Capitolo 1

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È una giornata come tutte le altre, solita routine.
Faccio sempre fatica ad alzarmi presto, vorrei avere una vita da koala.
Sarebbe fantastico: dormire tutto il giorno senza avere pensieri nella vita.
Io invece..ne ho tanti anche se sono una ragazzina di 15 anni, musulmana, costretta a rispettare le regole severe di mio padre.
Mio padre è un uomo molto severo, religioso, determinato nel suo lavoro, non si fa prendere in giro da nessuno ed è impossibile.
Quelli che ci hanno provato, hanno avuto le loro conseguenze.
Lo odio!
Io non so come faccia ad essere mio padre quell'uomo...
A casa sembra diverso, un padre con il cuore d'oro che darebbe la vita pur di vederci contenti, con un futuro migliore.
Mio padre è molto conosciuto in Marocco, ha molte aziende.
Lui pensa sempre e solo al lavoro..
Mia mamma... quella donna è fantastica, amo i suoi occhi, l'amore che mi da che solo lei può darmi e nessun'altro. LA AMO.
In famiglia siamo in 5. Mia madre, mio padre, i miei due fratelli maschi ed infine io, la più piccola della casa.
I miei fratelli sono molto bravi con me essendo l'unica femmina in famiglia.
***
È domenica mattina.
Ora mi alzo!
Sono già le 9.15. Oddio!!
Sento già il profumo di msemmen (cibo tipico arabo) e di tè alla mente, il suo profumo di menta fresca invade le mie narici.
Mia madre è una ottima cuoca, lo ammetto.
Metto le ciabatte, mi lego i capelli lunghi in una semplice coda di cavallo e mi lavo il viso.
"Fatima scendi che è pronta la colazione, muoviti che non ti rimarrà più niente!!"
Scendo dalle scale a due a due finché non arrivo in salotto.
Trovo tutti seduti nel tavolo. Io, come sempre, sono l'ultima ad arrivare.
"Salam"- saluto tutti prima di andare
verso mio padre e baciarli la mano.
Dopo il mio gesto mio padre si alza, quasi disgustato.
Faccio la stessa cosa con mia madre, ma lei apprezza il mio gesto e mi regala uno dei suoi abbracci. "Non far caso a tuo padre"- mi sussurrò all'orecchio.
Io annuii e mi sedetti vicino a lei.
Il tavolo era pieno di cose gustose: olive nere, olio, marmellata, burro, nutella... C'era veramente di tutto e di più.
Iniziammo a parlare a scherzare e tra me e me penso:"Sono veramente fortunata ad avere una famiglia così, se non fosse per mio padre..."
Appena finisco la colazione aiuto mia madre a sparecchiare, lavo i piatti mentre lei cucina il pranzo.
Appena finito, come al solito, esco nel terrazzo dietro casa.
È gigante, tutto bianco e nel soffitto ci sono vari disegni geometrici. Mi piace stare in quel posto e continuare a fissare il paesaggio. Mi fa riflettere.
Il Marocco è fantastico, pieno di vita.
Mi sento tranquilla. Quel posto è solo mio, dove mi sento isolata dal mondo. Solo io e i miei pensieri.
Prendo il libro che leggo da sempre, "Amore selvaggio", l'avrò letto almeno 5 volte.
Mi fa sognare questo libro, provare nuove esperienze come ha fatto Laila, la protagonista del libro, scappare con il suo amore della vita...
Mentre fantastico nella mia mente sento bussare alla porta, qualcosa mi fece tornare nel mondo reale.
"Fatima..."
Mi girai con faccia stupita.
Mio fratello mi guardó e si sedette di fronte a me.
Strano, chissà cosa vorrà da me...

•La mano di Fatima•Where stories live. Discover now