Capitolo 21

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Entro nella stanza del preside: le tapparelle sono abbassate, le finestre socchiuse, c'erano pochi spiragli di luce infatti facevo fatica a vedere e la luce nemmeno andava. Faccio finta di tossire, nessuno risponde, non c'è nessun rumore. Penso che ci sia qualcosa che non va e che mi abbiano fatto uno scherzo, così decido di uscire e andarmene in classe, ma sento qualcuno aprire le finestre e quindi far entrare luce nell'ufficio.
"Tu."
"È tornato."
"Ma chi?"
"Theo."
"E perché lo dici a me, Peter?"
"Perché sei la mia nipotina ovviamente!"
Adoravo quando mi chiamava così, Derek no invece. Odiava chiunque mi desse troppa confidenza, parecchie volte gli dava fastidio anche il mio rapporto con Isaac.
"Cosa dovrei fare?"
"Avvisa gli altri, ma io non ti ho detto nulla."
Non feci in tempo a replicare che scomparve, come sempre. Sentì dei rumori e delle voci provenire dal corridoio perciò sgattaiolai fuori prima possibile, ormai l'ultima ora di lezione era quasi finita, così decisi di tornarmene a casa.
Nemmeno mangiai, mi sedetti subito sul divano e iniziai a piangere. Mi sentivo tanti pesi sulle spalle, non capivo come facevano gli altri a prendersi così tante responsabilità. Era tornato. Non ci ha fatto mai niente, ma la sfiducia di Derek e Stiles verso di lui ha fatto sì che non lo facessimo entrare nel nostro gruppo. Giravano voci, da Brett e dagli altri branchi nei dintorni che Theo era morto ed era tornato in vita all'improvviso, non si sa grazie a cosa, o grazie a chi, niente.
Theo a Beacon Hills significava sicuramente altri guai, e io volevo stare tranquilla.
Sentì il rumore delle chiavi della porta, mi asciugai le poche lacrime che mi erano scese e corsi in cucina a preparare qualcosa da mangiare per gli altri che dopo pochi minuti sarebbero arrivati.
Eravamo rimasti a tavola solo io e Scott, Chiara era uscita con Aiden.
"Come fai?" gli chiesi.
Scosse la testa facendomi capire che non aveva intuito ciò che stessi dicendo.
"A salvare sempre tutti"
"Mar, è tutto ok?"
"Sì" sparecchiai le mie cose e me ne andai in camera. Non replicò, o non voleva insistere, o ero diventata davvero brava a mentire.
In camera mi sdraiai sul letto con i libri davanti, cercando di studiare, ma invano. La mia testa era piena di pensieri.
Malia era la mia soluzione. Nell'ultimo periodo avevamo legato tanto, forse ormai eravamo anche migliori amiche. Era una persona di cui ci si poteva fidare, quella sera le avrei parlato del segreto scoperto la mattina.
Mi feci venire a prendere sotto casa, dovevamo andare tutti a casa di Derek.
"Te lo dico ora perché non voglio che mi sentano anche gli altri.." cominciai a parlare e le spiegai ciò che era successo.
"Ho capito"
"Lo diciamo agli altri?"
"No. Godiamoci questa serata. Non è successo nulla ancora"
Aveva ragione. Non avevamo modo di preoccuparci.
Mise in moto la macchina e ci avviammo.
Fine serata avvisai Tom che sarei rimasta a dormire da Derek.
Dopo aver salutato tutti che sarebbero tornati a casa loro andai in bagno a farmi una doccia. Mi presentai in camera da letto con solo l'accappatoio, neanche le ciabatte, infatti lasciai delle impronte di bagnato sul pavimento. Mi distesi di fianco a lui e iniziai ad accarezzargli dolcemente i capelli e a baciarlo ripetutamente dappertutto. Gli tolsi la maglietta facendolo sorridere, gli baciai il petto finché andai sempre più in basso. Lo guardai negli occhi e gli slacciai i pantaloni, in quel momento mi tolse tutto ciò che indossavo; sia l'accappatoio, sia tutte le ansie e paura che avevo, mi denudava in tutti i sensi.
Poi facemmo l'amore.

a miserable heart.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora