29. Lake Of The Clouds

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Sbattei le palpebre più volte incredula di quello che stavo guardando.
Jessica e Jack erano seduti su una panchina di legno affianco alla pista di pattinaggio; parlavano anzi, discutevano, data l'espressione al quanto infastidita di lui.

"Che cazzo.." Mormorò Matt prendendomi per un braccio e portandomi dietro ad un muro bianco.

"Dobbiamo sentire la loro discussione.." Dissi mentre Matt allungò il collo per vedere dov'erano andati.

"Non possiamo, ora sono entrati in un bar, se ci vedono cambieranno argomento" Sbuffai osservando le due figure sedersi vicino alla vetrata del bar.

"Allora andiamo a pattinare!" Gli presi il polso e lo trascinai sulla panchina dove eravamo prima per toglierci le scarpe.

Mentre mi infilavo i pattini con la coda dell'occhio guardavo Matt che si muoveva perso nei suoi pensieri, tutta questa situazione lo stava facendo preoccupare e anche me.
Mi inginocchiai e mi intrufolai tra le sue gambe, avvolsi le braccia attorno al suo collo mentre lui chiuse le sue dietro la mia schiena.

"Riuscirete a risolvere tutto. Non preoccuparti amore.." Sussurrai convinta fronte contro fronte.

"Grazie piccola" Sorrise dopo aver lasciato un tenero bacio sulla punta del mio naso leggermente rosso dal freddo.

Mi alzò da terra tenendomi per la vita e camminando come pinguini sulle lame dei pattini entrammo in pista.
Appena misi il piede sul ghiaccio duro quasi scivolai, era da tanto tempo che non pattinavo. Per fortuna due braccia familiari mi presero in tempo, arrossii al mio ragazzo che aveva un sorriso divertito in volto e come una demente cercai di pattinare  aggrappata alla sbarra che delimitava la pista.

"Arrossisci dopo tutto questo tempo?" Lo colpii sul braccio cercando di fargli perdere l'equilibrio ma non ci riuscii.

"Staccati, ti aiuto io.." Sorrise dolce mentre toglieva le mie mani dalla ringhiera e tenendomi come si fa con i bambini che fanno i primi passi iniziammo ad avanzare.

Sembravo un troll e Matt continuava a prendermi in giro, da quando era uscito dall'ospedale non lo avevo visto ridere così tanto e ogni sua risata mi riempiva il cuore di gioia.
Riuscimmo a fare l'intero giro della pista senza che io inciampassi suoi miei stessi pattini o su quelli altrui, vedevo bambini della metà dei miei anni andare velocissimo e scherzare con i loro amici, io sembravo una scema in confronto a loro.

"Matt! Stanno uscendo!" Gli presi il polso per farlo giare nella direzione di Jessica e Jack che erano appena usciti dal bar.

"Vieni.." Mi prese il polso e mi trascinò, facendo attenzione a non farmi scivolare sul ghiaccio, vicino alla ringhiera ci mettemmo di spalle e aspettammo che passassero vicino alla pista.

"Per me ci vedono.." Mormorai mettendo il mento sul suo petto, guardandolo dal basso e avvolgendo le braccia dietro la sua schiena.

Mi mise un dito sulle labbra e mi fece segno di fare silenzio per ascoltare quello che si dicevano.
Osservai lo sguardo di Matt che cercava di ascoltare la conversazione, aveva gli occhi fissi su un punto del ghiaccio e sembrava scurirsi sempre di più.

Appena vidi la figura di Jessica passare dietro la pista e scomparire dalla mia vista e anche quella di Jack che andò dalla parte opposta, aprii la bocca per chiedere cosa avesse sentito ma non feci in tempo che mi prese la mano portandomi all'uscita della pista.

"Matt cos'hai sentito? Perché stiamo andando via?" Domandai a raffica mentre mi ordinò di mettere le scarpe e restituire i pattini.

Il tragitto fino all'auto fu silenzioso, camminai veloce per stare al suo passo, stavo morendo dalla voglia di sapere cosa avesse sentito ma non lui non aprì bocca per rispondere.

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