Four

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Ma se nemmeno lo conosco questo ragazzo!

"Sorella? Ma se sono figlia unica!"

"Ne sono certo, tu sei mia sorella."

Esce dalla stanza sbattendo la porta.

Impossibile! Io non ho un fratello! E non ho mai visto in vita mia quel ragazzo!

Osservo il vassoio con il cibo.

Sto morendo di fame... ma ho paura che ci sia qualcosa nel cibo...

Stacco un pezzo di torta e lo assaggio.

Mhh che buona...

Non penso che sia avvelenato il cibo... quindi mangio.

Sento che la porta della stanza si sta aprendo però sono troppo occupata a mangiare.

"vedo che ti è piaciuto il cibo"una voce maschile mi rivolge la parola

Alzo lo sguardo

Ingoio e allontano il vassoio.

Mi pulisco la bocca e mi giro di spalle incrociando le braccia.

"Non stavo mangiando... è un miraggio."dico

"D'accordo. Adesso vieni con me"mi sussurra porgendomi la mano

"No. Voglio sapere: primo, come ti chiami. secondo, perché sono qui. Terzo, riportami a casa. "affermai seccata.

"Seguimi"ripetè.

Mi alzai da terra e gli presi la mano.

Mi portò in un'altra stanza, dove c'era un ragazzo legato, che forse avevo già visto da qualche parte...

"Forza, alzati."esclamò il ragazzo che mi teneva per mano.

Mi lasciò la mano e andò a slegargi le mani e a togliergli un fazzoletto che gli copriva il viso.

"Francesco!"corsi ad abbracciarlo

"Che sta succedendo..."chiese stando rigido mentre lo abbracciavo.

"Non lo so..."continuo ad abbracciarlo.

Sono troppo felice si vederlo.

È l'unica persona di cui mi posso fidare.

"Seguitemi."disse il ragazzo cominciando a camminare.

Sciolsi l'abbraccio e cominciai a camminare, quando Francesco mi prese la mano.

"Hai paura?"gli sussurrai.

Annuì con il capo chino.

"Io anche più di te..."affermai abbozzandoun sorriso.

Anche lui fece un piccolo sorriso.

Mano per mano seguiamo il ragazzo, che intanto procedeva spedito, verso un vicolo cieco.

"Siamo arrivati."sussurra.

Arrivati? Ma se siamo rinchiusi in un vicolo cieco!

"Sapete creare delle bolle?"chiese.

Noi annuimmo.

"Bene allora create insieme una bolla."continuò il ragazzo.

Francesco mi guardò negli occhi con un po' di paura e io gli sorrisi per rassicurarlo.

Cominciammo a muovere le mani, formando dei cerchi, e piano piano una bolla, che diventava sempre più grande.

"Bene, adesso chiudete le mani a pugno ed entrate nella bolla."disse il ragazzo.

Fecimo quello che ci aveva detto.

"E adesso?"chiesi preoccupata.

"E adesso aspettate."disse lui con un sorriso stampato sulla faccia.

Chiuse gli occhi per qualche secondo, poi li riaprì e i suoi occhi diventarono verde acceso.

Appoggiò le sue mani sulla bolla.

Chiusi gli occhi per la paura.

Dopo qualche minuto li riaprì e vidi che eravamo nello stesso posto di prima.

"Siamo sempre nello stesso posto... a che cosa è servito fare una bolla?"chiese timidamente Francesco.

Feci scoppiare la bolla con un'unghia e seguimmo il ragazzo.

Usciti da quel vicolo cieco, vidi che tutto era uguale, ma tirava un'aria diversa.

"Laggiù."indicò il ragazzo davanti a sé.

Vidi una gigantesca struttura, mai vista prima.

Il ragazzo ci teletrasportò davanti al cancello di quella gigantesca struttura.

"È una scuola per caso?"chiese Francesco quasi svenendo.

"No, è un luogo dove tutti noi siamo al sicuro, senza essere scoperti dagli umani."disse lui sorridendo.

Noi?

Il ragazzo ci fece appoggiare le mani sul cancello e immediatamente esso si aprì magicamente.

Attraversai il cancello e davanti a me vidi una gigantesca distesa verde, con alberi di ogni forma, e un sacco di ragazzi e ragazze che ridevano e scherzavano.

Un signore arrivò verso di noi.

"Oh grazie mille Nathan per aver portato qui tua sorella e il suo fidanzato."esclamò il signore con un sorriso.

"No aspetti io non sono sorella di nessuno, e poi lui è un amico e non il mio ragazzo."dissi un po' confusa.

"Vedo proprio che ti hanno cancellato bene la memoria..."sussurrò il signore.

Come? Mi hanno cancellato la memoria?

"Mi scusi ma lei chi è"chiesi.

Il signore scoppiò in una risata.

"Io sono il proprietario di questo luogo! Astolfio Borniono terzo."disse lui inchinandosi.

"Io so tutto di te e del vostro passato ragazzi."continuò Astolfio.

"Se volete conoscerlo, io mi trovo nella mia camera. Arrivederci."aggiunse camminando verso la struttura.

In che senso "conoscere il nostro passato"?

Ma è un incubo vero?

Only Magic||Ariana Grande||Where stories live. Discover now