Welcome to Barcelona

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Samantha's pov

Sono su questo stupido aereo da qualche ora e non vedo l'ora di arrivare, perché veramente mi sono rotta le palle di stare su questo coso volatile.

" Vogliamo avvisarvi che tra 15 minuti l'aereo atterra" perfetto

Sono in mezzo all'aeroporto da sola con due valigie enormi, e di mio padre non c'è traccia, ma si è davvero scordato ? Sicuramente avrà cose più importanti a cui pensare, non sono mica sua figlia...

Da lontano  vidi due uomini vestiti di nero che si recavano nella mia direzione, e ora che faccio?

"dovrei restare o scappare?" pensai tra me e me"nah non ho voglia di correre rimango qui"

"buongiorno, lei è la signorina Samantha?"chiese uno di loro

"mettiamo che sia io, voi chi siete?"chiesi io

"io sono Simon l'autista di suo padre e lui Edgar il bodyguard" rispose Simon.
Cosa mio padre ha un bodyguard e un autista ?  Non lo ricordavo così ricco. 

"Vabbè,quel coglione di mio padre dov'è?" chiesi io

"il signore Vincenzo la aspetta a casa" rispose Simon

"Vero è difficile venire a prendere, la figlia che non vede da 4 anni, dall'aeroporto"dissi io

"ha un po' da fare" rispose

"sisi tutto è più importante di me" sbuffai"ma lui non parla?"chiesi indicando Edgar

"certo che parlo"rispose serio"e ora andiamo a casa"prese le valigie, andammo nella macchina e ci avviammo verso la casa di mio padre.

Io e mio padre non abbiamo buoni rapporti, quello stronzo mi ha rovinato l'infanzia, un giorno tornai dalla scuola e scoprì che i miei avevano intenzione di  divorziare . Diventai nera per la rabbia quel giorno, andai in camera mia e piansi tutta la notte , poi dopo un mese credo, scoprì che si sposa con una , non ho parole ha lasciato la sua famiglia per un'altra donna e non ha avuto le palle di dirmelo.
Ecco è il motivo per cui tanto odio mio padre.

Arrivammo davanti una villa lussuosa che era il triplo della nostra casa , un grande giardino e una piscina, minchia ma quanti soldi ha sto qui?

Entrammo e vidi lui che mi aspettava con le braccia incrociate al petto, con una faccia da ebete.

"Piccola da quanto tempo" esclamò lui

"Da quattro anni" precisai io

"Vieni qui, voglio abbracciarti" mi disse lui aprendo le braccia

"Non pensare neanche dopo tutto quello che mi hai fatto" risposi io schifata

"amore ma .."

"amore un cazzo, non te ne frega niente di me quindi per favore smettila di fingere che ti importi qualcosa  "dissi con un tono arrabbiato

"signorina il linguaggio, e poi certo che mi importi, sei mia figlia" disse lui

" Te lo ricordi ora dopo tutti questi anni, mi fai proprio schifo"urlai

"Samantha come ti permetti?"urlò lui

"Amore lasciala stare , il viaggio è stato lungo e stancante vedrai che tra qualche giorno si abituerà" disse una bionda sicuramente tinta mettendogli la mano sulla spalla.

"Ma i cazzi tuoi  ? Comunque nessuno ha chiesto il tuo parere, puoi riprendere quello che cazzo facevi prima e lasciami vivere in pace"risposi male

"Samantha non ti permettere di parlare in questo modo, lei è mia moglie e devi rispettarla"mi disse lui

"io faccio quello che voglio, non sei nessuno per me"dissi io

Il bad boy si innamoraWhere stories live. Discover now