8 ~amore e odio~

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Nella settimana successiva andai quasi tutti i giorni dai ragazzi. Volevamo vincere a tutti i costi la seconda puntata.
Era venerdì pomeriggio e in studio i ragazzi provavano con la cabina scherzando e divertendosi. Mi fermai sulla poltrona rossa ad osservarli fin quando Marcello non mi vide.
Marcello: devi venire subito! -gridò ridendo- ora provano a muoverla!
Emma: insieme a voi non entrò manco morta!- dissi riferendomi a lui e Stefano.
Stefano: dai Brown non mordiamo!- sorrise.
Emma: no grazie.
Marcello corse verso di me e mi caricò sulle spalle. Io, invano, scalciai. Mi portò lì e chiuse la porta. Lo spazio era poco. Stefano era dietro di me e poggiai la mia schiena sul suo petto. Avevo uno chignon non molto fine e lui mi diede un bacio veloce sul collo, proprio sul tatuaggio.. Sorrisi e mi girai, lo guardai in faccia. Iniziarono a scuotere ma non c'era nulla per mantenermi cosi poggiai una mano sulla spalla di Marcello.
-me la paghi questa, sappilo- dissi guardandolo.
Stefano: lascialo stare è stata una mia idea.- disse ridendo.
Emma: allora me la pagate INSIEMEEEE!- gridai cadendo su Stefano.- ma quando finisce sta giostra?
Stefano avvolse le mani intorno ai miei fianco e mi strinse a lui. Abbassai la testa all'indietro sul suo collo e boom un'altra botta.
Bussai-fatemi scendereeee- dissi ridendo.
Marcello: se scende lei scendiamo anche noiiii!! -rise a sua volta.
Fermarono la giostrina e ci fecero scendere.
-non vengo più a vedere niente, giuro!- dissi mantenendomi la testa.
Stefano: e non ti lamentare sempre vecchiarè! -disse sfottendomi.
Risi.
Stefano: stasera vieni a cena da me?
Emma: se mi inviti, forse!
Stefano: signorina Marrone sta appena ricevendo l'invito ufficiale per una cena a due presso la casa de Martino.
Emma: romantica?
Stefano: se dico si lei disdice? -continuò mentre ci dirigevamo ai camerini.
Emma:può essere! -ammisi.
Stefano: cena rock in preparazione allora. -rise.
Emma: okay allora accetto! -risi a mia volta - dimmi posto e ora.
Stefano: a casa mia quando vuoi.
Emma: non so dove abiti.
Stefano: allora passo a prenderti io!
Emma: va bene, ti mando un messaggio quando sono pronta. - dissi accorgendomi di essere arrivata al camerino.
Stefano:va bene ci vediamo dopo.
Emma: a dopo!
Andai nel camerino, presi la borsa e mi diressi verso casa. Non sapevo che mettermi. Mi feci una doccia e feci mente locale di tutti gli abiti. Scelsi un abito stretto ma non troppo, era biancastro abbastanza corto. Aveva del pizzo nero nella parte superiore ed era leggermente scollato dietro. Indossai dei tacchi neri, scombinai i capelli e gli mandai un messaggio dicendo di essere pronta. Nel frattempo misi del rossetto rosso molto acceso, un po di fard e il mascara. Preparai la borsa e aspettai il suo arrivo che non tardò.
Mi chiamò.
Stefano: sei pronta?
Emma: sono appena uscita dalla doccia.-mentii. -credevo ritardassi.. Aspetta un po' che faccio presto.
Stefano: giura!!!!!?!
Emma: eh. - dissi mentre scendevo le scale.
Stefano: quanto tempo ci vuole?
Intanto raggiunsi la macchina e bussai al vetro. Staccai il cellulare e lui uscì dalla macchina.
Stefano: stronza! -disse avvicinandosi.
Emma: buonasera!
Mi salutò con due baci. Poi mi fece salire in auto. Mi sentivo i suoi occhi addosso.
Emma: la smetti di guardarmi?
Stefano: le cose belle attirano il mio sguardo. - divampai davanti a un complimento così stupido e scontato ma allo stesso tempo così dolce.
Non lo risposi. Accesi la radio e passarono così tante canzone adatte a noi che la spensi.
Arrivammo a casa sua. Bella come lui. Aveva preparato una tavola imbandita fuori al balcone.
Emma: mi vuoi male allora. -dissi vedendo tutto quel cibo.
