorno dopo ti scusi, dicendo che ti serve !-
-Bè... ieri ci ho riflettuto e ho capito che hai ragione, non mi serve a niente stare solo...quindi se tu vuoi essere mia amica per me va bene.-
Non seppi più cosa dire e quindi non dissi più niente per tutta la lezione nonostante lui qualche volta mi guardasse in modo strano.
Suonò la campanella ed andai in palestra per educazione fisica, è la mia materia preferita perchè mi permette di sfogarmi e quel giorno mi serviva.
Quando tornai a casa suonò il telefono: era Kate, la mia migliore amica, mi disse che il giorno dopo lei è un Angela andavano a fare shopping e voleva sapere se volevo aggregarmi ed io risposi di sì, d'altronde chi è che non vuole uscire il sabato con le amiche?
Dopo un pò cenai ed andai a letto, quella notte sognai James.

Licantropo per casoWhere stories live. Discover now