Fino a toccare il fondo

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Che atroce dolore di testa...sono giorni che mi sento stordito, mi sento come appena svegliato da un sogno o meglio un incubo.
Non so bene cosa mi abbiano fatto so solo che grazie a Piero e anche Ilenia ne sono uscito.

Già sono Ignazio Boschetto, il cantante simpatico e tenerone, quello rimasto con i piedi per terra, quello che ha cercato di vivere felice e ora si accorge che quella felicità era solo una grossa illusione.

L'ho persa, forse per sempre, ho perso l'unica ragazza che mi ha amato per quello che ero, l'unica per cui è valsa la pena soffrire, l'unica con cui vorrei vivere in eterno. Eppure lei nonostante tutte le volte che in questo periodo l'ho ferita, le ho fatto davvero male anche se ne ero quasi inconsapevole, lei è stata al mio fianco da lontano, mi ha stretto al suo petto quando ormai tutto era finito, quando ormai potevamo ricominciare...io lei e nostra figlia.

Ma non abbiamo ricominciato, non ricominceremo...non ora, non con quell'amore che c'era prima. Solo per colpa mia...mia e di nessun altro.

Voglia di bere, affogare in bicchieri di alcol per non pensare, per non pensare a quanto faccio schifo...mi manca, mi manca Chiara, Ilenia e soprattutto mi manco io al suo fianco. Perché io al suo fianco sono migliore, sono davvero io.
Ho ferito tutti, tutti davvero anche chi mi ha salvato, lui che non mi ha mai mollato nelle tempeste, Piero...gli ho fatto troppo male in questo tempo, l'ho considerato meno di zero ma lui mi ha salvato dall'oblio, solo, con in mano solo la nostra amicizia.
E io mi sento così verme, così solo, così coglione.

E lo faccio, riempio un bicchiere intero di vodka, ingerisco senza pensarci, lo stomaco brucia, il corpo si scalda. Non mi basta, voglio sprofondare in tutto eccetto che nel mio dolore. Bevo dalla bottiglia, fa schifo questo mio comportamento ma non me ne frega una beata minchia...la testa si fa pesante, sento tutto l'addome andare a fuoco, la gola pizzicare, il sapore dell'alcool forte sulle labbra che lecco più di una volta ma quel sapore resta sempre lì, di quel sapore ne ho la bocca piena

Mi abbandono sul pavimento, bevo ancora, rido da solo, senza motivo, senza ragione. Mi resta la bottiglia vuota tra le mani, i ricordi affiorano sfocati, la testa rimbomba, tutte le colpe le avverto mie e il telefono squilla a ripetizione mentre rido e al tempo stesso scendono le lacrime, lacrime date dalla mia immensa stupidità. Forse è meglio se mi lasciavano in balia di quelle erbe strane, droghe quasi sconosciute e antiche...mi avrebbero potuto lasciar morire perché ormai un senso non lo trovo più.

Sento solo un tonfo, e poi una scheggia che tagliente squarcia la pelle del mio palmo, non trovo più la bottiglia tra le mani, non trovo più me stesso. E tutto mi sembra vuoto come la mia testa...un rumore insistente mi fa compagnia, che sia il cellulare non ne sono più certo...rimango senza pensieri e ricordi fino a che dal profondo dello stomaco non risate tutto e vomito, mi lascio andare ora che la testa fa troppo male e scivolo sul pavimento, scivolo sentendo i vetri sul mio corpo e poi il buio.

Lascio in pausa il battito...-IB-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora