Piani diabolici, casse di thè e un cane in calore

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Billie's pov

Stavo cercando in tutti i modi di essere simpatico e non urlare in faccia a quella balena spiaggiata, ma l'impresa era abbastanza ardua.

"Quindi verremo in tour con voi?". Chiese.

"A quanto pare...". Risposi.

Discussione molto ricca devo dire, ma quando hai passato tutto il tempo a scannarti con qualcuno poi risulta leggermente difficile intavolare una conversazione civile.

"Hai ascoltato il nostro album?". Chiese con tono piatto.

E lì fu il panico. Chiaro che no! Avevamo una band per aprire i nostri concerti e potevano anche cantare di quanto erano soffici gli unicorni per quanto ne sapevo.

"Per chi mi hai preso, Yey? Certo che si!". Risposi sfoggiando le tutte le mie abilità d'attore.

"Quale canzone preferisci?". Continuò.

Ma che poi che gliene fregava di quel che piaceva a me!

"Quella con lo stesso titolo dell'album". Risposi cercando di salvarmi.

"Non c'è una canzone che si chiama come l'album". Disse guardandomi male.

"Oh". Sorpreso con le mani nel sacco non potevo far altro che stare zitto.

"Per la cronaca, io l'ho ascoltato il vostro". Sbuffò indignato.

"Che ne pensi?". Chiesi emozionato.

Avevo cresciuto quell'album come uno dei miei figli, l'avevo visto nascere, crescere, correre, l'avevo allattato, gli avevo cambiato il pannolino e l'avevo fatto giocare.

"Non c'è male". Rispose semplicemente.

"COSA!?". Urlai e tutti si voltarono a guardarmi, intravidi la disperazione negli occhi di Mike che probabilmente se n'era fatto una ragione ormai.

"Sii gentile". Suggerì.

"Ha detto che non c'è male, del nostro bambino, il nostro piccolo American Idiot che abbiamo cresciuto insieme, con tanta pazienza e amore". Piansi accasciandomi sul tavolo.

"Ricordo ancora quando abbiamo scritto i primi accordi". Disse Mike come un genitore che pensa ai propri figli.

"Già, ricordo quando ho ritrovato le banane che avevo nascosto nella batteria qualche anno fa tutte ammuffite, erano bei tempi...". Aggiunse Trè.

E, come tre padri disperati, sospirammo in coro guardando un punto non ben definito della stanza.

"Ok, è un bell'album. Contento?". Sbuffò Gerry.

"Tanto lo so che non lo pensi davvero. Tu parli, parli e non dimostri mai niente! Come fa Ieri a sopportarti è un mistero!". Dissi quasi tutto d'un fiato rendendomi conto solo dopo che il tono che avevo usato era comparabile ad una frustrata casalinga di Belluno.

"Ehi! Ho una domanda da farvi!". Cominciò Trè già ridendo.

"Ci risiamo!". Sbuffò Mike.

"Sapete perché a Mike piace Billie?". Chiese.

"Ci tengo a precisare che fatti e personaggi sono puramente casuali". Precisò Mike.

"Uhm... non saprei...". Disse Raimondo.

"Perché è BASSO". Rise Trè insieme agli altri.

A parte Michele, lui non aveva emozioni a prescindere.

"Perché Mike suona il basso e...". Cercò di spiegare Trè.

"Oh, si l'ho capita, era carina". Rispose impassibile.

Eyeliner is the weapon! The sassy war: Billie Vs. GerardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora