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𝟏𝟗
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𝑱ihoon era in primo piano in quellʼautoscatto, la bocca ricurva in un disgustoso ghigno. Dietro a lui, minuziosamente incastrati, cʼerano Jimin e Yoongi che si stavano baciando teneramente ai piedi delle scale.
Nella didascalia, Yoongi lo giustificò. 𝗡𝗼𝗻𝗼𝘀𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗝𝗶𝗵𝗼𝗼𝗻 𝘀𝗶𝗮 𝘂𝗻 𝗿𝗼𝗺𝗽𝗶𝗰𝗮𝘇𝘇𝗼, 𝗮𝘃𝗲𝘃𝗶 𝗱𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗲𝗿𝗼 𝗶𝗹 𝘁𝘂𝗼 𝗿𝗲𝗴𝗮𝗹𝗼 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹ʼ𝗮𝗻𝗻𝗼.
ʻʻLo trovavi così tenero il fatto che ti chiamassi regalo.ʼʼ Disse Jimin, spingendogli col gomito il petto.
ʻʻGuarda che continuo a pensarlo,ʼʼ mormorò Yoongi, sembrava un poʼ assonnato. ʻʻMa non do contro a Jihoon quando dico che sei sdolcinato.ʼʼ
Jimin non rispose, ma gesticolò con il libro come per indicare chi tra i due fosse quello sdolcinato, prima di girare pagina.
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𝟐𝟎
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Unʼaltra con due foto. Nella prima, Jimin stava sollevando due cicchetti sopra la testa, la bocca aperta come se stesse urlando, ad occupare il tavolo cʼerano di già alcuni bicchieri vuoti. Affianco a lui, Yoongi stava imprecando con gli occhi mascherando quel sorriso celato che aveva tutte le volte che provava ― e falliva ― di fingere che Jimin lo stesse in qualche modo infastidendo. Era il giorno in cui aveva finalmente raggiunto lʼetà legale per bere, ed i suoi amici lo avevano portato fuori e gli avevano detto che avrebbero pagato tutti i drink che voleva.
La seconda era la conseguenza di consumare una somma ridicola di alcol gratis senza capire i limiti del corpo umano. Jimin era accasciato sul loro tavolino, i bicchieri vuoti si erano moltiplicati. Le guance erano arrossate e, quando si era sporto più vicino per ispezionare lʼimmagine, pensò di poter vedere della bava sul mento. Ai suoi lati cʼerano Yoongi e Hoseok, che facevano boccacce.
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𝟐𝟏
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Una delle selca di Jimin era appiccicata col del nastro adesivo sulla pagina, con una piccola didascalia 𝗟𝗲 𝗰𝗼𝘀𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗳𝗮𝗰𝗰𝗶𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝘁𝗲...
