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-ma mamma... non puoi andare via così- dissi scendendo le scale, per raggiungere la cucina.
-tesoro... lo faccio per lavoro- disse la donna, mentre si metteva la giacca, pronta per uscire.
-ma come.... io volevo passare il pomeriggio con te- esclamai mentre usciva di casa.
-beh... Puoi stare con tua sorella Victoria... giusto Vicky?-
-certo che si mamma- disse una voce esterna alla conversazione. Mia sorella. Di certo mia sorella non era male, ma era una rompiscatole di prima classe.
Una donna alta un metro e sessanta circa, con i suoi  capelli rossastri legati sempre da un nodo o da una forcina. Insomma quelli erano un nido, o un cespuglio. Non capelli. Pelle color latte, sempre incipriata, labbra carnose, sempre colorate con il suo fantastico rossetto rosso Chanel.  Non era di certo una ragazza che si facesse mancare qualcosa. Perfino il suo fidanzato, a volte la guardava come se non fosse più lei, una ragazzina sorridente, che amava essere abbronzata. Non come ora.
-esco- dissi, mettendo le mie vans color verde acido.
-ma è sabato.... dove pensi di andare?-
-a fare un giro... beh con Michelle intendo-
-va bene ma non fare tardi... mamma mi riduce la paga in ufficio altrimenti- già. La paga in ufficio. Come se le importasse di me.
Quando esco di casa tutto è completamente diverso. Grigio. Questo colore mi da la nausea. Devo scappare. Scappa. Ti prego non guardare. Non devi guardare. Tutto color topo. Non alzarti. Non girarti. Non guardare.
Correvo il più velocemente possibile, per sfuggire all'enorme nuvola grigia, formatasi sulla mia testa. E più correvo più la massa grigia si estendeva e diventava più grande. Fino a coprire il sole. Ti prego resisti. Respira ed inspira. È facile. Devi ricordarlo se vuoi vivere. Quindi fallo.
Correndo, mi trovai in un luogo isolato della città. Non ero mai stata qui. Anche se le nuvole grigie si imbattevano su ogni cosa, spegnendo ogni colore, non ci feci caso; badai di più all'uomo dalla capigliatura strana seduto ai piedi di un albero, mentre scriveva qualcosa su un quaderno.
Per un attimo credetti che tutto questo non fosse normale. Ma poi, il suo sguardo si incollò al mio.

~Echelon~ || Jared Leto Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora