Prologo - vicolo cieco

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Aveva scelto lei il posto. Un posto buono per ciò che aveva in mente.
Chase alzò la Colt e sbirciò oltre la roccia: la spianata era deserta. Vicino al pony la sacca rovesciata mandava bagliori foschi. Una fila di orme, già in parte cancellate, si perdeva oltre il velo della polvere fra sassi e cespugli di yerba rodadora. C'era silenzio.

Mesquite quasi pietrificato spuntava dalle crepe di un suolo color terraglia; spezzò un ramo, vi posò sopra il cappello, si prese qualche secondo e lo agitò, poi scattò verso una buca venti iarde alla sua destra.
Vide il luccichio quando ne aveva percorse si e no la metà, si gettò a terra e il piatto gli volò sopra inseguito dal suo fischio modulato. Arrancò al riparo della carcassa. Il piatto descrisse un'ampia parabola discendente, sbatté contro il masso, cadde nella sabbia.Re-inizializzazione modulo timelapse: in corso.

Attese di udire un nuovo sibilo; quando fu abbastanza sicuro che non ci sarebbe stato, si alzò con le pistole spianate: nulla venne dalla frana che ostruiva l'imboccatura della gola, già ben oltre la portata dell'ultima luce del giorno.

Il pistolero riprese a correre.

Le pareti dell'arroyo si chiusero trasformando il cielo in un frastagliato scampolo malva. Nella sacca l'assiatente tattico aveva contato una manciata di piatti, dischi sottili di titanio che aveva sentito chiamare chak'ram e sapeva essere le armi delle Sorelle del Riso...in un altro mondo, forse, non in quello: lì la Dea si chiamava Cerea e guardava alle spighe quanto alle risaie. Ma le distinzioni erano ogni giorno più labili.

Resti rugginosi spuntavano dal pietrisco simile a sangue rappreso: una recinzione, una guardiola sfondata, il cofano di un camion rovesciato. Dalla cabina di guida era scivolato fuori un robot, aveva fili aggrovigliati che uscivano dalle giunte dell'armatura e le braccia, lunghe e con articolazioni perfettamente rotonde, erano tese in avanti come se avesse cercato di salvarsi.
...naturalmente lei non c'era. Non era così sprovveduta da aspettarlo proprio lì.

Chase abbassò la Colt e fece scivolare la Comor nella fondina. Le tracce risaltavano appena fra le ombre sparendo oltre il ciglio di una strozzatura.

Quando riprese a camminare, stavolta lo fece con calma.

Didimo - la legge del cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora