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Chiedo a Cam di accompagnarmi il hotel perché ho bisogno di stare un po' sola, lei acconsente e dopo qualche minuto sono arrivata, "Cam non so come ringraziarti, davvero sei un'amica", "Non ti preoccupare Alex, è a questo che servono le amiche!", le sorrido dolcemente e corro al quinto piano.

Non appena i miei mi vedono mi corrono in contro, "ehi Alex, stai bene? La tua amica Cam ci ha detto che ieri sera alla festa sei stata male e ha dovuto portarti a casa, come stai ora?", sono stata male?
"Ehm, sisi non stavo molto bene perciò mi ha portata a casa sua, ora sto meglio grazie", filo in camera e prendo il mio cellulare, cerco il numero di Cam e e scrivo "grazie per avermi coperta con i miei genitori, sei una vera amica, tvb", poso il telefono nel comodino e ripenso a Nic, al nostro bacio, e a quell'odiosa di Nicole, ancora non ci credo di aver preso il costume uguale al suo.
Il mio telefono vibra, Cam mi sta chiamando, rispondo "Ehi Cam che c'è?", "Devi venire qui subito Alex, c'è una cosa che devi vedere anche se non ti piacerà", il suo tono di voce mi da i brividi, apro l'armadio per cambiarmi ma, i miei vestiti non ci sono più, neanche le mie scarpe, non c'è più niente.
Corro in cucina da mia madre e le chiedo di prestarmi la sue cose, cerca di chiedermi più volte che diavolo succede ma io non la ascolto e uscendo dalla porta grido "non farò tardi".

Corro come una disperata fino alla via principale della città, è affollatissima di persone riunite in unico punto, fanno foto, ridono a squarciagola e parlano a voce alta, tra la folla scorgo anche Cam che mi fa segno di correre da lei, ha una faccia spaventata e schifata; appena arrivo, mi faccio strada tra la folla fino ad arrivare all'origine di questo baccano, ciò che vedo è orribile.

In una piattaforma rialzata c'è un grande microfono, attorno a quel perimetro la zona è tappezzata con le mie cose, i miei reggiseni sono appesi nei fili, insieme alle mie mutande con gli orsetti e i fiori, le mie gonne, le mie magliette, le scarpe, tutto è accuratamente disposto attorno alla ragazza che sta distruggendo la mia vita, Nicole.
Mi accorgo che tutta questa messa in scena non è altro che un'asta, Nicole sta vendendo le mie cose; convinta che sia questa la vergogna e il dolore che una persona può riuscire a provare, non mi rendo conto che tra le sue mani c'è la cosa più preziosa della mia vita: il mio diario.

Corro verso di lei con le lacrime agli occhi urlando "NO" a gran voce, nessuno mi sente, nessuno mi lascia passare, nessuno capisce che in mezzo a loro la vita di una ragazza sta per essere distrutta; a poco a poco Nicole grida al mondo i miei segreti, racconta a tutti la mia vita, il mio primo bacio, le litigate con le mie amiche, le mie emozioni e i miei stati d'animo. Tutto quello che ho fatto, tutto quello che sono, anzi, che ero, ora non ho ho più una vita, viene comunicato al mondo intero.
Dalla la folla incrocio lo sguardo di Nicole, il mio la prega di finirla con questa pagliacciata, il suo mi fa capire che ha appena iniziato, infatti dopo aver sfogliato qualche pagine che forse ha trovato inutili si sofferma su una, e inizia:
"Ho 17 anni", capisco subito che pagina sta leggendo, e prego il mondo intero che la smetta subito, ma nessuno coglie le mie preghiere, continua schiarendosi la voce "ho 17 anni e sono ancora vergine, non capisco se sia per il mio aspetto fisico, o per il mio carattere, ma nessuno mi vuole", dopo questa pugnalata al cuore, il viso di Cam è rigato di lacrime, il mio anche, mi si avvicina e mi abbraccia dicendomi "Alex scusami, ho cercato di impedirglelo ma non mi ha voluta ascoltare", non riesco a rispondere, il tempo si è fermato non appena la mia vita è andata in frantumi, pochi minuti fa.

Riesco a riconoscere solo una voce tra la folla, quella di Nic, che si getta sopra al palco e grida con tutta la forza che possiede "Ma che cazzo hai fatto? Ti rendi conto che hai rovinato la vita di Alex? Hai davvero esagerato Nicole, non te lo perdonerò mai e poi mai, sei cattiva e meriti di stare sola", Nicole lo guarda impassibile "tutto per una sguattera" e accenna ad un finito sorriso, Nic la guarda dritto negli occhi "sei fortunata ad essere una ragazza, altrimenti ti avrei già spaccato la faccia".

Nic scende dal palco e si dirige verso di me, mi scioglie dalle braccia di Cam per accogliermi nelle sue, non dice una parola e restiamo abbracciati per un tempo che mi sembra infinito.

MY LIFE IN YOUR HANDSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora