Capitolo 2

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Appena finito di mangiare corro in camera mia e mi sdraio sul letto senza riuscire a togliermi dalla testa il sorriso stupendo e gli occhi color ghiaccio del ragazzo sulla spiaggia. Mi sento un po' stupida, in fondo non lo conosco neanche non ho la minima idea di come sia il suo carattere ma quel sorriso mi aveva come rassicurata.

Resto molto tempo a riflettere davanti alla finestra della mia camera, fino a quando non entra Tiffany di scatto tutta eccitata:
"Ehi io e il nonno abbiamo finito di lavare i piatti e abbiamo pensato di andare a fare due passi in spiaggia... Ti va di venire con noi?"

Subito non ero molto convinta, infondo avevo già perlustrato la zona nel pomeriggio ma c'era pur sempre una piccola possibilità di riuscire a rivedere quel gruppo di ragazzi davanti al mare, magari sarei anche riuscita a stringere qualche amicizia. "Si" rispondo io " in due minuti mi preparo."

Infilo le sneakers e una felpa presa un po' a caso nella fretta dalla valigia. "Sono pronta! Andiamo?" Urlo appena arrivata davanti alla porta di casa pronta per uscire. Subito Tiffany mi risponde "Si sì ci siamo quasi, il nonno non trova la sua giacca!" Mi guardo un po' intorno per vedere se è nella stanza e subito la noto sopra al divano "Guardate che è qui!". Il nonno prende la giacca e esce con noi.

Dopo aver fatto un giro turistico per le vie principali, mentre torniamo a casa noto un falò sulla spiaggia, sembrava la scena di un film, e un gruppo di amici è intento a chiacchierare al chiaro di luna. Così mi torna in mente la mia amica Grace, chi sa cosa combina lei in questo momento in Sardegna...

Dopo essermi messa il pigiama e aver dato la buona notte a Tiffany e al nonno mi rimetto, anche per poco, ad ammirare fuori dalla mia finestra il cielo stellato senza neanche una nuvola (cosa che da noi a Londra era difficile che succedesse) e quando abbasso lo sguardo riusco a riconoscere la ragazza che nel pomeriggio mi aveva parlato. Penso subito che se c'è lei, ci deve essere anche Zac.

In testa ho solo una cosa: c'è un modo con il quale posso riuscire ad uscire senza che mio nonno se ne accorga e senza, soprattutto, che Tiffany se ne accorga. L'unica cosa che mi viene in mente è di uscire dalla finestra e quindi perché no?

Mi rivesto cerco di rendermi più presentabile e apro la finestra. Esco. Ho un sacco di adrenalina perché non avevo mai fatto niente del genere a Londra, il che mi fa elettrizzare! Esco piano, cercando di fare meno rumore possibile in modo da non svegliare nessuno in casa.

Appena fuori mi avvio verso la ragazza che avevo visto nel pomeriggio. Mi riconosce subito stranamente. Mi saluta "Ciao Amy!" , strano si ricorda il mio nome anche se lo avevo urlato di sfuggita mentre continuavo a camminare. Ricambio il saluto "Ciao Callie" subito mi chiede se voglio unirmi a loro e accetto. Mi presenta tutti April, Brooklyn, Dove e Zac. Appena lo rivedo non riesco a fare a meno di fissare quel sorriso e subito mi siedo intorno al falò con loro.

Dopo un paio d'ore mi sento completamente a mio agio ed è come se conoscessi quelle persone da tutta la vita. Il tempo è passato davvero velocemente e mentre stavamo parlando mangiavamo marshmallow. Il tempo è stupendo, il vento lieve e il caldo era abbastanza forte da stare in mezze maniche. È tutta la sera che guardo Zac, i suoi movimenti sono così fluidi e la sua risata mi mette una grande allegria. Quando i nostri sguardi si incrociano, sul suo viso si accende un sorriso, un sorriso che ha fatto venire i brividi.

Dopo aver spiegato com'ero arrivata lì, gli dissi che sarei dovuta tornare a casa poco più tardi. Così ci siamo scambiati i numeri per cercare di vederci anche il giorno dopo. Gli avevo raccontato della mia sorellina, del fatto che la mattina avevo fatto 11 ore e venti di volo e un po' la mia vita in genere. Sembravano quasi affascinati dalla mia routin quotidiana londinese.

Adesso però sto tornando a casa dato che ormai è l'una di notte. Quando rientro sembra che nessuno si sia accorto della mia fuga notturna, così rimetto il pigiama e mi sdraio nel letto a leggere un libro senza smettere di pensare allo sguardo che mi era scambiata con Zac pochi istanti fa.

Amo il libro che sto leggendo, è un romanzo rosa, è un periodo che leggo solo quel genere. Comunque stasera non sono abbastanza in me, non riesco a finire una riga senza fermarmi per pensare a Zac. Dopo un paio di pagine mi addormento.

Ciò che l'estate portaWhere stories live. Discover now