Chapter 27 "be carefully"

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Bailey's POV

Non so nemmeno io perché l'ho fatto ma non mi pento di niente.
Magari é sbagliato e lui mi farà del male in futuro, ma ora godiamoci il presente.

Il passato sono ricordi oramai andati e il futuro é ancora da scoprire, perciò stiamo nel presente che é meglio.

Ero a casa da sola visto che Justin é dovuto andare da sua madre e Harley é ancora da Megan.

Presi il mio telefono e chiamai Zoe per dirle tutto l'accaduto.

***
"Cosa sei seria?!?!" urlò al telefono
"Si, Zoe" risposi per l'ennesima volta
"Ma te stai male! Ma stai con Alex, no?" borbottò facendomi alzare gli occhi al cielo
"Ma a differenza di Justin io non amo Alexander" lei sospirò
"Ti farà soffrire, lo sai vero?"
"Tu si che sai aiutarmi, Zoe" ridacchiai
"Sto dicendo solo la verità, Bailey
"Ti stai sbagliando"
"E se magari avessi ragione?"
"Per me hai torto. E se soffrirò non mi lamenterò con te" sospirai
"Nono, tu ti lamenterai con me! Se no a cosa servono le migliori amiche?" chiese
"Grazie" dissi sarcastica
"Di niente, tesoro." disse sarcastica a sua volta
"Ora vado, ciao Bailey"
"Ciao Zoe"
Riattaccai e lanciai il telefono dietro di me ancora per la noia.

Cosa faccio? Nulla. Non so cosa fare.

Che nooooooooooooooooooooooooia.

Il mio telefono squillò e vidi che era il dottor Sanders
"Si?"
"Bailey, come stai?" chiese
"Bene, anzi magnificamente. Ho anche iniziato a mangiare di più" lo informai sentendo un sospiro di sollievo
"E i medicinali per l'asma?"
"Anche quelli"

Sta volta mentì. Non voglio prenderli quelle schifezze portatrici di nausea e vomito. Blah.

"Sono molto felice. Perché sai vero che se non prendi le medicine rischi molto di più?" disse ovvio.

Mi ha scoperto? Beh sarebbe possibile visto che mi conosce.

"Si certo che lo so...per questo li prendo" risi imbarazzata e mi spaventai da sola
"Bene, allora ciao Bailey"
"Ciao" riattaccò e io mi alzai andando verso il terrazzo con un libro in mano.
Il giro del mondo in 80 giorni di Jules Verne é uno dei miei preferiti.

Era una cosa impossibile ma Phileas ce l'ha fatta.

Continuai a leggere il mio libro ascoltando la musica. Come unire due cose che amo in così poco tempo.

"Sapeva che nella vita bisogna spesso tenere conto degli attriti, ma siccome gli attriti fanno perdere tempo, non frequentava mai nessuno."

Non é fantastica questa frase del libro? Beh...si.

Il vento mi scompigliava i capelli e io continuavo a leggere per la 30 volta questo libro.
Mi ha sempre affascinato, non solo come trama ma come ambientazioni e personaggi.

Sopratutto Phileas Fogg che mi ha sempre intrigato. Stava sempre nel suo mondo isolandosi da tutto e da tutti...

Qualcosa mi colpì la schiena e io mi girai togliendo le mie cuffiette e mettendo il segno al libro
"Ciao, bellissima" mi sorrise Justin facendomi arrossire. Era sul suo terrazzo e mi aveva tirato un pezzo di carta
"Ehi" lo slautai e mi girai completamente dalla sua parte
"Cosa leggevi?" chiese reggendo la sua testa con la mano
"Giro nel mondo in 80 giorni" lui annui e mi sorrise
"Come stai?" chiese
"Bene tu?"
"Magnificamente" sorrise e mi fece l'occhiolino
"Come mai?" chiesi mettendo la testa su una spalla
"Indovina"

Tu sei proprio stupida eh...mi vergogno ad essere la tua coscienza.

"Per me?"
"Indovinato, brava" mi applaudì e io feci un leggero inchino con la testa facendolo ridere
"Justin?"
"Si, piccola?"

Oh, piccola...come suona bene detto da lui.

"Ora stiamo insieme, giusto?" lui annui
"Mi prometti che non facciamo come quelle coppie tutte sdolcinate che fanno "oh amore mio" "cucciolo" "amore della mia vita" "mia metà" "cuoricino mio" e altre cazzate del genere?" lui scoppiò in un fragorosa risata per poi annuire
"Ma tanto non lo avrei fatto comunque, é disagiata questa cosa" io ridacchiai
"La mia vita é un disagio, Justin" alzai gli occhi al cielo e lui rise di nuovo
"Cosa fai sta sera?"
"Boh, credo che me ne starò a casa ad annoiarmi sentendo Harley parlare di quanto sia fantastica Mega e bla...bla..bla" feci segno con la mano
"Vuoi uscire con me?" io negai con la testa
"Perché? Mi respingi così...senza ritegno, mi hai spezzato il cuore Evans!" borbottò
"Justin domani abbiamo scuola e a differenza tua ho bisogno di dormire" alzai gli occhi al cielo
"Ti amo anche io, cara"
"Non ne dubitavo" feci spallucce
"Sei impossibile, tesoro" io annui e iniziammo a ridere.

Non é tutto così strano? Chi lo avrebbe mai detto che sarei diventata a sua ragazza?

"Ci vediamo domani, okay?" mi inviò un bacio volante ed entrò in casa.

Sorrisi mordendomi il labbro e ritornai in camera mia.

Il mio telefono squillò di nuovo ed era sconosciuto
"Pronto?"
"Tu mi hai preso Justin? Ora me la paghi!" non feci in tempo a capire chi era che riattaccò subito.

Chi era? Cosa voleva da me e da Justin?

Io non ho preso nessuno. É successo e basta. Non dovrebbe essere un problema. Ci amiamo e questa, perché la voce era di una lei, dovrebbe stare solo zitta.

Potrei persino denunciarla ma ha usato il numero privato.
Perché quando tutto sta andando bene deve essere rovinato così?

Non é possibile.

Presi il mio inalatore e lo portai alla bocca per l'agitazione.

L'avrei pagata in che modo?

Chi cazzo era?!?!

Ugh, perché tutto a me?

Scossi la testa e scesi le scale sentendo Harley parlare con Megan.

Andai in cucina e la salutai. Era una ragazza mora, snella dal viso angelico. Ora capisco perché passa così tanto tempo con lei.

"Sta sera io e lei usciamo, fa niente?" chiese Harry
"Nono, tranquillo..." sorrisi e loro andarono in camera di mio fratello.

***
Ero da sola in casa a guardare i cartoni.

Mi arrivò un messaggio da uno sconosciuto

From Unknow
Guardati le spalle tesoro.

Bloccai subito il numero e mi spaventai da sola per colpa del rumore della TV.

Chi era? Cosa vuole da me?

It's A Mistake? ||Justin Bieber||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora