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Sono Kiera, vivo a Milano ed ho quasi 19 anni, che compierò il 22 giugno. Sembro una di quelle principessine che vedono tutto in rosa e fiori dato che ho i capelli rosa, ma non è così. Sono figlia unica e vivo con mia madre, dato che si è separata da mio padre. Lei non sta mai a casa, e le uniche ore del giorno che ci sta è fissa al portatile perché deve svolgere delle cose per il suo lavoro.

Sono uscita da scuola alle 15, e ora sono le 19. È inverno, quindi già alle 18 fa buio, cosa più odiosa di questa non esiste. Decido allora di tornare a casa.

Prendo un'insolita scorciatoia che uso raramente e arrivo a casa in fretta. Apro la porta e mia madre non c'è, ma davanti a me c'è un ragazzo alto, dai capelli castani con un ciuffo che ricade alla mia sinistra e degli occhi azzurri bellissimi... Ma un momento, chi è questa persona?

Sto per urlare ma lui inizia a parlare,

<Kiera! Sorrellina!!!> si muove verso di me e mi abbraccia,

Sorellina? Io non lo conosco. Gli poggio le mani sul petto e lo mando lontano da me.

<Non ti conosco...> dico quasi in un sussurro,

<Sono Leonardo...> dice poi, io scuoto lievemente la testa per poi dire che continuo a non ricordarlo, lui fa un'espressione triste e abbassa lo sguardo, ma dopo pochi secondi lo rialza, mette la mano nella tasca della giacca di pelle nera e ne tira fuori una foto, poi me la mostra. Sono due bambini, una femmina di circa 3 anni e un maschio di 7.

Prendo la foto e la giro. 22/06/2000.
È la data del mio terzo compleanno, e la bambina ritratta nella foto è uguale a me da piccola. Guardo il ragazzo,

<Io sono Leonardo... Leonardo DeCarli.> afferma successivamente.

Lo abbraccio forte e lui ricambia.

<Mi sei mancata così tanto... Non ci vediamo da 16 anni... Come sei cresciuta...> dice scrutando ogni mio particolare, sorrido.

Sento il cellulare squillare, lo estraggo dalla mia tasca e porto l'oggetto al mio orecchio destro.

*conversazione*

<Pronto?> dico, è mamma.
<Amore sono io... Ti volevo dire che non tornerò per tutto il weekend, devo andare a Roma a svolgere dei lavori.> spiega,
<Non ci sono problemi mamma. Ci vediamo lunedì... Ciao.> dico.

*fine conversazione*

Ho deciso di non parlarle di Leonardo.

Non so come la prenderebbe.

<Mangiamo?> chiede Leonardo, annuisce e andiamo in cucina, anzi, io vado mentre lui corre come se non mangiasse da anni. Rido alla scena di lui che fruga in tutti gli sportelli compreso il frigo. Lui mi guarda con uno sguardo da angelo,

<Cosa?> chiede, rido ancora seguita da lui, poi continua a cercare.

<Non troverai nulla... Pizza?> chiedo, lui si gira verso di me e annuisce.

Andiamo sul divano e accendiamo la televisione,

*telegiornale*

<È sparita un'altra ragazza ieri pomeriggio a Milano, non ne abbiamo tracce, solo una lettera lasciata dai rapitori, "torneremo". La polizia sta cercando di trovare l'identità dei rapitori.>

*fine telegiornale*

Guardo Leonardo, è visibilmente preoccupato, decido di abbracciarlo e lui ricambia il gesto, stringendomi stretta in segno di protezione.

*dopo cena*

Dopo aver mangiato decido di riposarmi, io vado in camera mia ma prima mostro a Leonardo la stanza da letto di mia madre, dove mi ringrazia e mi da la buonanotte, ricambio e vado in camera mia.

Mi stendo sul letto poi cado in un sonno profondo appena poso la mia testa sul morbido cuscino.

*mattina*

Mi risveglio a causa di un buon odore, pancake con la nutella! Mi alzo di scatto e scendo di corsa le scale, avvolte rischiando di cadere e corro in cucina.

Vedo Leonardo ai fornelli, preso a cucinare pancake, li guardo e mi brillano gli occhi.

<Giorno!> dice lui voltandosi verso di me,

<Giorno Leo!> rispondo sorridente, prendo il latte e lo verso in una tazza, dopodiché mi siedo a tavola.

Si siede pure lui e iniziamo a mangiare.

È sabato, quindi non devo andare a scuola, io e Leo decidiamo di uscire, allora ci prepariamo ed usciamo di casa.

Gli mostro un po' Milano, andando in vari negozi, poi quando siamo al parco arriva una chiamata a Leonardo, lui prende il telefono e guarda lo schermo,

<Ehm... Devo proprio rispondere, ci metto un secondo.> dice rispondendo alla chiamata ed allontanandosi da me.

Il parco è deserto, privo di anima viva, sento un rumore di ramo che è stato spezzato, penso che sia Leonardo, quindi sto calma, ma continuo a sentirmi osservata, e questo mi mette a disagio.

Sento coprirmi gli occhi con una fascia e dopo anche la bocca con dello scotch, poi una voce,

<Andiamo Matt.> dice questa, poi mi sento portare via.

Mi dimeno dalla presa, sperando di poter scappare da queste persone, ma le mie mosse sono inutili.

Continuo a dimenarmi, ma la smetto appena sento una mano scontrarsi contro la mia guancia che mi brucia dopo di questo.

Mi fanno entrare in una macchina, poi sento il veicolo partire.

ANGOLO ME

Scusate gli eventuali errori

Cosa vorranno queste persone da Kiera? E dove la stanno portando? Scopritelo nel prissimo capito!

Ditemi cosa ne pensate con un commentino e se volete lasciate una stellina, che vi costa? ;)

Al prossimo capitolo!

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⏰ Last updated: Jun 20, 2016 ⏰

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Conflict between Gangs ||Italiano||Where stories live. Discover now