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Pov.James

Ero partito per andare a riprenderla, avevo bisogno di lei, della mia perla.
Non avrei mai creduto che una donna riuscisse a mandarmi a puttane il cervello ma lei forse mi aveva cambiato e la cosa mi spaventava e mi eccitava al contempo, era pura come nessuna mai.

Rivederla aveva riaperto in me sensazioni inaspettate, dopo 2 mesi, volevo lasciargli i giusti tempi, dovevo mettere a posto le cose.

Avrei dovuto aspettarmelo che mi detestava, avrei dovuto sapere che non avrei ritrovato più la mia piccola perla, mi maledicevo e basta.

Saperla a giro con quel cazzone del suo datore di lavoro non aiutava, vedevo come la guardava, avrei voluto spaccargli la faccia e togliergli quel sorriso da coglione dipinto sul volto.

Sentii il cellulare vibrare nella tasca dei jeans, lo presi leggendo sopra il display di chi fosse la chiamata.

"Pronto" accennai passandomi una mano tra i capelli, facendo giri a vuoto con la macchina.

"James, come va?" La voce filante, appena udibile, probabilmente doveva parlare piano data l'ora.

"Non bene, non sarà facile convincerla, mi odia" affermai, sbattendo il palmo contro il volante.

"Tranquillo, non ti odia ha solo bisogno di tempo" ammise sicuro di ciò che diceva.

"Lo so, ma devo parlargli, lo sai bene" rivelai, sorpassando anche il rosso dei semafori.

"Lo so James, vedrai che se gli dai tempo ti lascerà parlare" ribatté.

"Tengo molto a lei, più ti quanto pensi" confessai fermandomi a fare benzina.

"Immagino, ora devo andare" mi salutò riattaccando la chiamata.

Pov.Cindy

Ero già al quinto Drink e di questo passo mi avrebbero raccattato con il cucchiaio, ma non m'importava, la testa era leggera anche se il cuore continuava ad essere una pietra troppo pesante.

Cameron mi continuava a guardare male, sottraendomi i bicchieri di mano che riprendevo prontamente spintonandolo.
Si offriva volontario a ballare con me e Luke come se fossimo un panino con me nel mezzo.
Volevo provare ad essere libera e disinibita, libera da tutti i problemi che mi affliggevano anche se sapevo che il mattino dopo sarebbe stata la stessa medesima cosa.

Mi avviai verso il bancone dei drink, sorridendo verso Cam e Luke che ballavano come se avessero preso una scossa elettrica.
Scossi la testa, battendo la mano sul banco bianco per attirare l'attenzione.

"Ehi, versami un altro Jack Daniel's" affermai sicura, quando il barista me lo porse con un sorriso da sornione, lo finii in una sola sorsata.

"Un altro" Risi a più non posso, ballando sul posto.

"Ci vai giù pesante ragazzina" affermò il barista sorridendo.

"Gli affari tua? Pensa a versare i drink"
Urlai ammonendolo con un'occhiataccia.

"Acidella aggiungerei" scherzò fissandomi.

"Mi piace essere Acida" feci spallucce, poggiando il bicchiere vuoto sul bancone, dirigendomi di nuovo da Cam.

Ero acida è vero, un tempo avrei avuto paura anche a dire una sillaba, ma le cose cambiano e le persone mutano, acida era la mia anima e così volevo essere.

"Cindy per stasera hai bevuto abbastanza, andiamocene" mi prese per il polso Cam trascinandomi all'uscita.

"No...io voglio rimanere" mi sottrassi dalla sua presa debole e sbattei i piedi a terra.

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