La Pennuta

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Adoro la parola "ferie".

Mi mette di buonumore all'istante.

E oggi mi sono presa una giornata di meritato riposo. Rabbrividisco. Purtroppo il tempo fa ancora schifo, grazie a un'antipatica pioggerellina insistente, mista a nevischio. Decido di starmene ancora qualche minuto sotto le coperte, al calduccio. Guardo il letto vuoto e allungo la mano sul cuscino accanto al mio, lo afferro e ci affondo la faccia. Il profumo del mio maritino mi inebria. È così eccitante... Ricky è già uscito e io mi stiro pigramente, indugiando tra le lenzuola. Detesto il freddo.

Dieci minuti dopo mi alzo e vado in cucina. Ricky mi ha già preparato la moka, prima di uscire. Trovo anche un post-it attaccato al frigorifero che dice: "Buongiorno amore, stasera cinema e hamburger. A dopo, ti amo. R." Devo ammettere che sa sempre come rendermi felice. Sono pazza di quell'uomo. Accendo il fuoco sotto la moka e mi verso un bicchiere di latte freddo, che trangugio in tre secondi, ripensando a ieri sera. Fare l'amore senza pillola è stato fantastico. Credo che anche Ricky si sia sentito meglio. Ci ha dato dentro come un toro. Non che di solito non lo faccia, s'intende, ma ieri sera c'era qualcosa di diverso. Stavamo cercando il nostro bambino. Improvvisamente però il mio pensiero muta e come per istinto torna all'aborto. Mi porterò a vita quel senso di vuoto, anche se ormai non ne parlo più. È un dolore profondo, intimo. È diventato parte di me. Perdere un bimbo è atroce.

Poco dopo, con una tazza bollente di caffè napoletano in una mano e una brioche alla marmellata nell'altra, parcheggio le mie chiappe taglia quarantadue sul letto, decisa a proseguire le ricerche iniziate ieri sui forum.

Squilla il cellulare. Che palle.

«Battiamo la fiacca oggi, eh? Cosa hai combinato ieri sera? Hai preso la basale stamattina?»

Oh merda, la basale, no, non l'ho presa. A un certo punto verso l'alba ho smesso di contare gli orgasmi e sono passata dall'estasi al coma per direttissima.

Quindi non ho preso la basale, mi pare chiaro. Ora chi glielo spiega? Andrà su tutte le furie.

«Buongiorno anche a te.» Il mio tono denota giusto un accenno di sarcasmo.

«Sì sì, buongiorno e tutto il resto, ma ieri sera com'è andata? Joey e io abbiamo fatto l'amore quattro volte, è stato fa-vo-lo-so! Purtroppo verso l'una e mezza ha iniziato a russare e non ho avuto modo di reclamare oltre, ma come inizio mi pare promettente, non trovi? Uno sballo, non ti dico quando l'abbiamo fatto in giardino, con il rischio che ci vedessero i vicini! È stato così arrapante fare qualcosa di proibito! E voi? Andiamo, spara!» esulta in preda a un'euforia post-coito.

«Beh, diciamo che anche noi abbiamo avuto un inizio niente male» rispondo evasiva, lanciando il browser sul portatile.

«Come sarebbe niente male? Dio, Lex, sembri la versione censurata dei diari della mia trisnonna!» e sbuffa.

«Ricky è stato grande, ma d'altra parte lui lo è sempre» le rispondo sorridendo e addentando la brioche.

«Certo, anche portare il cane a pisciare per alcuni è una grande esperienza. Mi vuoi dire cos'avete fatto, accidenti? E quante volte, soprattutto? Questa è una faccenda seria, Lex, la pennuta è inflazionata, ha almeno duecento liste d'attesa e ultimamente risulta un tantino rimbambita» allude alla cicogna. Nei forum a tema "voglia di maternità a tutti i costi" è stata ribattezzata la pennuta, e il numero di donne che le danno la caccia con ogni mezzo e senza tregua aumenta in modo esponenziale di ora in ora. La voglia di pancione e pargoli da sbaciucchiare sta diventando un fenomeno di dimensioni pandemiche.

«Ci siamo strappati i vestiti di dosso e abbiamo aperto le danze applicando almeno cinque tecniche del Kamasutra. Io però devo aver esagerato con le amarene sciroppate, stamattina sono completamente ricoperta di macchie in faccia» confesso mentre Lelly rimane in ascolto, assorbendo ogni virgola.

Controtempo    (#Wattis2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora