capitolo 3

1.6K 112 4
                                    

Vago per la camera sommersa dai pensieri.
Ho bisogno di risposte e so che la persona che può darmele è proprio l'anziano signore che era presente alla scena.
Scoprirò cosa sa di me e di tutta questa faccenda.
Mi lancio sul letto e guardo il soffitto.
Ci sono delle crepe causate dall'umidità che sembrano dei meravigliosi disegni.
Sono crepe che mi riportano indietro nel tempo, a casa di Albert nel periodo della ristrutturazione della sua casa attuale.
Divoravamo le ore guardando le crepe sul soffitto come fossero nuvole.
Chissà cosa starà facendo senza la mia compagnia.
Il sonno vien meno perciò decido di scrivere una lettera proprio a lui.

"Caro Albert,

È così strano starti lontano. Non deve essere facile non occuparti di me e di aiutarmi in continuazione per la mia continua goffezza.
Vorrei tanto vederti e raccontarti di quanto sia enorme questo posto. Mi manchi tantissimo.

Ti penso sempre e solo adesso ho deciso di scriverti questa lettera.
Non so cosa dirti oltre che mi manchi. Vorrei averti al mio fianco e che mi consolassi. Ultimamente le cose sono state molto difficile e complicate. Ho avuto molta paura di non rivederti più, ma è stato anche grazie a te che sono riuscita ad arrivare dove ora sono.

Non voglio essere triste e depressa in questa lettera, perciò mi aspetto che mi racconti tutti i pettegolezzi più succolenti.
Inoltre voglio che informi Anne che anche lei mi manca, ma mai quanto i suoi dolci. E ti ringrazio tanto per averti preso cura di Ank.

Ci sono tante cose di cui vorrei parlarti, cose che solo in pochi sanno. Cose che non credevo possibili finché non è ho avuto conferma.

Verrò presto a trovarvi.

Con affetto.

- La tua Liz."

La ripiego su se stessa e la infilo in una busta.
Domani mattina troverò il modo di farla spedire.
Chiudo gli occhi e mi lascio abbandonare al sonno.

Chiudo gli occhi e mi lascio abbandonare al sonno

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

<Lissa...>

Riconosco quella voce.
È l'albero.

<Ho bisogno di te..>

È un sussurro ma facilmente udibile.
Avanzo nel buio.
Ai miei piedi si materializza una foglia, ma non una di quelle comuni.
È la magica foglia rossa dell'albero.

<Cosa significa?> -Chiedo con fiato sospeso.

Alzo lo sguardo e davanti a me appare una scena terrificante.
Cadono foglie a centinaia.
Cadono dolcemente girando su stesse per poi posarsi per terra e concludere la loro danza.
Sarebbe uno spettacolo bellissimo da vedere se non sapessi cosa si nasconde dietro.

<Presto arriveranno. >

 >

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.
Nashell: La Rinascita (#2)Where stories live. Discover now