Per fortuna ora ho l'unica materia che mi interessa, ovvero Arte. La matita ed il foglio di carta sono gli unici amici fedeli che ho, che mi fanno sentire al mio agio, in un mondo in cui tutto ciò che basta è solo un po' di fantasia.

Le ultime ore passarono in fretta e finalmente era ora di un bel caffè. 
Uscì fuori e all'entrata trovai Richard nella sua bellezza, cazzarola ma è davvero affascinante.

"ehy" battemmo il pugno

"questo sarà il nostro saluto" disse lui sorridendo

"ci sto"risposi"dai andiamo ho un estremo bisogno di un caffè"dissi a Richard

Sono una maniaca del caffè , il caffè è la mia vita, dopo io letto ovviamente.

"La tua compagnia non mi dispiace affatto, sai sono nuovo qua, vorrei vederti anche fuori dalla scuola, che ne dici ? "mi chiese lui un po' imbarazzato

"Non ho amici o amiche, quindi perché no?"risposi

"come mai? una ragazza simpatica  come te dovrebbe avere un sacco di amici"chiese lui un po' stupito

"grazie comunque non lo so, della mia classe mi stanno tutte sul culo , parlano tutti di shopping e si raccontano quanti ragazzi si sono scopate tutta l'estate"risposi schifata

"Hahaha sei proprio speciale Sammy" mi disse lui ridendo

"haha sisi lo so"scoppiai a ridere insieme a lui.

***
"Penso che dovrei tornare a casa"

"ti accompagno dai " mi disse lui e io gli diedi un bacio sulla guancia.

"Così mi stalkeri?"

"Si  quando ti sentirai osservata, saprai già chi di chi si tratta" disse lui, gli diedi uno schiaffetto sulla spalla e scoppiamo a ridere insieme.

"dai andiamo sennò mia madre mi darà per dispersa" dissi io,arrivammo a casa e dissi

"grazie Ri per questa giornata stupenda, se non fosse per te sarei scappata da scuola"dissi ridendo

"di niente, sono felice di averti conosciuta"

"va bene io vado ci vediamo domani a scuola"gli dissi

"ok a domani" mi diede un bacio sulla guancia ed entrai.....

***
Passò un mese , io e Richard diventammo migliori amici ci frequentavamo spesso e a volte anche rimaneva a casa mia , mia mamma ovviamente  quasi sempre erq assente , si scusava sempre dicendo che è per il suo lavoro, ma io non so perché ci credo poco, ma non mi importa, ora è venerdì e sto tornando dalla scuola.

Arrivai a casa e vidi mia mamma , non so per quale motivo ma la notai preoccupata.

"è successo qualcosa?" chiesi  un po' preoccupata

"dobbiamo parlare tesoro" mi disse lei e andai a sedermi vicino

"mamma dimmi cosa c'è?" chiesi io quasi spaventata

"Sammy amore dovrai andare a vivere da tuo padre" disse lei dispiaciuta

"cazzo stai dicendo?" chiesi io

"Samantha il linguaggio" disse lei " ho dei problemi col lavoro e devi andare a vivere da tuo padre"

"no io da quello lì non ci vado"risposi

"tu ci vai , non se ne discute"mi disse lei

"ti odio" urlai io correndo nella mia stanza e mettendomi a piangermi , dopo un po' chiamai Richard e arrivò dopo 10 minuti a casa mia, non eravamo molto distanti.

"piccola cos'è successo? "chiese preoccupato.

Gli raccontai tutto per filo e per segno, della decisione presa da mia madre e di quello stronzo di mio padre che non ha saputo tenersi i pantaloni stretti con la sua segretaria.

"mi mancherai tanto" dissi abbracciandolo

"anche tu Sammy, andrà tutto bene, verrò a trovarti , ci sentiremo via Skype"cercò di consolarmi

"un fottuto schermo non potrà sostituire queste braccia che mi abbracciano sempre quando ho bisogno"e scoppiai a piangere ancora di più .

"piccola su ti prometto che ci rivedremo, e poi non è per tutta la vita e per qualche mese" disse lui"quando parti?"chiese lui

"domani mattina"risposi tra singhiozzi

"oh"

"Ri rimani con me stanotte?"gli chiesi

"certo, vieni qui" ci stendemmo sul letto e ci addormentammo abbracciati.

Driiiin

"stupida sveglia"mi lamentai io.

"Samantha muoviti tra poco c'è l'aereo"urlò mia mamma.
Già oggi devo dire addio a questa stupenda città e al mio stupendo amico, una lacrima rigò il mio viso.
Presi dei vestiti a caso non avevo voglia di scegliere qualcosa di bello e andai a fare la doccia.

"dai andiamo di sotto"disse lui prendendo la mia valigia, decise di accompagnarmi al aeroporto.

Eravamo tutti al aeroporto ed aspettammo tutti che annunciassero il mio volo, abbracciai forte Richard da farlo soffocare.

"mi mancherai tanto cretino"dissi io

"anche tu peste"mi rispose e lo guardai con uno sguardo triste

"dai fammi vedere un sorriso"mi chiese lui e mi sforzai di farlo

"non vuoi salutarmi ?"chiese mia madre

"no visto che sei tu la causa di tutti i miei problemi"le risposi io e una lacrima le scese

Annunciarono il mio volo e andai sull'aereo.

"vita di merda ben arrivata" dissi io senza farmi sentire dagli altri.........

~~~~~~~~~~~~~~~~~

Weeee ecco a voi il primo capitolo della nuova storia,spero che vi piaccia,bacini

Ana

Il bad boy si innamoraWhere stories live. Discover now