Rise. Ci sedemmo.
Stefano: come stai?
Emma: ora bene! Tu?
Stefano: ora benissimo!
Mangiammo tutto molto lentamente. Lo aiutai a sparecchiare e sistemare. Dopo ci mettemmo sull'altalena che aveva lì fuori. Il vestito era già corto di suo, sedendomi salì troppo. Mi preoccupavo a sistemarlo.
Stefano: non te le guardo le gambe ma stai ferma! -disse avvolgendomi con un braccio.
Emma: Avevi detto niente cena romantica! -dissi scherzando.
Stefano: sei tu che ti sei vestita elegante eh!
Emma: non intendevo nè gli abiti nè il cibo!
Stefano: allora cosa vuoi!!? - disse sorridendo.
Emma: tu ti comporti in modo romantico.
Stefano: embè?
Emma: non puoi! Sono impegnata! - dissi scherzando.
Stefano:non avresti nemmeno accettato se fosse vero.. E se la persona fosse più importante di me.
Mi tirò. E mi stampò un bacio all'angolo della bocca.
Emma: no Stefano. - dissi spingendolo.- questo no!
Stavo bene ma non volevo questo, però non volevo nemmeno rovinare quella serata. Mi alzai e presi una sigaretta, appoggiai i gomiti alla ringhiera e fumai lentamente. Spensi la sigaretta e vidi che si era steso.
Emma: scusa.-dissi sedendomi nel poco spazio disponibile.
Stefano: non so cos'è che non accetti sinceramente.
Emma: non lo so nemmeno io.
Stefano: stenditi-disse facendomi spazio.
Mi tolsi le scarpe e mi accoccolai a lui.
Stefano: un bacio vale molto meno di questo.
Emma: lo so! Ma ho paura Stefano! Ho paura di me e te insieme. -Dissi alzando il viso.
Mi baciò la punta del naso e io gli baciai il collo.
Mi addormentai abbracciata a lui. Era notte fonda quando mi svegliò.
-entriamo- sussurró.
Emma: che ore sono?-dissi con un filo di voce.
Mi baciò le labbra - non lo so- disse alzandosi e prendendomi per mano.
Presi le scarpe ed entrammo. Mi sedetti sul divano mentre lui accese una luce leggera.
Stefano: sono le 4.00 se vuoi ti riaccompagno ma puoi restare anche qui! Puoi metterti nel mio letto io resterò qui!
Emma: vai nel tuo letto, resto io qui!
Stefano: non scherzare.-mi prese la mano e mi portò in camera da letto. -Se vuoi indossa una mia maglia.- disse guardandomi. Ero troppo stanca, così mi infilai nel letto con il vestito. Stava andando di là. -vieni qua!- dissi guardandolo- c'è spazio per entrambi.
Si spogliò e mise un pantaloncino, lasció il petto nudo e si mise dall'alta parte del letto. Il vestito era stretto e scomodo. Mi dispiaceva farlo alzare per me così lo feci io.
Emma: dove posso trovare un maglietta? - dissi nel linguaggio della notte.
Stefano: lì- indicò un cassetto. Lo aprii e presi una maglia. Mi infilai nel letto matrimoniale facendo attenzione a non sfiorarlo.
Quella maglia aveva il suo profumo, non me lo sentivo nemmeno più addosso, me lo sentivo proprio dentro. Sentii muoverlo, si avvicinò. Io gli davo le spalle. Si alzò su un gomito e mi baciò la guancia - buonanotte amore mio- mi sussurrò all'orecchio. Volevo girarmi baciarlo e farci persino l'amore ma non lo feci. Mi girai per guardarlo e lo tirai a me. Poggiai la mia testa sul suo petto e lui mi cosparse il capo di baci finché non si addormentò. Io non riuscivo a dormire. Lo guardai e poggiai le mie labbra sulle sue. Gli diedi un misero bacio a stampo e mi giurai fosse d'addio. Lo strinsi forte, troppo forte, tanto che si svegliò, emise dei suoni incomprensibili mi ribació stavolta se avrebbe approfondito avrei accettato, ma non lo fece. Ero stanca di rifiutare lui e i miei sentimenti. Perché limitarmi ad un bacio a stampo se volevo io stessa di più? Lo ribaciai ancora e ancora e con le labbra vicino alle sue mi addormentai.

Emma e Stefano ~ amore e odio~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora