Sei gelosa?

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Lei è sempre così, sempre sul punto di lasciarsi finalmente andare e sempre pronta a tornare nel suo guscio. Ma è bene lo faccia, è bene mi stia lontana, lontana da me che sono così vuoto e sbagliato.

Mi giro ripetutamente nel letto, un letto che sembra fatto di ortiche, che mi porta ad agitarmi in ogni attimo, un letto così freddo come il mio cuore desideroso di calore.

Mi alzo, vado in cucina e mangio una merendina mentre sento dei rumori provenienti dal bagno.
Non sembra stia vomitando, è più un singhiozzo ma non è un pianto, sono piccoli e delicati rumori che non riesco ad associare.

Non posso lasciare che si distrugga ancora, non voglio stia male come in precedenza è successo ed apro quella porta

io<<Ilè...

Dico sottovoce. La vedo con le spalle contro il muro, gli occhi leggermente socchiusi e i pugni a colpire con scarsa forza la parete

Lei mi guarda quasi sbuffando

Ile<<neanche nel cesso si può stare ormai...

io<<scusami...ma stai bene? >>

Ile<<sì...ma che cazzo te ne frega come io stia? >>

Mi avvicino a lei

io<<ma sai che sei davvero stupida! Io mi sto solo preoccupando per te>>

Ile<<non te l'ho chiesto...

io<<e che minchia c'entra! Mi va di farlo>>

Ile<<mi devi lasciar stare Ignazio>> dice poco convinta

io<<non posso...-le afferro con forza il braccio - lo hai rifatto Ilenia? Dimmi di no...

Ile<<lasciami...

io<<ti ho fatto una domanda e mi devi rispondere>> mi fa incavolare ogni volta che fa così, mi manda letteralmente in bestia

Ile<<non sei nessuno per dirmi che devo risponderti...

L'avvicino a me, prendo tra le mie dita il suo indice e medio della mano destra

io<<le hai usate? Eh Ilè? Le hai buttate in gola o no? >> lei annuisce mentre gli occhi le diventano rossi

Ile<<si...ed è stato così liberatorio>> ammette

io<<minchia Ilenia...

Le cade una lacrima che asciuga

io<<devi smetterla, va avanti da troppo tempo questa storia, ti fa male, molto male>>

Ile<<non so più come uscirne...

Si allontana da me scivolando sulla parete del bagno, si accarezza le dita che erano nelle mie mani, quelle dita così delicate, da bambina ma che le fanno così male.

Io mi inginocchio accanto a lei

io<<andiamo da qualche medico bravo, vediamo se si può far...

Ile<<non si può far nulla, dipende da me, dalla mia anima...

io<<io non ce la faccio a vederti così...

Ile<<non ti preoccupare per me>>

io<<come faccio a non preoccuparmi eh? >>

Lei scoppia a piangere appena le sfioro una ciocca di capelli, tiro leggermente il suo braccio facendola staccare dal muro, avvolgo le sue spalle con il mio avambraccio e faccio adagiare il suo corpo al mio torace

Lascio in pausa il battito...-IB-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora