Prologo(1/2)

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Il ragazzo stava camminando per una strada deserta illuminata soltanto da dei vecchi pali della luce arrugginiti, con il cappuccio che gli copriva i capelli scuri ed arruffati.
Nella mano che teneva nella tasca della sua felpa bianca macchiata di sangue stringeva un grande coltello da macellaio dalla lama di legno scuro.
Dentro di lui, ombre, ricordi di ciò che fu, del suo passato, solitudine, follia, rabbia, odio, voglia di vendetta.
I suoi occhi esprimevano solamente tutta la sua rabbia.
Due pozze di ghiaccio, contornate dalle sue palpebre carbonizzate, che bruciavano a causa delle gocce di pioggia di fine inverno che continuavano a scendere lungo il suo viso pallido e tumefatto.
Il suo sorriso innaturale, tagliato da lui stesso, grondava di sangue.
Aveva un mostro dentro, che aveva già divorato tutto ciò che rimaneva del ragazzo che era prima, tutti i sentimenti, l'affetto, la dolcezza.
Non aveva niente, nessuno, nessun punto di riferimento su cui aggrapparsi e trovare un motivo alla sua esistenza.
E cercava di colmare quel vuoto con del sangue, sangue di persone innocenti, uccise brutalmente.
Uccidere lo faceva stare momentaneamente bene, ma poi tornava tutto come prima, tornava quel vuoto che lo risucchiava da dentro e che prosciugava la sua anima, prosciugava il suo essere uomo.
Lui non era più un essere vivente.
Era un'anima che era stata strappata dal corpo, e al suo posto adesso c'era un mostro.
Si aggrappava ai ricordi per sopravvivere, ma sapeva che presto avrebbe ceduto.

Demons - Jeff The KillerWhere stories live. Discover now