Billie, il contabile

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Mike's pov

Mi svegliai nel cuore della notte con uno strano rumore, simile ad una macchina da scrivere.


Scesi dal letto vedendo una luce soffusa vicino al tavolo.


Billie, con occhiali da vista in stile nonnetto cieco, stava facendo i conti.

Mi avvicinai di più osservando i suoi calcoli degni di un ingegnere della NASA.

"2+2=4. 4-6=-2". Mormorò mettendosi le mani nei capelli.

"Billie, che succede?". Chiesi preoccupato.

"I conti non quadrano". Disse disperato.

"Che vuol dire?". Chiesi confuso.

"Mike, mangia troppo, non possiamo tenerlo". Pianse.

"Dall'inizio". Chiesi sedendomi.

"Lui...lui mangia anche nel sonno, capisci? Guardalo, non dirmi che non noti come il tour bus pende dal lato dove si trova lui! C'è un'autostrada da dove non passa mai nessuno, non se ne accorgeranno, Mike!". Disse con sguardo da maniaco pluriomicida prendendomi per le spalle.

"Billie, ma che stai dicendo?". Chiesi confuso.

"Guardalo, Mike!". Disse voltandomi verso Gerard che stringeva gelosamente un hamburger addentandolo tra una russata e l'altra.

"Andremo in bancarotta, non capisci, Mike. Ci sotterrerà! Guardalo com'è diabolico!". Disse indicandolo.

In tutta risposta, Gerard, si voltò dall'altra parte facendo cadere un pacco di patatine a terra.

"Oh, si, Frnki, inzuppa il biscotto". Biascicò masticando l'Hamburger.

"Ehm...". Io e Billie ci guardammo sconvolti.

"Autostrada". Mormorò Billie.

"No!". Risposi deciso.

"Bene, abbiamo una riunione speciale del consiglio dei My Chemical, Green Fromage for a Day domani. L'ho detto a tutti, ci vediamo sul tetto del tour bus a mezzogiorno!". Disse togliendosi gli occhiali e spegnendo la luce.

"Sul tetto del tour bus? A mezzogiorno? Ma che ti vuoi prendere un'insolazione?". Chiesi sperando che i residui di sonno mi stessero giocando un brutto scherzo.

"A quell'ora lui mangia!". Disse guardandolo come se fosse una bestia feroce, in un certo senso poteva mangiarci tutti in un sol boccone. "E poi non ce la farebbe a salire fin lassù". E con una scrollata di spalle se ne andò a letto.

Il giorno dopo, a mezzogiorno in punto eravamo tutti sul tour bus, il caldo era insopportabile e il tetto nero non era di grande aiuto.

"Penso mi si siano sciolte le suole". Disse Trè restando bloccato.

"Compagni di band ed inutili zavorre, vi ho qui riuniti per discutere di un problema che affligge noi tutti ma che soprattutto, rischia di trasformare questa piacevole convivenza in un vero incubo!". Cominciò Billie.

"Parla per te! Per me non è piacevole!". Urlò Frank sempre più frustrato. "Niente è piacevole se non posso inzuppare il biscotto!". Aggiunse in un acuto scoppiando a piangere tra le braccia di Trè.

"Stavo dicendo. La situazione sta diventando spiacevole, Gerry mangia quanto una balena e non possiamo mantenerlo. Non più. La soluzione più consona è quella di abbandonarlo per strada". Disse serio Billie.

"No, se se ne va mio fratello me ne vado anch'io!". Disse deciso Mikey.

"Bene, due in meno!". Billie sembrava avere un cuore di pietra.

"Potremmo stringere la cinghia". Suggerii.

"Hai visto la sua circonferenza? Come vuoi che stringa la cinghia? Neanche se lo buttiamo dentro una pressa!". Contestò Billie che, ovviamente, era sempre molto perspicace.

"Ehi, Trè, che ne dici se inzuppo il biscotto?". Chiese Frank ancora con le lacrime agli occhi.

"Mi dispiace amico ma il mio "cuore" appartiene alle banane". Rispose serio Trè.

"No homo". Disse poi Frank.

"Potremmo provare a metterlo a dieta". Suggerì Ray.

"Non so tu, Mucca, ma io ci tengo a non essere fagocitato da quell'essere ripugnante, è già orribile da fuori, pensa da dentro!". Billie era deciso a sostenere la sua soluzione fino alla fine.

"Oh, ti assicuro che dentro è bellissimo". Frank stava sbavando e onestamente non sapevo se pensare al doppio senso o magari voleva dire che gli piaceva come persona, visto il fatto che stava sbavando penso che la prima ipotesi sia la più plausibile.

"TI RICORDO CHE È DI MIA SOR... DI MIO FRATELLO CHE STIAMO PARLANDO!!". Urlò Mikey.

Visto che Trè era bloccato e non poteva camminare mandò il suo piccolo putto Frank a consegnare il tanto famoso pacchetto blu.

"È per un flusso abbondante. O magari preferisci dei tampax?". Chiese da lontano.

"E per la cronaca alla tua sor... al tuo fratellino piaceva tanto il mio biscotto, lo in zuppava tutti i giorni, anche più di cinque volte al giorno! Bei tempi!". Disse sognante fissando il nulla cosmico.

"Voglio vomitare". Commentò Mikey.

"Aspetta, ora che ci penso andava tutto bene prima che arrivaste voi con questa storia dell'eyeliner! È colpa tua se il mio biscotto è rimasto asciutto per tutto questo tempo! Bastardo! Io ti ammazzo!!!". Urlò agguerrito Frank correndo verso Billie.

Come già detto prima, il tetto era molo caldo e anche Frank rimase incollato a terra a qualche centimetro di distanza da Billie.


"HAW HAW!". Rise Billie indicandolo.

"Lo sai che faccio? Ti uccido e dopo che sei morto ti faccio resuscitare e poi ti uccido di nuovo! E ti stupro!". Urlò dimenandosi.



Hola! Ho promesso che avrei aggiornato presto e l'ho fatto, non sprecatevi a battere le mani, lo so che sono brava! Vebbè, cazzate a parte perché è abbastanza palese che niente di ciò che ho scritto è nemmeno minimamente realistica, volevo ringraziarvi ancora per la montagna di views e, davvero, ho paura di ricevere una querela a casa ヘ( ̄ω ̄ヘ) per favore non querelatemi! (ノ*゚ー゚)ノ.
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Eyeliner is the weapon! The sassy war: Billie Vs. GerardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora