Non aiuta.
È uno spettatore reale ma assente.
Il mondo.Non guarda.
Non posso commettere l'errore di pensare che dopo avermi partorita si prenda cura di me.
La vita.Non sente.
Ho provato a urlare alla montagna cercando il coraggio di raggiungere la cima, ma è stata solo la mia voce a tornare indietro. Debole.
La natura.L'ago della bussola non segna nessun luogo e si diverte a ruotare nel mare delle possibilità e dei dubbi.
Guardo l'orizzonte del futuro.Sono sola.
No.
Tu sei qui.
Da quanto tempo mi siedi accanto?
Per quale motivo sei venuto?
Sei tornato dal tuo caldo e roseo mondo in questo oceano grigio e gelido.
Per Me?Non posso fare a meno di chiedermelo e non trovare risposta, mentre la mente si fa più leggera.
Il guscio grigio dell'oppressione si sfalda e lentamente il seme della vita comincia a crescere, illuminato da questo sole che è il tuo infantile sorriso.Il battito delle tue ciglia è un frammento di eternità al termine del quale sorrido. Ridiamo.
Il mormorio del cielo non è più tragico. Smettiamo di piangere.
Le onde indomite non sono sinonimo di tempesta.
Il vento gonfia le mie vele.