Capitolo quattro

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I Music Awards sono gli eventi internazionali per eccellenza in ambito musicale. Ogni anno vengono premiati migliaia di cantanti per i loro testi, i loro video e le loro voci che ammaliano il pubblico regalando continue emozioni.

Quest'anno l'evento si terrà proprio qui a Lowson, nel teatro principale, il Malagan e nonostante io non sia un cantante sono stato invitato a partecipare. Difatti, una delle canzoni in nomination è stata la colonna sonora del mio ultimo film.

In compagnia di Lola, scendo dalla limousine e sfoggio il mio sorriso migliore per i fotografi che non attendono mezzo secondo prima di puntami le macchine addosso. Attraverso il Red Carpet, fermandomi ogni tanto per salutare e scattare foto con qualche fan o per mettermi in posa e farmi fotografare.

In tutto questo non abbandono mai il sorriso e avanzo con passo sicuro. Questa è la mia prima vera e propria apparizione in pubblico dopo la rottura con Luke ~ e forse anche la prima, dopo otto mesi, senza di lui al mio fianco ~ e voglio dimostrare che, al contrario di quello che descrivono i giornali, non mi piango addosso crogiolandomi nella mia disperazione o mi comporto come la vittima della situazione.

- Ladies and gentlemen, benvenuti alla 17esima edizione dei Music Awards..

A luci spente, una voce introduce l'inizio prima che un cortina di fumo di espanda sul palco. Cara Raynolds parte con la sua esibizione ricca di effetti speciali, ballerini e colori, tratti tipici del suo stile.

- Deve proprio fare tutta questa scena.. - borbotta Lola. Seduta al mio fianco osserva con aria scettica l'altra cantante che ora si é appena tolta la gonna restando con un paio di culottes fosforescenti. Lei e Lola non vanno molto d'accordo da quando Cara, ad un'intervista, l'ha definita statica sostenendo che la mia amica avrebbe uno stile troppo semplice e che le sue canzoni sarebbero ripetitive.

- Come se le sue non lo fossero - aveva ribattuto rabbiosa lei. - Parlano solo di fare baldoria e ubriacarsi fino al mattino del giorno dopo.

Scrollo le spalle mantenendo lo sguardo fisso sul monitor in alto che inquadra più da vicino il palco. Nonostante tutto, bisogna ammettere che Cara è molto brava e si muove a suo agio sul palco interagendo a modo suo con il pubblico. Una cosa che io, con la mia lieve fobia da palcoscenico, non sarei in grado di fare. Chiariamoci, non sono un ragazzo timido ma non mi piace la sensazione di avere tutti gli occhi puntati addosso. Recitare davanti ad una macchina è una cosa completamente diversa. Più o meno.

Per questo quando mi hanno proposto di annunciare il vincitore di una delle categorie di stasera mi sono mostrato un po' indeciso. Dio non voglia che mi impappini mentre parlo o sbagli a pronunciare qualche nome. O, peggio, che faccia cadere il premio durante la consegna.

Ho accettato comunque e tra pochi minuti salirò sul palco a consegnare la nota musicale dorata per la categoria Best Song Of The Year nonché l'ultimo premio della serata.

- Sono contento di essere tornato a Lowson - prendo parola una volta che sono cessati gli applausi. - Ed è un onore essere qui per consegnare il premio per The Best Song Of The Year - aggiungo svolazzando la busta contenente il nome del vincitore. Tenendo il microfono nella mano apro la busta leggendo immediatamente il nome.

Oh, cacchio.

- E la Gold Note per la miglior canzone dell'anno va..

Sorrido e guardo la platea. - Ai Criminal con Out of mind - annuncio con entusiasmo.

Avrei dovuto immaginarlo.

Ora dovrò consegnare il premio ai Criminal. Dovrò consegnare il premio a Harry.

Il mio cuore prende a battere all'impazzata non appena poso lo sguardo su di lui che, insieme agli altri, si sta avvicinando al palco tra le pacche, le strette di mano, gli abbracci e le urla delle fan. Bellissimo nella sua camicia bianca completamente abbottonata e i jeans neri che gli fasciano le gambe.

E all'improvviso me lo ritrovo davanti che mi sorride e come un automa gli consegno la nota. Lui la prende e poggiandomi una mano sul fianco mi stampa due baci su entrambe le guance. E ancora quella strana sensazione allo stomaco, che ho provato la prima volta che mi ha toccato, si ripresenta mentre sento le parti che sono a contatto con lui bruciare, come se le stesse marchiando con il fuoco anche attraverso il mio smoking.

- Sei stupendo - sussurra prima di allontanarsi e lasciare che anche gli altri mi bacino. Passo il microfono a Kyle, l'ultimo che mi si avvicina e scendo dal palco.

Sbatto un paio di volte le palpebre una volta seduto al mio posto e faccio finta di ascoltare il discorso di ringraziamento dei ragazzi.

Che diavolo è successo?

In realtà è questo che mi passa per la testa. Harry Styles mi ha sussurrato un complimento di fronte a circa un migliaio di persone senza contare quelle che ci stanno guardando in diretta tv e se le telecamere hanno fatto un primo piano di quel momento, non sarà difficile capire come mi sono sentito.

Sorpreso, scioccato, confuso, felice, scioccato, eccitato, scioccato. Ho già detto scioccato?

- Stai bene, Louis? - mi chiede Lola scrollandomi la mano.

- Si, perché?

- Hai le guance rosse e non credo sia il blush.

- Ho solo caldo - mento spostando la mia frangia castana da un lato e sventolandomi la mano sulla parte di collo libera.

- Okay - risponde anche se la sua faccia stranita mi fa capire che non se l'è bevuta per niente.

- Una birra, grazie - ordina una voce. Una voce che conosco molto bene e che ha fatto parte della mia vita per quasi tre anni.

- Ciao.

Un saluto e un sorriso tirato che ricevono da me lo stesso saluto e lo stesso sorriso tirato. La sua birra arriva praticamente subito mentre io devo aspettare ancora un po' per il mio Martini.

- Come..come stai? - mi chiede dopo un sorso della sua birra.

- Bene. E tu, Luke, come stai?

- Bene. Bello smoking.

- Grazie. Anche tu non sei male.

- Grazie.

Stiamo davvero cercando di fare conversazione?

Ci guardiamo. Altri sorrisi tirati. Lui beve un altro sorso e poi si schiarisce la gola.

- Allora..ci vediamo in giro?

- Certo. - Spero mai più.

E di nuovo, sorrisi tirati. Lui si allontana e finalmente arriva il mio drink. Grande tempismo.

Sapevo che c'era anche lui, stasera e avevo ingenuamente creduto di poterlo evitare. Chi avrebbe pensato che al party dopo gli Awards me lo sarei trovato al bancone delle ordinazioni? Non io.

È stato imbarazzante incontrarlo ed è stata ancora più imbarazzante quella specie di conversazione che abbiamo avuto. Ma ad una cosa è servita: non sono più in innamorato di lui. Si, provo ancora dell'affetto nei sui confronti, non si può dimenticare una persona che è stata tanto per te in poco tempo ma vederlo adesso non mi ha causato niente. Niente più voglia di baciarlo o anche solo di toccarlo. Niente voglia di accarezzare i suoi capelli mogano o di sprofondare nei suoi occhi verdi.. marroni, volevo dire marroni. E, ho detto capelli mogano? Volevo dire biondi, ovviamente.

Harry. La sua immagine di materializza nella mia mente proprio in quel momento accompagnata da quell'ormai famigliare sensazione.

- Sei un ragazzo solitario.

Love Contract |Larry VersionWhere stories live. Discover now