~Prologo~

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Nathan si alzò dal letto e si stiracchiò appena. La testa gli stava scoppiando e la luce del sole arrivava come fuoco alle sue iridi.
Andò in cucina, con solo i boxer, dove Julia e Ricky, i suoi migliori amici e coinquilini, stavano già facendo colazione.

"Ehi..." mormorò lui, sbadigliando e sedendosi al tavolo.

Julia rise di gusto e gli passò una generosa tazza di caffè.

"Il mio piccolo Nathy non regge l'alcool!" lo prese in giro, facendo ridere anche Ricky.

Nathan li fulminò con lo sguardo e sospirò frustrato, massaggiandosi le tempie. Non è che non reggesse l'alcool, ma la sera prima ci erano davvero andati giù pesante. Era normale che si ritrovasse in quello stato.

"Smettila, stupida..." mormorò in risposta, passandosi una mano tra i morbidi capelli castani.

"Mein Schatz, du bist so lustig! [Tesoro mio, sei così buffo!]"

Nathan sbuffò e bevve un sorso di caffè.

"Ecco che ricomincia col tedesco..." bofonchiò, con ancora la tazza davanti alla bocca.

Il padre di Julia era tedesco, mentre sua madre australiana. Julia era nata in Germania, ma si era trasferita a Sydney all'età di quattordici anni. Nonostante il suo inglese fosse buono, aveva un accento un po' strano e a volte si metteva a parlare in tedesco, come in quel momento.

"Ragazzi chiudete quella bocca e finite di mangiare, dobbiamo andare a scuola." intervenne Ricky, facendo azzittire i due.

Ricky era il più maturo e pacato tra di loro e riusciva sempre a riportare la pace. A volte a Nathan bastava guardarlo in quei teneri occhioni color rame, per riacquistare il buon umore. Infatti, dopo che Ricky regalò un sorriso a lui e a Julia, sentì il suo mal di testa diminuire appena.

~♡~

Nathan guardò la professoressa e sbuffò per la milionesima volta, guardando fuori dalla finestra. La donna stava parlando di un certo evento che si sarebbe tenuto la settimana seguente, nella loro scuola. Eppure Nathan non aveva prestato alcuna attenzione a ciò che stava blaterando, finché non sentì il suo cognome essere chiamato.

"Young."

"Eh?" rispose lui, cadendo dalle nuvole.

Julia e Ricky, che stavano seduti davanti a lui, scoppiarono a ridere, proprio come tutto il resto della classe. Nathan lanciò qualche occhiataccia qua e là, mentre la professoressa cercava di riattirare l'attenzione di tutti.

"Young, in quanto rappresentante di classe, tu ti occuperai dell'organizzazione generale, insieme a... Julia Wolf e Jackson Morgan."

Quando sentì quell'ultimo nome, Nathan sobbalzò appena e si irrigidì di colpo, scuotendo la testa.

"Ma Morgan non è nemmeno nella nostra classe!" sbottò, alterato come non mai.

"Io e il signor McCoy abbiamo parlato e abbiamo pensato che lasciare l'organizzazione dell'evento a membri di una sola classe sarebbe stato un po' ingiusto, quindi tu e la signorina Wolf collaborerete con Morgan." disse la donna, con voce estremamente calma.

A Nathan non fregava niente di quell'evento, di cui tra l'altro non sapeva un cazzo. Lui odiava, odiava quell'idiota di Jackson Morgan e non voleva assolutamente sprecare nemmeno un minuto della sua vita con lui.
La lezione continuò, con la professoressa che spiegava ulteriori cose sull'evento. Julia si voltò e guardò Nathan con un sorrisetto malizioso stampato in faccia.

"Allora il nostro adorato Jack lavorerà con noi, è..."

Nathan la fulminò con lo sguardo e continuò a scrivere sul suo quaderno, senza rispondere. Come immaginava, Julia non demorse. Tipico...

"Forse questa è la volta buona che scopate."

A quel punto Nathan non poté far a meno di rispondere, preso da un'improvvisa rabbia.

"Non scoperei con quell'idiota nemmeno se fosse l'ultimo uomo rimasto sulla terra. Odio quel tipo, mettitelo in quella tua testolina perversa, Julia."

La bionda sorrise e gli mandò un bacio volante, mentre Nathan alzò il dito medio, ricambiando il sorriso; prima che l'altra si girasse.
Nathan sospirò e guardò nuovamente fuori dalla finestra: lo aspettava davvero una lunga settimana.

I hate you, but I love you Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora